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Estratto da “Posta e Risposta – la Repubblica”
Caro Merlo, sono rimasta malissimo per un titolo e un testo: “ Dubbi sul testamento di Battiato” . Si parla di un foglietto scritto in stampatello e firmato Franco Battiato, ma Battiato si chiamava Francesco. Il testo è del 2018, lo stesso anno in cui il povero Battiato fu giudicato “disorientato” e fu nominato un amministratore di sostegno nel fratello Michele. Mi auguro che i magistrati si occupino di questo penoso caso.
Margherita Smeraldi - Venezia
LA RISPOSTA DI FRANCESCO MERLO
Non ci sono contese sull’eredità di Franco Battiato. Il suo unico fratello, Michele, che fu nominato amministratore di sostegno quando la malattia rese l’artista “disorientato”, sarebbe, in assenza di un testamento, l’erede naturale. Michele Battiato è il padre di Maria Cristina, unica nipote ed erede designata nel foglietto che a lei appare sospetto. Non ci sono conflitti tra padre e figlia, entrambi titolari di una “legittima”, e non ci sono altri eredi naturali conosciuti. Dunque, ripeto: non ci sono contese sull’eredità che deve fare i conti, com’è ovvio, con l’agenzia delle entrate. Spero che questo la rassicuri, casa signora Smeraldi.
Parce sepulto? Visto che parliamo di eredità e dunque di memoria e di sepoltura, una piccola ma giusta contesa l’ha sollevata Morgan. È infatti faticoso il cammino di chi voglia avere un incontro con Battiato “all’ombra de’ cipressi e dentro l’urne”. Ho un’amica parigina professoressa di francese, che considera Battiato l’erede di Mallarmé e dei poeti simbolisti. Partita da Parigi, è finalmente arrivata al cimitero di Riposto per cercare l’autore di E ti vengo a cercare e… non l’ha trovato. Al guardiano, che alla fine glie l’ha indicato, ha obiettato che l’artista “si chiamava Franco Battiato”. E quello: “E su questa tomba cosa vede scritto?”.
“C’è scritto ‘Battiato Francesco’”. E il guardiano: “Appunto”. Forse gli eredi - fratello e nipote - potrebbero rimediare a questa plateale mancanza di rispetto verso un celebre nome che, ovviamente, nel Famedio di Milano è “Franco Battiato”. La mia amica francese non si perse d’animo e andò via canticchiando “ascriverò il mio nome / nell’albo d’oro dei pazzi / sul palcoscenico dell’errore”. È una canzone, che non conoscevo, di Battiato e Pippo Pollina, ispirata, nientemeno, a Joyce.
TESTAMENTO FRANCO BATTIATOfranco battiatoFRANCO BATTIATO CON MORGAN franco battiato la voce del padrone 2franco battiato (2)franco battiato la voce del padrone 5TESTAMENTO FRANCO BATTIATO
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