silvana saguto

UNA TOGA DA LUSTRARE – LA SAGUTO, SOSPESA PER LA GESTIONE DEI BENI MAFIOSI, NEGLI ULTIMI ANNI HA INCASSATO GLI ELOGI DI GRASSO, CASELLI, SCARPINATO E PIGNATONE – QUELLA VOLTA CHE FECE 99 INTERROGATORI IN 48 ORE E FU LODATA DAL CSM

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Franco Bechis per “Libero Quotidiano

 

SILVANA SAGUTOSILVANA SAGUTO

Il suo ruolo svolto negli anni? «Importantissimo, e ne danno atto le lusinghiere dichiarazioni rese sia dai magistrati che hanno svolto funzioni di procuratore della Repubblica di Palermo, dott. Piero Grasso e dott. Giancarlo Caselli, così come i procuratori aggiunti dott. Roberto Scarpinato e dott. Giuseppe Pignatone, che hanno espresso vivissimi apprezzamenti quanto alla laboriosità e professionalità dell' incolpata e al contributo continuo e affidabile dalla medesima apportato nell' azione di contrasto alla criminalità organizzata, tanto è che la dottoressa rappresenta un punto di riferimento, morale e professionale, per la magistratura dell'intero distretto».

 

SILVANA SAGUTOSILVANA SAGUTO

Se tutto ciò non riguardasse chiaramente una donna, uno penserebbe di trovarsi di fronte a una celebrazione di Giovanni Falcone o Paolo Borsellino. E invece a ricevere lodi sperticate - pure verbalizzate - dai vari Grasso, Caselli, Scarpinato e Pignatone, era Silvana Saguto, l' ex presidente della sezione misure cautelari di Palermo finita nella bufera e sospesa ora dalla magistratura per la gestione dei beni confiscati alla mafia.

IL GIP ROBERTO SCARPINATO IL GIP ROBERTO SCARPINATO


Oggi sembra essere scattata una sorta di caccia a chiunque abbia frequentato la Saguto - esponenti politici come membri delle istituzioni - come fossero tutti suoi complici perché alcune inchieste giornalistiche avevano messo dubbi sul suo operato, e tutti avrebbero dovuto evitare quel giudice. Dall' archivio del Csm però salta fuori una storia diametralmente opposta a quella che si sta raccontando in queste ore.

 

La Saguto da anni viene difesa, protetta e coccolata proprio dai suoi colleghi, dai più autorevoli appena citati ai vertici stessi della magistratura che l' hanno sempre assolta, spesso rivoltando contro altri le accuse che le venivano rivolte nei numerosi casi in cui la disciplinare del Csm ha dovuto negli anni occuparsi di lei.

 

La prima volta perché era accusata di depositare con grave ritardo (fino a mille giorni) le motivazioni delle sue decisioni. Ascoltata dal Csm, la Saguto si difese raccontando la delicatezza dei casi che aveva per le mani e vari problemi di salute che le avevano complicato la vita (non gravissimi, il principale era ipertensione arteriosa).

Giancarlo Caselli Giancarlo Caselli

 

Davanti alla disciplinare lei si fece scudo depositando antichi elogi formali che le avevano rivolto l' attuale presidente del Senato, Grasso, e Caselli, e il parere del Consiglio giudiziario di Palermo in cui veniva definita come «uno degli incrollabili punti di riferimento per l' azione giudiziaria riguardante la criminalità - specie mafiosa - del distretto di Corte di appello di Palermo, esempio indiscusso per tutti i colleghi del distretto, anche i più giovani, andando anche al di là del distretto di Palermo».

 

giuseppe pignatone (2)giuseppe pignatone (2)

Quando nel 2010 e nel 2014 facendo un eccezione, la Saguto venne prima nominata e poi prorogata presidente di sezione del tribunale di Palermo, quelle referenze così altolocate furono determinanti per quanto risalenti a tempo addietro. E il Csm quasi si sciolse davanti a lei, sottolineandone «l' ottima preparazione giudirica e la grande laboriosità, il suo continuo aggiornamento attraverso la partecipazione ai corsi di formazione del Consiglio superiore della Magistratura».

 

Di più: ne fecero una sorta di super-eroina, una Superwoman dei fumetti Marvel, raccontando come «a seguito di richiesta di convalida di un provvedimento di fermo della procura della Repubblica, relativo a 99 persone, ha effettuato nelle 48 ore prescritte a pena di nullità gli interrogatori di tutti i soggetti, divisi in diversi carceri, risolvendo problemi organizzativi di notevole difficoltà e depositando nello stesso tempo l' ordinanza di custodia cautelare di oltre 2 mila pagine».

piero grasso con moglie inaugurazione anno scolastico 2013piero grasso con moglie inaugurazione anno scolastico 2013


Se la sono raccontata e bevuta così i massimi vertici della magistratura: in 48 ore 99 interrogatori in posti diversi e duemila pagine di ordinanza sono impossibili, pur non dormendo nemmeno un minuto. Significa un interrogatorio ogni 29 minuti, a cui sottrarre però i tempo degli spostamenti e il tempo per scrivere 2 mila pagine. Ma la Saguto era sempre protetta.

 

E così è stato anche nel 2014 quando molti dubbi sulla gestione dei beni mafiosi erano stati avanzati da una emittente televisiva siciliana. Il Csm ha fatto muro su di lei, il magistrato che era così apprezzato da Caselli, Grasso, Scarpinato e Pignatone. Che evidentemente si sono sbagliati...