molestie bus

L’UCCELLO NON ERA IN GABBIA - A TRIESTE UN 41ENNE PACHISTANO ESIBIVA I GENITALI SUL BUS E SI STROFINAVA CONTRO LE DONNE CHE GLI CAPITAVANO A TIRO - ALCUNE MALCAPITATE AVEVANO CERCATO DI CHIEDERE AIUTO MA L’UOMO ERA STATO PIÙ VELOCE NELLO SCENDERE DALL’AUTOBUS E DILEGUARSI FINO A QUANDO…

E.B. per https://www.ilgazzettino.it

 

MOLESTIE SU UN BUS

Aveva scelto gli autobus per dare sfogo alle proprie pulsioni. Una volta a bordo, prendeva di mira le donne anche molto giovani ma è stata proprio una di queste a denunciare la violenza subita alla Polizia locale permettendo così agli agenti di arrestare in flagranza di reato il molestatore seriale. Si tratta di un 41enne di origine pachistana, senza fissa dimora e con numerosi precedenti specifici: era solito salire sul bus e stazionare vicino alla macchinetta che annulla i biglietti, in attesa che qualche donna si sedesse al suo fianco.

 

Allora iniziava la molestia che, per legge, si configura come una vera e propria violenza sessuale: avvicinandosi alla vittima fino a stabilire un contatto, iniziava a strusciare le sue parti intime, approfittando dei movimenti del bus per mascherare le proprie intenzioni. Di fatto, simulava in tutto e per tutto un atto sessuale. Quasi sempre, poi, questa fase preludeva alla successiva quando, per ricercare un contatto più diretto, estraeva l’organo genitale nascondendolo in parte sotto la maglietta.

 

MOLESTIE SUL BUS

Alcune malcapitate – rendendosi conto di quanto stava loro accadendo – avevano cercato di chiedere aiuto ma l’uomo era stato più veloce nello scendere dall’autobus e dileguarsi. Una di esse invece ha deciso di sporgere denuncia alla Polizia Locale e da qui è partita l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica: per prima cosa, è stato dato un volto all’uomo grazie alle immagini delle telecamere sull’autobus mentre per arrivare al suo nome, la ricerca non è stata facile:  dopo lunghi e discreti appostamenti in diverse zone della città il soggetto è stato individuato e gli investigatori hanno potuto passare alla fase finale ossia il pedinamento.

 

R.M, queste le sue iniziali, è stato osservato a bordo dell'autobus da una distanza di sicurezza.  L’uomo ha adottato la stessa tecnica: non appena la vittima si è seduta accanto a lui, ha iniziato a molestarla con gesti dissimulati e ha cercato poi di passare alla “fase 2” e qui la flagranza di reato è stata evidente. Gli agenti lo hanno bloccato immediatamente facendolo scendere dal bus mentre la vittima è stata soccorsa e rassicurata. Ora il 41enne si trova al carcere del Coroneo.