lucca migranti

"TROPPE CROCI”, LA PROTESTA DEGLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI LUCCA: DOPO ESSERE STATI ACCOLTI E OSPITATI, UN GRUPPO DI IMMIGRATI PACHISTANI HA SCIOPERATO IN POLEMICA CON L’ECCESSO DI SIMBOLI CRISTIANI PRESENTI NEL CIMITERO DOVE LAVORANO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Gabriele Bertocchi per “il Giornale”

 

LUCCA MIGRANTILUCCA MIGRANTI

Un gruppo di profughi pachistani, ospiti di una cittadina in provincia di Lucca, ha incrociato le braccia in segno di protesta contro i troppi simboli religiosi presenti al camposanto in cui sono impiegati

 

Profughi in protesta per i troppi simboli cristiani. Il gruppo di immigrati pachistani, accolti e ospitati in una struttura a Torre del Lago (Lucca), ha incrociato le braccia perché nel cimitero dove lavorano ci sono - ovviamente - troppe croci, angeli e statue di Santi che li infastidiscono.

 

Gli stranieri, protagonsiti di questa assurda protesta, dopo essere arrivati in Italia, sono stati subito impiegati nei lavori di manutenzione del cimitero della frazione pucciniana. Un progetto che sembrava funzionare fino a ventiquattr'ore fa. Gli immigrati hanno deciso di ammutinarsi. Il motivo? I troppi simboli cristiani presenti nel camposanto. E quindi cosa si fa? La risposta è semplice: niente. Si aspetta che qualcuno dia nuove mansioni.

IMMIGRATIIMMIGRATI

 

La banda di stranieri è tutta di nazionalità pachistana. L’assessore Maurizio Manzo al loro arrivo aveva dichiarato: "Saranno coinvolti in lavori socialmente utili, in base ad un progetto messo a punto con la Sea". Ovviamente il progetto pare chiaramente fallito: l'integrazione non è andata a segno. Se dopo un anno questi personaggi protestano contro i nostri simboli religioni, qualcosa evidentemente non è andato per il verso giusto. O forse, e più probabilmente, non sono andati a vivere in un paese cristiano.

TORRE DEL LAGOTORRE DEL LAGO