DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
brando schneider ultimo tango a parigi
Non è più tempo di Ultimo tango a Parigi . O almeno non alla Cinémathèque, uno dei templi della settima arte in Francia, dov’è stata annullata la proiezione del film di Bernardo Bertolucci nell’ambito della retrospettiva dedicata a Marlon Brando. Da quando il film, che già nel 1972 provocò uno scandalo immenso, è stato inserito nel programma ufficiale della Cinémathèque — con una breve nota che citava “l’odore di zolfo” che ancora oggi emana dalla pellicola — è esplosa la protesta di associazioni femministe e personalità del mondo del cinema e della politica.
“È una scelta delirante” ha commentato Sandrine Rousseau, deputata dei Verdi e presidente della commissione d’inchiesta sulle violenze sessuali e sessiste nel cinema. Sotto accusa, ancora una volta, la famosa scena di sodomia (simulata) tra Brando e Maria Schneider, vissuta dall’attrice come una violenza sessuale anche perché non era prevista nel copione.
“Non volevo che Maria recitasse la sua umiliazione e la sua rabbia, volevo che la sentisse” aveva spiegato Bertolucci proprio durante una masterclass alla Cinémathèque nel 2013, cercando poi di scusarsi con l’attrice, morta nel 2011 dopo essere finita in un tunnel di droghe e depressione. Davanti alle critiche, e prima di decidere di cancellare la proiezione, la direzione della Cinémathèque ha proposto di accompagnare la visione con “un dibattito con il pubblico sulle questioni sollevate dal film”.
[…] Sui social è insorta l’attrice Judith Godrèche, nuova icona nella lotta contro il sessismo e la violenza sessuale nell’industria cinematografica, definendo il film una “violenza sessuale filmata” su un’attrice all’epoca minorenne: Schneider aveva 19 anni, ma la maggiore età era ancora fissata a 21. “Se c’è uno scandalo, è che gli stupri vengano spacciati per arte e spettacolo” ha aggiunto Anne-Cécile Mailfert, presidente della Fondation des femmes.
Una delle ipotesi per mantenere la proiezione del film era proporre una contro-programmazione che includesse Maria, il biopic dedicato a Schneider realizzato da Jessica Pallud e presentato a Cannes ma che non ha trovato distributore in Italia.
Un’altra idea era mostrare la testimonianza dell’attrice attraverso un’intervista del 1983 nella quale già confidava di essere stata devastata sul set di Ultimo tango . Alla fine invece la direzione della Cinémathèque ha preferito cancellare del tutto l’appuntamento previsto domenica sera, nel tentativo di “calmare la situazione” e per timori di proteste violente.
marlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 3
[…] “Siamo in una situazione assurda: dovrebbe essere normale parlare delle opere e discuterne” aggiunge Agnès Tricoire, presidente dell’Osservatorio per la libertà di creazione, ribadendo di essere contraria a “qualsiasi censura”.
marlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 7marlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 5marlon brando e il cappotto cammello in 'ultimo tango a parigi' 4ultimo tango a parigi 3bertolucci ultimo tango a parigimarlon brando in ultimo tango a parigimaria schneider ultimo tango a parigi 5foto del film ultimo tango a parigi
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