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"UNABOMBER", TANTI ERRORI - CLAMOROSO: I REPERTI DEL CASO "UNABOMBER" SONO STATI CONTAMINATI DA DUE PERSONE, PER QUESTO NESSUNO DEGLI INDAGATI (63 IN TOTALE) PUÒ ESSERE OGGETTO DI ULTERIORI APPROFONDIMENTI - GLI ATTI SONO TORNATI ALLA PROCURA CHE DOVRÀ DECIDERE SE RENDERE NOTI I NOMI DEI DUE SOGGETTI CHE HANNO CONTAMINATO I REPERTI E SE CHIEDERE L'ARCHIVIAZIONE - DOPO LA SUA DEFINITIVA USCITA DALL'INCHIESTA, L'INGEGNERE FRIULANO ELVO ZORNITTA, CHE ERA STATO ACCUSATO DI ESSERE IL BOMBAROLO, CHIEDE: "LA MIA VITA E' STATA ROVINATA. DIMENTICATEMI"

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UNABOMBER: NESSUNA COMPATIBILITÀ MA DUE REPERTI CONTAMINATI

elvo zornitta

(ANSA) - TRIESTE, 20 OTT - "Nessuno degli indagati può essere oggetto di approfondimenti ulteriori perché è esclusa una qualsiasi loro compatibilità con le indagini. È emerso, con assoluta certezza, che vi è stata una contaminazione dei reperti, da parte di due soggetti che fanno parte di un gruppo di una trentina, che sono stati ulteriormente esaminati dai consulenti. Io voglio sapere i nomi di questi due soggetti".

 

Lo ha detto Maurizio Paniz, avvocato difensore di Elvo Zornitta, al termine dell'incidente probatorio al Tribunale di Trieste nella nuova inchiesta su Unabomber. Il fascicolo torna ora nelle mani del Pm per la più che probabile richiesta di archiviazione, sollecitata da tutte le difese degli 11 indagati. "Io voglio sapere chi sono questi soggetti - ha ribadito il difensore dello storico indagato, ora definitivamente scagionato -.

 

CASO UNABOMBER

È un diritto della parte che rappresento sapere chi ha contaminato questi reperti anche perché, fin dalla prima udienza di questa nuova indagine, ho sostenuto che vi era stata una contaminazione. Quindi credo sia giusto accertare questo fatto". "Voglio andare a fondo su questo aspetto perché non possiamo dimenticare quello che è successo in passato - ha concluso il legale di Zornitta -, non possiamo dimenticare che l'ingegner Zornitta si è visti rovinati 20 anni di vita per effetto di un atto volontario di un ispettore di polizia. Io devo capire se c'è un qualche percorso che possa essere suscettibile di aver determinato dei danni".

 

UNABOMBER: DECISIONE RINVIATA, POLEMICHE SU ITER PROCESSUALE

(ANSA) - TRIESTE, 20 OTT - Non si concluderà oggi la nuova inchiesta su Unabomber: gli atti sono tornati alla Procura che dovrà decidere come procedere, se rendere noti i nomi dei due soggetti che hanno contaminato i reperti e se chiedere l'archiviazione.

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A giudizio delle difese, si tratta di operazioni che richiederanno comunque alcuni giorni. "In totale sono state indagate 63 persone, ma quel che fa più specie è che avevano già i risultati che escludevano il coinvolgimento degli 11 iniziali, tra cui Zornitta, un anno e mezzo fa, e li hanno costretti a restare nel processo, con le sofferenze che questo ha comportato", hanno detto i legali degli 11 indagati.

 

Nel corso dell'incidente probatorio odierno si è appreso che l'indagine è stata allargata a 63 persone, senza giungere ad alcuna corrispondenza del Dna con gli 11 indagati. Secondo le difese, si sarebbe dovuta comunicare l'estraneità delle persone indagate originariamente appena emersa, "evitando patimenti e spese di consulenze e legali ingenti".

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UNABOMBER: ZORNITTA, 'ADESSO DIMENTICATEMI'

(ANSA) - AZZANO DECIMO, 20 OTT - "Adesso dimenticatemi". E' la richiesta, affidata all'ANSA, dell'ingegnere friulano Elvo Zornitta, dopo la sua definitiva uscita dall'inchiesta su Unabomber, sancita dalla superperizia odierna che esclude la presenza del suo Dna sui reperti analizzati. "Non ne posso più di questa vicenda - ha aggiunto -, la mia vita è stata rovinata per sempre, con il marchio di Unabomber stampato in faccia.

 

E' stato un incubo lungo oltre 20 anni. Ma ora basta: almeno la vecchiaia, visto che ho 68 anni, permettetemi di trascorrerla in pace, con la mia famiglia, guardando negli occhi, senza paura di essere giudicato, le persone che incontro".

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"Anche in questa seconda inchiesta la parola umanità resta sconosciuta: ci hanno fatto soffrire 18 mesi in più del lecito, ma si rendono conto che dietro le inchieste ci sono delle persone con le loro famiglie?", ha aggiunto Elvo Zornitta, dopo aver appreso che la superperizia aveva escluso il coinvolgimento degli 11 indagati iniziali già 18 mesi fa. "Famigliari che hanno sofferto quanto e forse più di me - ha ricordato l'ingegnere friulano -: devo tutto a mia moglie e a mia figlia, uniche ragioni di vita in quel periodo drammatico della mia vita".

 

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"Capisco che c'era la necessità di portare a termine un'opera scientifica mastodontica - ha proseguito - e ringrazio i periti del loro lavoro egregio, ma penso che qualcosa nell'ordinamento vada modificato. Diciotto mesi possono sembrare un soffio per chi conduce una normale esistenza, ma per chi è stato nuovamente indagato come possibile Unabomber, dopo che un tribunale aveva definitivamente accertato la manomissione delle prove a mio carico, sono un'eternità, un tempo infinito, un periodo in cui ti trovi nuovamente sospeso sull'abisso, pur sapendo di non aver mai fatto nulla". "Da quando mi sono sottoposto al test del dna, due anni fa, considerati i precedenti che ho subito e che mi hanno rovinato la vita, ho contato i giorni che mi separavano da oggi", ha concluso.

 

 

 

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