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MENTRE GIORGIA MELONI, GRANDE AMICA DI ELON MUSK, RICEVE JOEL KAPLAN, CAPO DEGLI AFFARI GLOBALI DI META, PIER SILVIO BERLUSCONI VA ALL'ATTACCO DI BIG TECH E COLOSSI DELLO STREAMING (COME AVEVA GIA' FATTO MATTARELLA) – "PIERDUDI" SI È ROTTO LE PALLE DI LAVORARE IN UN MERCATO “CON POCHE REGOLE PER I GIGANTI”: “GODONO DI VANTAGGI CHE PENALIZZERANNO NON SOLO IL SETTORE DEI MEDIA, MA TUTTE LE AZIENDE NAZIONALI ED EUROPEE.QUESTE MULTINAZIONALI HANNO UN TALE POTERE PER CUI ANDRANNO AD INCIDERE SUI LIVELLI OCCUPAZIONALI”

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P.S BERLUSCONI, 'PRONTI ALLA SFIDA EUROPEA MA SERVONO REGOLE'

PIER SILVIO BERLUSCONI

I vantaggi delle big tech penalizzano tutti non solo i media

(ANSA) -"Siamo pronti alla sfida europea, ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti. Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l'intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei".

 

Il ceo di Mfe Pier Silvio Berlusconi chiede all'Europa di "agire per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa". "I dati preliminari parlano chiaro: i risultati del 2024 sono ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster. Mfe cresce, investe e rafforza la sua leadership in Europa, nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali" aggiunge commentando i conti.

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P.S BERLUSCONI, IN ITALIA OLTRE I TARGET, BATTUTO IL MERCATO

La quota Mfe raggiunge per la prima volta il 40,9%

 (ANSA) - "In Italia abbiamo battuto il mercato. La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio". Lo sottolinea il ceo di Mfe Pier Silvio Berlusconi commentando i risultati preliminari 2024. In Italia ha registrato una performance complessiva migliore del mercato (+6,8%) grazie alla contribuzione positiva di tutti i mezzi nel portafoglio crossmediale: Tv, Tv connesse, digitale, radio e digital out of home.

 

PIER SILVIO BERLUSCONI

Questo risultato permette di consolidare ulteriormente la quota di mercato che raggiunge il valore record di 40,9% rispetto al 38,3 % del 2019 (prima del periodo pandemico). "Andiamo avanti con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari" aggiunge Berlusconi.

 

P.S BERLUSCONI ATTACCA LE BIG TECH, PESO SU OCCUPAZIONE E SALARI

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(ANSA) - Le big tech sono "giganti, che oggi hanno un enorme potere economico finanziario con poche regole che spesso non seguono, è davvero un qualcosa che rischia di fare male non solo agli editori, ma a tutte le aziende europee e anche italiane". Il ceo di Mfe Pier Silvio Berlusconi ribadisce la sua posizione intervistato al Tg5. "Non chiediamo di essere avvantaggiati, ma semplicemente di non essere svantaggiati rispetto a questi giganti. E' un fenomeno che andrà a toccare gli interessi degli italiani e dei lavoratori.

pier silvio berlusconi - foto lapresse

 

Queste multinazionali hanno un tale potere per cui andranno ad incidere sui livelli occupazionali - occupano pochissimo in Europa - e addirittura anche sui livelli dei salari. Quindi secondo me quella della regolamentazione delle big tech è una questione che va portata anche all'opinione pubblica, interessa tutti noi". Il manager, che ha esaminato i conti preliminari del gruppo, vede un "riconoscimento" dall'andamento del titolo in Borsa degli scorsi mesi: "Fino a qualche anno fa, stante la dimensione dei mercati in cui operiamo, Italia e Spagna, relativamente piccoli, noi eravamo il broadcaster che valeva di meno in Europa.

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Non perché andassimo male, ma proprio per un fatto dimensionale. Bene, oggi siamo diventati il broadcaster che vale più di tutti in Europa, tenendo conto anche di quelli tedeschi e francesi. Quindi una bella soddisfazione". In un anno il titolo (che oggi, dopo diverse sedute in rialzo, soffre in calo del 2%) ha guadagnato oltre il 50% con una capitalizzazione (tra azioni di classe A e B) di oltre 2 miliardi di euro.

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