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LE VIE SOTTERRANEE DEGLI AMORI DI JFK – SCOPERTO DALLA BBC UN TUNNEL CHE COLLEGAVA UN HOTEL DI MANHATTAN CON LA STAZIONE FERROVIARIA: LO USO’ ANCHE KENNEDY – NEW YORK PIENA DI PASSAGGI NASCOSTI, OGGI OSPIZIO PER I BARBONI – ANCHE ANDY WARHOL NE USO’ UNO, IL “TRACK 61” PER UN “UNDERGROUND PARTY”

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Massimo Gaggi per il Corriere della Sera

 

TUNNEL NEW YORKTUNNEL NEW YORK

La Parigi sotterranea dei grandi fiumi oscuri della rete fognaria è nota in tutto il mondo perché è visitabile dai turisti e perché è stata portata sul palcoscenico da pièce teatrali e musical come Il fantasma dell' Opera . Anche qualche città americana, ad esempio Seattle, ha il suo labirinto «underground» esplorabile dai turisti, mentre sotto la Washington della politica grandi corridoi larghi come strade collegano il Campidoglio agli altri edifici del Congresso.

TUNNEL NEW YORKTUNNEL NEW YORK

 

La New York sotterranea è meno nota perché non ha luoghi diventati attrazioni turistiche di massa, ma è ugualmente misteriosa e affascinante. Uno di questi passaggi misteriosi l' ha ripercorso ora la Bbc inglese, scesa con le sue telecamere nei sotterranei che collegavano l' hotel New Yorker, sull' Ottava Avenue all' angolo della 34esima Strada, alla Penn Station: lo scalo ferroviario dal quale partono i treni diretti verso Washington e il Sud americano.

john kennedy e marilyn monroejohn kennedy e marilyn monroe

 

Piastrelle sconnesse, porte di legno divelte, rotoli di moquette lungo le pareti: lo spettacolo non è dei più attraenti, ma ad affascinare sono le storie dei personaggi che hanno percorso quei corridoi, a partire da John Kennedy. È facile correre con la fantasia, immaginare incontri amorosi e fughe sotterranee del presidente per non farsi cogliere in flagrante dai «ficcanaso» della stampa.

track 61 waldorf astoriatrack 61 waldorf astoria

 

Fantasticare non costa nulla (e magari si indovina pure), ma di questi passaggi sotterranei, ormai in disuso, New York è piena: un' infinità di cunicoli scavati e poi dismessi per vari motivi dalla Mta, il gestore della metropolitana. Spazi nascosti che spesso diventano rifugio di senzatetto nei mesi più freddi, quando a dormire in strada si rischia la morte per assideramento.

ANDY WARHOL UNDERGROUND PARTYANDY WARHOL UNDERGROUND PARTY

 

Ma i tunnel più celebri, come il passaggio esplorato dalla Bbc , sono quelli che nel primo Novecento collegavano i grandi alberghi alle stazioni ferroviarie. Non solo i politici, ma anche i «padroni del vapore» non amavano farsi vedere in giro. E così il New Yorker, oggi un albergo decaduto (ha riaperto qualche anno fa dopo una lunga chiusura), ma un tempo il più elegante della città, quando fu inaugurato nel 1930 pubblicizzò il suo collegamento sotterraneo con la stazione come un lusso esclusivo offerto ai suoi clienti.

 

TRACK 61TRACK 61

L' esclusiva non durò molto: il Waldorf Astoria - costruito su Park Avenue, sopra la ferrovia che parte dalla Grand Central Station e arriva a Chicago e in tutto l' Ovest - si scavò addirittura una mini stazione sotterranea, «Track 61», binario sessantuno, messa a disposizione dei suoi ospiti. Negli anni Trenta e Quaranta la usarono in tanti. Anche il presidente Franklin Delano Roosevelt che nel 1938 lasciò New York per questa via per non mostrare in pubblico i sintomi dell' aggravamento della sua paralisi.

 

UNDERGROUND PARTY DI ANDY WARHOLUNDERGROUND PARTY DI ANDY WARHOL

Molti altri tunnel sotterranei collegavano vari uffici postali e importanti grattacieli di uffici con le stazioni ferroviarie: erano usati quasi solo per veicolare la posta urgente che veniva caricata sui treni Amtrak, alcuni dedicati esclusivamente al servizio postale. Un mondo sparito con Internet che ha reso obsoleti i postini e con gli aerei che hanno soppiantato i treni. Già negli Anni 50 quasi tutti questi passaggi vennero chiusi. «Track 61» lo fece riaprire nel '65 Andy Warhol, ma solo perché l' artista volle tenere qui un eccentrico «underground party».

 

Quanto alla stazione di carico sotterranea e ai cunicoli della ex Posta centrale, ora abbandonata e trasformata in gigantesco hangar affittato per eventi, ogni tanto gli ospiti di qualche sfilata di moda della settimana della moda vengono ammessi per qualche minuto a respirare un' atmosfera di altri tempi.