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Alberto Flores D’Arcais per “la Repubblica”
Uno sceneggiatore di Hollywood non avrebbe saputo fare di meglio: del resto la vita reale di Robert Alan Durst — erede miliardario di una grande dinastia immobiliare di New York — era già diventata una miniserie televisiva (6 puntate) di successo per HBO, la più famosa pay-tv degli States. Per una strana (forse non troppo) coincidenza, l’ultima puntata di The Jinx, The Life and Deaths of Robert Durst , il documentario in cui per la prima volta sono stati rivelati alcuni misteri nelle strane morti (la moglie, un’amica della moglie e un vicino di casa) in cui il miliardario (oggi 72enne) era stato coinvolto nell’arco di oltre trenta anni, andava in onda proprio ieri sera. E poche ore prima, sabato notte ora di New Orleans, Robert Durst è stato arrestato nella più famosa città del sud degli Stati Uniti.
Il mandato di cattura, emesso a Los Angeles, parla di «nuove prove» raccolte dai detective californiani (e qualche indizio lo hanno avuto proprio dalla serie tv) che lo coinvolgerebbero direttamente nell’omicidio di una giornalista-scrittrice di Los Angeles, avvenuto la vigilia di Natale del 2000. Susan Berman, diventata famosa soprattutto per il libro in cui raccontava di suo padre “Davie the Jew” (un noto gangster di Las Vegas, partner di Bugsy Siegel al Flamingo Hotel e pioniere della mafia ebraica nella città del gioco) venne trovata morta nella sua casa di Benedict Canyon in quella che venne definita allora una «tipica esecuzione».
the jinx il film su robert durst
Ad ucciderla sarebbe stato proprio Durst, per mettere a tacere per sempre una scomoda testimone nella scomparsa (avvenuta nel gennaio 1982 a New York) della moglie Kathleen McCormack, un cold case rimasto ancora irrisolto ma di cui il miliardario fu a lungo l’unico sospettato.
Dodici anni fa Durst aveva invece ammesso di aver assassinato il suo vicino di casa Morris Black, il cui cadavere fatto a pezzi era stato trovato (2001) nella baia di Galveston, la cittadina texana dove si era rifugiato (con la famiglia aveva già rotto nel 1994) e dove viveva in un modo piuttosto eccentrico per un miliardario (travestito da donna in una topaia da 300 dollari al mese).
robert durst con la moglie kathleen mccormack
Arrestato e rilasciato su cauzione era stato ripreso definitivamente (da fuggitivo) in Pennsylvania mentre rubava un sandwich al pollo, una scatola di cerotti e un quotidiano in un supermarket, nonostante avesse 500 dollari in contanti in tasca. Grazie a un grande avvocato e alla linea difensiva scelta (autodifesa), nel 2003 era stato assolto dall’omicidio, dopo avere confessato davanti ai giurati di essere stato lui l’uomo che aveva fatto letteralmente a pezzi Morris Black. Venne condannato a cinque anni per reati minori.
Prima di HBO la vita di Robert Alan Durst era stata raccontata anche sul grande schermo, in un film del 2010 ( All Good Things con Ryan Gosling e Kirsten Dunst) diretto da Andrew Jarecki. Durst aveva contattato il regista (lo stesso della miniserie su HBO) e da quell’incontro era nata l’idea del documentario televisivo e forse qualche confessione di troppo. Nel luglio 2014 il miliardario si era consegnato alla polizia dopo l’ennesimo eccentrico ”incidente”, quando in un drugstore si era denudato e aveva urinato sul bancone. Quella volta se l’era cavata con 500 dollari di multa, sabato notte le manette sono invece scattate per quello che rischia di essere un periodo molto lungo.
debrah lee charatan seconda moglie di robert durst
robert durst e la moglie kathleen mccormack
douglas il fratello di robert durst
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