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UNA VOGLIOSONA CON GARBO - GRETA GARBO ERA BISEX MA PREFERIVA LE DONNE E IL SUO GRANDE RIMPIANTO È STATO NON AVER TROVATO UNA COMPAGNA DA AMARE - BARBARA COSTA: “LA GARBO NON SI NEGAVA I THREESOME. DURANTE UNA FASE ETEROSESSUALE SI INNAMORO’ DI JOHN GILBERT MA NON LO SPOSO’ PERCHÉ LE RIPUGNAVA L’IDEA DI FARE LA MOGLIE. ERA ARDUO PER LA GARBO FIDARSI DEGLI ALTRI, E AVEVA RAGIONE: TRANNE MAURITZ STILLER, IL SUO MENTORE GAY, C’È FORSE QUALCUNO CHE NON SE LA SIA VENDUTA?”
Barbara Costa per Dagospia
greta garbo la tentatrice 1926
“Ebbene, Maestro, la mia faccia ora è questa!”. E al regista Ingmar Bergman quasi viene un colpo. È lui, a stanare Greta Garbo, dopo l’addio alle scene, e si ritrova davanti “il viso più bello del mondo” deturpato da rughe fitte e esagerate e specie intorno alla bocca. E Greta Garbo sapeva benissimo come e quanto era paurosamente invecchiata: nei suoi ultimi 2 film il decadimento era inquietante.
Che Greta Garbo sia stata tra le più grandi attrici di Hollywood è Verbo, ma che abbia chiuso col cinema per non tornarci più perché stufa di copioni non alla sua altezza, è una panzana bella e buona. La Garbo se ne va perché lo sa: è vecchia, si vede tale, e i segni se li ritrova addosso. Deprimenti. E anzitempo. È più rugosa di tante sue colleghe, e pure più vetuste di lei. E per dabbenaggine sua.
greta garbo la regina cristina 1933
Una che scialba non tiene a sé, fuma a ciminiera, e sta anni e anni, a crogiolarsi al sole, senza una protezione, e non ha riguardi della sua pelle né del suo corpo se non con salutari passeggiate, e aglio ingoiato a grappoli, non può aspettarsi altro che un conto in rughe salatissimo. Una rovina epidermica. E se è per il tuo viso che sei diventata una star, e ricca e famosa…è la catastrofe.
Un viso a cui make up e luci sapienti non bastano più, a far risplendere. Un viso che sembra con terrore tornare "goffo" com’era all’arrivo della Garbo a L.A. Cioè prima che Hollywood la fabbricasse a diva. Da capo a piedi. Denti compresi. Sicché, meglio fuggire. Sparire. Che sapersi e vedersi, sul maxischermo, e avere orrore di sé. Se poi sei Greta Garbo, e ostinata non accetti di ricorrere a sani ritocchi…
E pure il fatto che la Garbo non parlava mai di sé, con la stampa, ma neppure coi pochissimi che frequentava: come avrebbe potuto, spiegare, un secolo fa, che lei era una persona nata femmina ma con un’anima e una natura maschili, che venivano fuori quando la Garbo si lasciava andare a essere sé stessa?
Ed ecco che allora la potevi sentire parlare di sé, a sé, al maschile: le veniva spontaneo, come era la sua natura, come era per lei naturale indossare abiti, da uomo, scarpe, da uomo, pigiami, da uomo, le mutande non lo so e però è vero: non portava mai il reggiseno, se non in mise di scena. E odiava sopra ogni cosa le borse, oggetto-femmina per eccellenza.
La Garbo fuori dal set non si truccava, niente skincare, manco una attenzione, una lozione, solo cubetti di ghiaccio passati in faccia a mo′ di saponetta, e non si affidava a parrucchieri se non sul set, e poi… le donne. Come avrebbe potuto spiegare, un secolo fa, che lei era bisex ma che tra peni e vulve preferiva le vulve, e i seni, e che, difatti, il suo rimpianto non è stato non avere avuto figli, ma non aver trovato una donna da amare, magari per la vita.
E però non in monogamia. E come spiegare, ancora, e sempre un secolo fa, che la Garbo era una - pardon uno - che non si negava i 3some, ci stava divina, in 3some, e che la coppia standard, il modello monogamico, non faceva per lei? La Garbo in fase eterosessuale innamorata di John Gilbert non lo sposa perché ha ripugnanza a fare la moglie: la signora di, gestire una casa, seppur con domestici, e più avanti, la noia, di impegni, di doveri, gli obblighi, di una vita a due… no!
Greta Garbo era a suo agio se la coppia la gestisci in 3, come i 20 anni in cui è stata insieme a George e Valentina Schlee. Si sta a 3 ma non si convive, si sta nello stesso palazzo ma la Garbo a casa sua al 5 piano, gli Schlee al 9. Per il resto si sc*pa, a 3, si esce, a 3, si seguono le regole di un odierno trio poliamoroso fino a che a Valentina non prendono pazzoidi paturnie di gelosia. E comunque George muore, malignano, d’infarto, nel letto con la Garbo.
Era arduo per la Garbo fidarsi degli altri, e aveva ragione: tranne Mauritz Stiller, il suo mentore, e gay (e colui a cui deve il non esser passata per alcun "divano del produttore" per innalzarsi a attrice) c’è forse qualcuno/a, amante, e amica/o, che non se la sia venduta? Marlene Dietrich non andava forse in giro a dire che la Garbo si vergognava del suo sesso, e non perché lì non c’aveva un pene, ma perché aveva disgusto della sua vulva, per Garbo malfatta, troppo sporgente di labbra?
greta garbo john gilbert la carne e il diavolo
E Cecil Beaton non è andato, con quell’altro malizioso di Gore Vidal, a spettegolare che Greta andava a fare la pipì nel bagno degli uomini, e che la faceva in piedi? E Mercedes de Acosta, che è stata insieme alla Garbo a lungo, in tira e molla, non ha pubblicato un libro di memorie dove non ha scritto palese che facevano l’amore, ma lo ha fatto capire, allegando pure le loro foto, insieme, private, con l’amata Garbo, a seno nudo?
E però a volte la Garbo ci metteva del suo: se ha più volte rifiutato inviti a Buckingham Palace, nel 1963 accetta di andare a cena dai Kennedy alla Casa Bianca. Segue dopo-cena con giro della Casa. Arrivati alla camera da letto di Lincoln, la Garbo - che ha 58 anni! - si mette a saltare sul letto. Con JFK e Jackie che la guardano sbigottiti. E se avessero saputo che con Adrian, il suo stylist, alla MGM, la Garbo faceva cavalluccio cavalluccio, nel suo camerino?
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greta garbo 7
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