
FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO,…
VUOI VEDERE CHE LE BOMBE AMERICANE NON SONO SERVITE A NULLA? – DALL’IRAN FANNO SAPERE CHE “CONTRARIAMENTE A QUANTO AFFERMATO DAL PRESIDENTE DONALD TRUMP" IL SITO NUCLEARE DI FORDOW "NON HA SUBITO GRAVI DANNI”, VISTO CHE “SOLO UNA PARTE DEL SITO E’ STATA ATTACCATA” – DUE GIORNI PRIMA CHE GLI AMERICANI SGANCIASSERO LE LORO BOMBE, UN CONVOGLIO HA TRASFERITO L’URANIO ARRICCHITO FUORI DALL’IMPIANTO DI FORDOW – IL SOSPETTO DEGLI ISRAELIANI CHE TEHERAN PORTI AVANTI UN PROGRAMMA SEGRETO PER LA CREAZIONE DELLA BOMBA NUCLEARE…
FONTI IRAN, 'SITO DI FORDOW NON HA SUBITO GRAVI DANNI'
SITI NUCLEARI IRANIANI - ATTACCO DEGLI STATI UNITI
(ANSA) - TEHERAN, 22 GIU - "Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump" il sito nucleare di Fordow "non ha subito gravi danni". Lo ha afferma Mohammad Manan Raisi, deputato del Parlamento iraniano di Qom, dove si trova l'impianto nucleare, sottolineando che "non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l'attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito". Lo riporta l'agenzia iraniana Mher. Anche il vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, ha affermato che solo una parte del sito di Fordow è stata attaccata, poiché il sistema di difesa aerea è stato attivato nell'area circostante.
MEDIA,FOTO SATELLITE CON CONVOGLIO CHE LASCIA FORDOW 2 GIORNI FA
NORTHROP GRUMMAN B2 SPIRIT USA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Un'immagine satellitare che circola sui social network mostra un grande convoglio di mezzi vicino al sito nucleare iraniano di Fordow due giorni prima dell'attacco statunitense della notte scorsa: lo riporta il canale israeliano Abu Ali Express. L'immagine potrebbe rappresentare la prova del trasferimento di uranio arricchito fuori dall'impianto di Fordow, commenta il canale.
URANIO, REPORT E SPIE TEHERAN HA PORTATO AVANTI UN PROGRAMMA SEGRETO
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
le bombe gbu 57 usate dall'america per attaccare i siti nucleari iraniani
L’Iran avrebbe spostato quantità di uranio arricchito per sottrarlo all’attacco israeliano e consentire di andare avanti con il programma. A sostenerlo l’ex capo dei pasdaran, Mohsen Rezai. La dichiarazione può essere un gesto di sfida, una mossa di guerra psicologica. Ma rischia di aiutare Israele a sostenere che esiste un presunto piano segreto.
[…] la sua «sparata» è finita nella battaglia di analisi sulle capacità del regime nel settore strategico. Con versioni contrapposte. Appena pochi giorni fa The Economist , citando fonti israeliane, ha rilanciato l’ipotesi della via «coperta» all’atomica. Secondo questo scenario (di parte), Teheran ha affidato il compito, sei anni fa, a un gruppo ristretto di scienziati assistiti dai militari. A guidarlo Mohsen Fakhrizadeh, il numero uno del settore, un personaggio «storico» assassinato dal Mossad nel novembre del 2020.
IRAN E NUCLEARE - MOHZEN FAKHRIZADEH - MOHAMMAD BAGHERI - MOHSEN REZAI
L’operazione è proseguita sotto l’egida dell’Spnd, ossia l’Organizzazione per l’innovazione difensiva, che avrebbe condotto studi mascherati da ricerche civili. A sovraintendere il lavoro il capo di stato maggiore Bagheri, eliminato però nei primi giorni dell’operazione «Rising Lion» insieme a un gran numero di ufficiali e scienziati.
È da tempo che Tel Aviv ma anche esperti internazionali sospettano che la Repubblica islamica abbia accelerato i passi, in modo separato, al fine di essere pronta nel caso la guida suprema Ali Khamenei dia l’ordine. Nel marzo 2023 l’Aiea e gli europei segnalavano violazioni mentre Israele insisteva sull’esistenza di manovre da parte dei mullah.
A giugno di un anno fa il New York Times raccontava di un dibattito «strategico» all’interno del regime su cosa fare e ribadivano che il leader non si era pronunciato. Nel mezzo uscivano report — anche da parte americana — su quanto l’Iran fosse vicino alla meta. Per alcuni funzionari potevano bastare pochi giorni o settimane per mettere a punto il primo ordigno. Altri frenavano. Altri ancora sottolineavano che non aveva senso realizzare una sola arma, una volta che hai la possibilità — era il loro parere — cerca di allargare il numero. Ciò non significa che l’ordigno sia a portata di mano.
le bombe gbu 57 usate dall'america per attaccare i siti nucleari iraniani
Allo stesso tempo trapelavano informazioni sull’invio di nuove centrifughe nei bunker di Fordow, uno dei simboli di questo scontro, così come di attività nel centro di Parchin. Erano ricorrenti le notizie sull’aumento delle difese attorno a luoghi strategici e la stessa Aiea ha citato più volte nelle sue comunicazioni i siti di Lavizan-Shian, Varamin e Turqozabad dove gli iraniani hanno condotto lavori «non dichiarati».
Un secondo duello ha visto come protagonista l’intelligence statunitense. Un’analisi passata alla Cnn ha contraddetto le previsioni di Netanyahu affermando che ci vorranno almeno tre anni prima che la Repubblica islamica raggiunga la sua meta. […] Le spie possono offrire dei «tasselli», serve poi del tempo perché si definisca il mosaico con precisione. È come un’indagine. […]
FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO,…
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE…
DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI…
FLASH! – A MILANO CIRCOLA LA SEGUENTE STORIELLA: ALL’INVITO DI ANTONIO ANGELUCCI DI FAR POSTO A…
DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE…
DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE…