DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA…
Per Google maps ancora non esiste, eppure nel nord della Francia, sul canale della Manica, è nata in pochi mesi una città di ottomila abitanti. La chiamano la “Jungle” di Calais. Ci sono curdi, afghani, sudanesi, eritrei, kosovari, pachistani: la maggior parte di loro vogliono raggiungere Londra.
il teatro sulla strada principale
Nella vicina Calais oramai è quasi impossibile imbattersi in un migrante. Mentre il governo francese aumenta nell’area le forze dell’ordine in questa caotica città, dove manca la gestione dei rifiuti, si vive ammassati in tendopoli e case di legno e plastica. Tuttavia, c’è chi ha aperto piccoli ristoranti, negozi e biblioteche. Gli etiopi hanno preferito concentrarsi sul business dei nigh-club e infatti nella loro zona sono sorte diverse discoteche dove è possibile trovare, oltre alla musica, alcol, droghe e prostitute.
corrente elettrica e wi fi gratis
calcio balilla
un uomo nella sua galleria d arte
negozio nella jungle
la jungle a giungo 2015
la chiesa di st michael
la libreria della citta
migranti raccolgo legna per inverno
poliziotto francese con sfollagente
migranti cercano di attraversare la manica
Il razzismo istituzionale di Francia e Ue viene rifiutato da una gara di solidarietà tra famiglie che portano vestiti e cibo, professori che vengono a insegnare il francese, bambini che vengono a condividere giocattoli.
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