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Filippo Santelli per “Affari & Finanza - la Repubblica”
Due settimane fa, durante il forum Cina-Africa, Xi Jinping ha annunciato che la Cina cancellerà parte del debito dei Paesi africani. Molti, correttamente, hanno sottolineato che sarà una piccola parte: solo le somme che maturano da qui a fine anno e solo per i prestiti "a interessi zero", cioè gli stanziamenti per sostenere lo sviluppo delle nazioni più povere, una frazione dei finanziamenti complessivi cinesi in Africa.
Eppure si tratta comunque di un passo in più rispetto a quando deciso dai leader del G20 ad aprile, e a cui la stessa Cina aveva aderito, cioè una moratoria sui pagamenti dovuti fino a dicembre. Cancellare è più di sospendere.
Simbolico quanto si vuole, di certo interessato, ma il gesto di Xi ribadisce la particolare attenzione della Cina verso l'Africa, continente dove si prospetta una crisi economica durissima, con relativi problemi di stabilità finanziaria. Gli analisti hanno scritto molto sul fiume di prestiti concessi da Pechino lungo la Via della seta.
E molto si è insistito sulla "trappola del debito", cioè l'ipotesi che la Cina usi quei crediti come strumento di ricatto politico, arrivando addirittura ad appropriarsi di asset strategici dei Paesi insolventi. Ma questa narrativa non regge di fronte ai fatti, almeno in Africa.
la colonizzazione cinese in africa
Un'analisi appena pubblicata dalla SAIS China-Africa Research Initiative della John Hopkins University mostra prima di tutto che, nonostante i 150 miliardi di dollari impegnati tra il 2000 e il 2018 per l'Africa, solo per quattro Paesi la Cina è il principale creditore. Nel complesso, circa il 16% del debito estero africano è detenuto dal Dragone, che nel corso degli anni oltre ad averne tagliato per 3,4 miliardi dollari, in una ventina di casi lo ha ristrutturato allungando le scadenze o abbassando gli interessi.
La Cina si è mostrato un creditore flessibile verso l'Africa, motivo per cui i governi del continente sono ben contenti di farsi finanziare da lei. Certo, Pechino non partecipa a operazioni multilaterali, negozia Paese per Paese. Allo stesso tempo però non ha interesse a far fallire progetti infrastrutturali o governi, né di aprire contenziosi internazionali.
bambini in miniera per estrarre cobalto
Ha un'agenda geopolitica in cui l'Africa è centrale, cosa che tutto sommato la rende più prevedibile per un governo. Conviene trattare con lei, piuttosto che con la pletora di investitori privati con il coltello tra i denti che oggi detengono il 31% del debito africano, primi creditori del continente.
ESPANSIONE DELLA CINA IN AFRICA miniera di cobalto in congobambini in miniera per estrarre cobalto 1xi jinping e la colonizzazione della cinaxi jinpingminiera di cobaltobambini in miniera per estrarre cobalto 3CINA SUD AFRICACINA E AFRICAminiera di cobalto 1ESPANSIONE DELLA CINA IN AFRICA
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