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Un gruppo di ricercatori europei ha annunciato di aver scoperto dei "potenti" anticorpi che sarebbero in grado di "neutralizzare" il virus Zika. Se i risultati di questa ricerca verranno confermati, si aprirà la strada a un vaccino contro il virus che provoca lesioni cerebrali nel feto. Nelle sperimentazioni in laboratorio, gli anticorpi hanno permesso di "neutralizzare" sia Zika che il virus di un'altra malattia, la patologia infettiva tropicale dengue. "Questo potrebbe portare - hanno dichiarato gli esperti - alla nascita di un vaccino universale che possa 'proteggere' da queste malattie".
L'altra ricerca.
La ricerca, pubblicata su Nature, coincide con la pubblicazione di un'altra ricerca sul tema. Lo studio francese suggerisce che la recente ampia diffusione di Zika in America Latina, potrebbe essere stata favorita da un'esposizione alla febbre dengue. I due virus hanno molti punti in comune, in quanto appartengono entrambi alla stessa 'famiglia' e sono virus che vengono trasmessi dagli insetti.
I ricercatori dell'Institut Pasteur, del CNRS e dell'Imperial College di Londra, stavano cercando anticorpi in grado di contrastare la dengue, quando hanno deciso di analizzare anche il virus Zika. Studiando due anticorpi capaci di affrontare la dengue, hanno visto che uno di loro era efficace anche contro Zika. "Non ci aspettavamo questa scoperta", ha detto Félix Rey, responsabile del laboratorio di Virologia dell'Institut Pasteur, a capo dello studio. Secondo il collega Juthathip Mongkolsapaya, si tratta "dei primi anticorpi 'molto potenti' scoperti contro Zika".
L'epidemia.
L'epidemia che ha colpito molti paesi dell'America del Sud fra cui il Brasile ha provocato anomalie cerebrali in numerosi neonati nati da mamme infettate dal virus Zika. Tanto da spingere l'Oms a dichiarare il problema "una priorità di salute pubblica internazionale". A oggi non esiste un vaccino che possa 'proteggere' da Zika, mentre ne esiste uno contro la dengue, molto diffusa nelle aree tropicali subtropicali.
"Questi due studi si completano tra loro. Fanno vedere quanto sia importante che in futuro il vaccino utilizzi gli anticorpi giusti per colpire 'il tallone d'Achille' del virus", ha detto Rey, che ha partecipato anche alla ricerca francese - . Ma dobbiamo ancora fare molto e uno studio clinico potrebbe prendere tempo". Finora sono stati studiati numerosi vaccini contro Zika e alcuni sono stati testati sugli animali. Uno di questi è stato sperimentato dal colosso farmaceutico statunitense Inovio, che ha annunciato entro fine anno i primi test sull'uomo.
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