Paolo Bracalini per “Il Giornale”
MONSIGNOR LUIGI NEGRI
A Rimini c' è anche monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, già allievo di don Giussani e da sempre punto di riferimento di Comunione e liberazione.
È a Rimini, per presentare il suo libro «False accuse alla Chiesa», ma non al Meeting di Cl, che pure si svolge a poche centinaia di metri di distanza e dove monsignor Negri è stato ospite fisso di ogni edizione, totalizzando ben 85 partecipazioni dal 1988 in poi.
MONSIGNOR LUIGI NEGRI
Fino al 2015, primo anno in cui mancava il suo nome dalla lista dei relatori del Meeting, assenza che si ripete quest' anno. Ma perché? I rapporti tra Negri e i nuovi vertici di Cl, in particolare col numero uno don Julian Carròn, si sono guastati. Negri, che pure stato a lungo un protagonista di Cl, è considerato troppo conservatore su molti temi (l' islam, l' immigrazione, l' omosessualità) rispetto alla linea più di «sinistra» di Carròn.
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Mentre Cl invita ad aprirsi senza paure all'«incontro» con i migranti («gli stranieri creano ricchezza, ci pagano le pensioni e accudiscono i nostri vecchi»), sul fondamentalismo islamico spiega che «i guerrafondai» ci sono in tutte le religioni, e poi che non bisogna «costruire muri» contro le unioni gay, monsignor Negri è su posizioni molto diverse. Sull' islam il vescovo dice «è l' unica religione che teorizza la violenza», «siamo sotto attacco, occorre reagire uniti», «un conto è accogliere, un altro è integrare: si integra solo chi vuole essere integrato». E poi: «Non ci sono solo stranieri, ma anche tanti italiani che vivono in condizioni di povertà.
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Guai a intervenire su un solo fronte», cioè ad aiutare solo i migranti. E infine: «Equiparare unioni gay e matrimonio va contro i valori basilari dell' uomo». Un pensiero troppo politicamente scorretto per essere ospitato al Meeting di Cl, ispirata al magistero di Papa Francesco. Con cui proprio Negri ha avuto uno spiacevole incidente, dopo la pubblicazione di alcune sue (presunte) frasi critiche verso Bergoglio, intercettate su un treno. Il vescovo smentì ma Cl fece lo stesso un comunicato durissimo contro di lui, affrettandosi a prenderne le distanze.
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«Sono deluso da Cl, cui ho dedicato più di 50 anni della mia vita - rispose Negri - È la conferma di quella volontà del movimento di stare nelle retrovie e di fare un' azione di carattere spirituale o spiritualistico. L' opposto di quello che Giussani ha voluto».