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    DALLA LACCA AGLI OCCHIALI - IL NUOVO CO-CEO DI LUXOTTICA ACCOLTO BENE DAL MERCATO: IL TITOLO SEGNA +2,4% CON PIAZZA AFFARI IN ROSSO - DEL VECCHIO JR: “TEAM FANTASTICO, NOI FIGLI NON ABBIAMO AMBIZIONI PERSONALI”. MA LA MOGLIE INCASSA IL 25% DELLA HOLDING


     
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    1.LUXOTTICA, DEL VECCHIO: NUOVO TEAM FANTASTICO, NESSUNA AMBIZIONE PERSONALE

     (Reuters) - Claudio Del Vecchio promuove le nuove nomine ai vertici di Luxottica e sottolinea che né lui né gli altri figli del fondatore del gruppo hanno ambizioni nell'azienda.

    Claudio Del Vecchio Claudio Del Vecchio

     

    "Con il nuovo ingresso (di Mehboob-Khan) abbiamo un team fantastico", ha detto il primogenito di Leonardo Del Vecchio a margine di una cerimonia al Quirinale per le nomine a Cavaliere del Lavoro.

     

    "Noi figli, ed io in particolare, abbiamo sempre rispettato la volontà di nostro padre. Non abbiamo ambizioni personali, le dimensioni dell'azienda non lo consentono", ha proseguito Claudio Del Vecchio, AD di Brooks Brothers e attualmente nel Cda di Luxottica, da cui dovrebbe uscire a scadenza.

     

    Il presidente di Luxottica Leonardo Del Vecchio ha presentato ieri al Cda la candidatura di Adil Mehboob-Khan come co-Ceo accanto a Massimo Vian, dopo il terremoto seguito all'uscita di Andrea Guerra questa estate e alle dimissioni del successore Enrico Cavatorta una decina di giorni fa.

    (Alberto Sisto)

     

     

    2.LUXOTTICA RIPARTE DAL MANAGER DI WELLA. DEL VECCHIO: “FINE DELLE ILLAZIONI, STRATEGIA CONFERMATA”

    Francesco Spini per “la Stampa

     

    La casella del prossimo co-amministratore delegato che affiancherà Massimo Vian alla guida di Luxottica - rimasta vuota dopo le dimissioni di Enrico Cavatorta - ha ora un nome e un cognome. Si tratta di Adil Mehboob-Khan, un manager anglo-italiano che viene dalla Procter & Gamble dove è presidente di Wella.

     

    LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO

    Con il suo arrivo, dal primo gennaio del 2015, Luxottica potrà tornare a cercare quella normalità del business (preme soprattutto la nuova concorrenza di Kering all’orizzonte) che nelle ultime settimane aveva smarrito in una bufera nella governance causata dalla più classica delle beghe familiari. L’indicazione di Khan, si dice sicuro il presidente e fondatore della multinazionale di Agordo, Leonardo Del Vecchio, rappresenta «un punto fermo che pone fine a tutte le illazioni degli ultimi giorni».

     

    Fretta di chiudere il capitolo più nero di casa Luxottica, dunque. Per questo l’annuncio al mercato del nuovo manager che avrà la delega ai mercati è giunta con una settimana di anticipo rispetto al ruolino di marcia. Il cda, come previsto, ieri ha anzitutto provveduto a reintegrare il «comitato risorse umane» nominando - al posto di Roger Abravanel, dimessosi nella precedente turbolenta riunione del consiglio - l’indipendente Marco Mangiagalli.

     

    Su invito di Del Vecchio, come viene sottolineato in una nota del gruppo di occhialeria, il comitato presieduto da Claudio Costamagna si è riunito immediatamente, prendendo atto «dell’elevato profilo professionale di Adil Mehboob-Khan» ed esprimendo «parere favorevole» sui profili retributivi dei due futuri co-ceo.

    ADIL MEHBOOB KHAN ADIL MEHBOOB KHAN

     

    Patron Del Vecchio - che nei giorni scorsi ha esaminato il manager insieme col fidato superconsulente Francesco Milleri, dopo la segnalazione degli uomini della Egon Zehnder - ha quindi proposto di presentare Khan al consiglio nel corso della prossima riunione, il 29 ottobre, quando verrà cooptato in un primo momento come consigliere non esecutivo. E il via libera del cda sul futuro co-ad, come ha sottolineato all’uscita della riunione la consigliera Elisabetta Magistretti, è stato «unanime».

     

    Si sblocca anche la posizione dell’altro co-amministratore delegato con deleghe alle operations e prodotto. Massimo Vian, che era finito nel congelatore al termine della scorsa riunione del consiglio quando - sull’onda dell’emergenza - tutte le deleghe erano state date a Del Vecchio, avrà la carica annunciata. L’ufficializzazione avverrà nel cda di settimana prossima, quando sarà cooptato come ceo: avrà, ad interim, tutte le deleghe esecutive finché, nei primi giorni di gennaio, prenderà servizio il suo «collega» Khan.

     

    Enrico Cavatorta Enrico Cavatorta

    Del Vecchio, che negli ultimi giorni ha messo a punto anche il riassetto della holding Delfin (ha il 61,35% del gruppo) attraverso un aumento di capitale che gli darebbe un 25% pronto da girare alla attuale moglie Nicoletta Zampillo, punta a voltare pagina. Con ieri, dice, «è stato completato e rafforzato il vertice e la nuova governance: la linea strategica non cambia». Oggi il responso del mercato che già ieri ha tributato al titolo un rialzo del 2,47%.

     

     

    3.IL CINQUANTENNE “ITALIANO D’ADOZIONE” CHE HA SCALATO L’IMPERO DEI COSMETICI

    Francesco Spini per “la Stampa

     

    Ama definirsi italiano «di adozione e di cuore», Adil Mehboob-Khan. Il profilo del manager destinato a tirare fuori Luxottica dalla bufera in cui s’è cacciata, nel ruolo di co-amministratore delegato con la delega più commerciale, quella ai mercati, è sicuramente internazionale, ma il personaggio è sconosciuto ai più. Origini pachistane, nato a Londra 50 anni fa, giovinezza passata in buona parte a Roma (parla benissimo l’italiano, cosa a cui il patron Leonardo Del Vecchio tiene molto, non parlando egli l’inglese...), residenza a Chambesy in Svizzera, Khan ha scalato tutti i gradini della sua carriera all’interno di una sola multinazionale: Procter & Gamble.

    andrea guerra andrea guerra

     

    Per arrivare alla corte di Del Vecchio, Khan a fine dicembre lascerà la presidenza ginevrina di Salon Professional, meglio nota come Wella, la divisione che si occupa di prodotti e servizi per parrucchieri e acconciatori che annovera marchi come Sebastian, Sassoon, Nioxin e Kadus. Khan entra in P&G ancora fresco della laurea in ingegneria conseguita a Londra nel 1987. Per sei anni lavora in Italia, dove si occupa di caffè, prodotti per la pulizia della casa e per la cura dei tessuti.

     

    Da lì è una scalata che lo porta nel ’93 a occuparsi di pubblicità, prima dei prodotti per la pulizia poi di quelli per i capelli. Nel ’99 è direttore marketing per la cura della pelle e del «cosmetics design», aree per cui un anno dopo diventa general manager in Nord America, prima di passare, nel 2004, «vice president». Poltrona da cui prima si occupa di snacks, quindi di deodoranti, e di quella cura dei capelli che lo porta alla carica più pesante di presidente di Wella, presente in 50 Paesi, 4 mila dipendenti, 8 stabilimenti e con sedi a Singapore, Los Angeles e Ginevra,centri di ricerca anche a Cincinnati, Singapore e Pechino.

     

    luxottica luxottica

    Luxottica nel presentarlo al mercato, ne celebra i «numerosi successi» in carriera. Parla di una sua «naturale propensione all’innovazione» e della sua «capacità di gestire organizzazioni complesse», che hanno permesso a Wella di evolvere «la propria strategia con ottimi risultati». E tra un hobby e l’altro (fotografia, immersioni e teatro sono le sue passioni, informano da Agordo) lo descrive come manager che «crede nell’efficacia di organizzazioni poco gerarchiche e veloci». Chi lo ha conosciuto lo descrive pragmatico, amato dai suoi collaboratori e «formidabile» nel capire l’aria che tira sui mercati (anche quelli che non conosce), azzeccando quasi sempre le mosse giuste.

    Luxottica Luxottica

     

    Osservatori più maligni, invece, fanno notare come la sua carriera sia tutta concentrata in un ambito poco contiguo ai marchi del lusso con cui Luxottica lavora. Per dire, un profilo simile al suo, dentro Luxottica, ce l’ha anche Paolo Alberti - capo del wholesale - che viene dalla Procter & Gamble, ma prima di arrivare ad Agordo ha fatto un passaggio anche in Bulgari. Il manager insomma dovrà mostrare quel che vale (anche Guerra, dopotutto, veniva dalle lavatrici della Merloni....) ma, rispetto a Enrico Cavatorta, evidentemente, ha accettato di convivere con patron accentratori (Del Vecchio), consulenti invadenti (Francesco Milleri) e mogli, come Nicoletta Zampillo Del Vecchio, poco propense a restare mere spettatrici.

     

     

     

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