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LA DESTRA VA ALLO SCONTRO CON LE TOGHE SUL CASO GIUSI BARTOLOZZI! “NON SERVE L’AUTORIZZAZIONE DELLA GIUNTA PARLAMENTARE”, LA PROCURA DI ROMA NELLA VICENDA CHE RIGUARDA LA CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA METTE UN PUNTO FERMO: BARTOLOZZI È INDAGATA PER FALSE INFORMAZIONI AL PM SUL CASO ALMASRI, UNA CONTESTAZIONE CHE RIGUARDA UN’IPOTESI DI REATO INDIVIDUALE. E QUINDI NON C’E’ LA NECESSITA’ DELL’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DA PARTE DELLA CAMERA. NON LA PENSA COSÌ LA MAGGIORANZA INTENZIONATA A SOLLEVARE DAVANTI ALLA CONSULTA IL CONFLITTO DI COMPETENZE PER SALVARE DAL PROCESSO LA BARTOLOZZI – I MOTIVI DELLA TENSIONE TRA NORDIO E MANTOVANO…
Giuliano Foschini per repubblica.it - Estratti
Nessun concorso nel reato. Nessuna motivazione perché il caso dovesse essere affrontato dalla giunta per le autorizzazioni a procedere. Sullo sfondo, quindi, uno nuovo scontro istituzionale tra la procura di Roma e la maggioranza di governo pronta a ricorrere alla Consulta per salvare dal processo la capo di gabinetto del ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi.
È arrivata questa mattina alla Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio la risposta formale del procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, alla richiesta avanzata dalla maggioranza dei componenti dell’organismo parlamentare.
(...) Nella sua comunicazione, il capo della Procura capitolina mette un punto fermo: Bartolozzi è effettivamente iscritta nel registro degli indagati per il reato di cui all’articolo 371-bis del codice penale, quello relativo alle false informazioni al pubblico ministero. Una contestazione che non riguarda un concorso di persone, ma un’ipotesi individuale. Proprio per questo – sottolinea Lo Voi – non trova applicazione la procedura speciale prevista nei confronti dei parlamentari, cioè la necessità dell’autorizzazione a procedere da parte della Camera.
carlo nordio e giusi bartolozzi
La precisazione è tutt’altro che formale. Negli scorsi giorni, infatti, alcune letture avevano lasciato intendere che la Giunta fosse chiamata a pronunciarsi sull’ex parlamentare di Forza Italia, aprendo un fronte politico delicato. Ora invece la Procura chiarisce che non è così: il procedimento, dal loro punto di vista, va avanti secondo le regole ordinarie, senza alcuna interferenza delle Camere.
A renderlo noto è stato il presidente della Giunta, Devis Dori, che ha voluto diffondere integralmente la risposta arrivata da piazzale Clodio. «In buona sostanza e in estrema sintesi – ha spiegato – il procuratore conferma l’iscrizione della dottoressa Bartolozzi per il 371-bis c.p., ma precisa che non si tratta di reato in concorso. Pertanto non si applica l’autorizzazione a procedere. Ribadisco nuovamente che un “caso Bartolozzi” in Giunta non esiste». Non la pensa così la maggioranza che è intenzionata a sollevare davanti alla Consulta il conflitto di competenze.
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