Marcello Sorgi per “La Stampa”
marcello sorgi
Da quando il Pd ha perso così pesantemente le elezioni, in attesa del congresso, si moltiplicano i consigli ai dirigenti del partito, che si sono presi una lunga pausa di riflessione prima di decidere del loro futuro.
Ci limitiamo qui a elencare i principali, senza indicare i mittenti perché richiederebbe troppo spazio e perché si tratta, insieme, di osservatori esterni e interni, politici e non, che, o hanno condiviso la sconfitta, o cercano di scaricarne le responsabilità su Letta & Co.
LETTA MELONI MEME
Il Pd dovrebbe scegliere di allearsi con Calenda, come nel Lazio, abbandonando ogni ipotesi di ricostruire l'alleanza con i 5 stelle.
Il Pd, se vuole ricostruire l'alleanza con i 5 stelle, deve chiudere preventivamente con Calenda. Il Pd non deve nemmeno pensare di ritrovarsi alleato di Renzi. Il Pd deve guardare al centro. No, deve guardare alla sua sinistra. Il Pd mai più dovrà partecipare a governi di emergenza, salute pubblica o unità nazionale. Il Pd deve puntare sulla crisi del centrodestra, che prima o poi arriverà, dato che Meloni e Salvini sono in competizione, e Berlusconi non li regge, e farsi trovare pronto se ci sarà l'occasione di un nuovo governo di emergenza.
Il Pd deve diventare laburista, come nel Regno Unito, dove non a caso il Labour è avanti sui Tories. Il Pd deve portare a termine il processo che l'ha visto trasformarsi in un partito liberale di massa. Il Pd deve riconoscere che pensare di abbandonare il socialismo per abbracciare il liberalismo è stata una scelta sbagliata. Il Pd deve rafforzare la sua matrice socialista, come fanno i partiti di sinistra in Europa. Il Pd deve anticipare la crisi dei partiti socialisti europei per non farsi travolgere. Il Pd deve costruire un'alleanza di tutti quelli che non sono di centrodestra, costi quel che costi, anche la rinuncia alla guida della coalizione.
DEBORA SERRACCHIANI - ENRICO LETTA - ELLY SCHLEIN
Il Pd deve prendere atto che è impossibile realizzare un'alleanza anti-destra e tornare a lavorare da solo, come partito a vocazione maggioritaria. Il Pd deve accettare la sfida del presidenzialismo. No, non deve accettarla. Dev' essere per il proporzionale. No, deve difendere il maggioritario. Si potrebbe continuare: ma prima di farlo, occorre riconoscere che tutte queste proposte hanno solo una caratteristica comune: sono inconciliabili.
enrico letta elly schlein BASTA CORRENTI - VIGNETTA DI EMILIANO CARLI debora serracchiani enrico letta emily schlein confronto enrico letta giorgia meloni corriere SILVIO BERLUSCONI ENRICO LETTA luciano fontana confronto enrico letta giorgia meloni al corriere3 ENRICO LETTA GIORGIA MELONI MEME bruno vespa enrico letta CONFRONTO LETTA MELONI controdibattito carlo calenda enrico letta giorgia meloni 8 debora serracchiani enrico letta simona malpezzi alle consultazioni ENRICO letta piazza del popolo enrico letta alla direzione pd. enrico letta a che tempo che fa enrico letta a che tempo che fa 3 ENRICO LETTA enrico letta manifestazione per la pace a roma sergio mattarella enrico letta debora serracchiani enrico letta emily schlein enrico letta manifestazione per la pace a roma