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IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? NON È CHE TUTTE LE SERIE ABBIAMO LO SHOW DI ZALONE E QUELLO DI SINNER. VEDO CHE TORNA UN FILMONE DI CLINT EASTWOOD COME “CORAGGIO… FATTI AMMAZZARE”. SU CINE 34 ALLE 21 TROVATE IL MUSICARELLO COI VECCHI CANTANTI (FINTI) “LA MIA BANDA SUONA IL POP” - IN SECONDA SERATA AVETE IL ROMANISSIMO “TUTTI CONTRO TUTTI”, CINE 34 ALLE 23, 10 MA OCCHIO CHE CINE 34 ALL’1, 05 RISPOLVERA UNO STRACULT TOTALE COME “CATTIVE INCLINAZIONI", MENTRE SU CIELO ALL’1, 30 TORNA “SHAME”… - VIDEO

coraggio… fatti ammazzare 2

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Non è che tutte le serie abbiamo lo show di Zalone e quello di Sinner. Vedo che torna un filmone di Clint Eastwood come “Coraggio… fatti ammazzare” diretto e interpretato da Clint con Clint Eastwood con l’ex moglie Sondra Locke, Bradford Dillman, Pat Hingle, Paul Drake, Audrie Neenan, l’unico Callaghan diretto dal suo protagonista e quello di maggior successo in assoluto (fece guadagnare a Clint 30 milioni di dollari di allora). E’ qui che Callaghan pronuncia la frase "Go ahead, make my day", scritta, pare, da Charles B. Pierce.

coraggio… fatti ammazzare

 

 Il film nasce come progetto per Sondra Locke, quindi fuori dal mondo di Callaghan. Lo script venne rivisto da Joseph Stinson quando diventò un film della saga. Fu anche l’ultimo film da protagonista di Sondra Locke. Venne prodotto un po’ casualmente dalla Warner Bros che stava per distribuire “Mai dire mai” con Sean Connery e aveva bisogno di un successo immediato. Per questo presero il copione scritto per Sondra Locke e ne fecero un Callaghan.

 

coraggio… fatti ammazzare 4

Su Cine 34 alle 21 parte la sfida a Callaghan con il musicarello coi vecchi cantanti (finti) “La mia banda suona il pop” diretto da Fausto Brizzi e interpretato da Christian De Sica XXL, Massimo Ghini biondo, Angela Finocchiaro in version ’mbriacona di facili costumi, Paolo Rossi redivivo e Diego Abatantuono truccatissimo. Vi ricordo qualche simpatica battuta. “Ma ti fai i cazzi tua?”-“Ho una voglia di cazzo!”-“Ma sto cazzo!”. Quando uscì era un film che ci riportava nella commedia scorreggiona dei tempi andati. Dove le donne si chiamavano bagasce o mignotte. Inoltre, quando meno te lo aspetti e senza nessun motivo Christian e Ghini finiscono davvero in un bagno di merda a ricordo dei cinepanettoni che furono. Non che questo ci dispiaccia. Anzi.

DE SICA LA MIA BANDA SUONA IL POP

Nella prima parte, anzi, grazie anche a apparizioni fulminanti accanto ai protagonisti di Fabrizio Nardi come centurione coattissimo, è il mio nuovo Angelo Bernabucci, di Massimo Bagnato come agente di Christian (“la settimana prossima esce Zio Nello da Rebibbia, dobbiamo fargli una festa, vieni a cantare?”), di Stefano Ambrogi, già Cozzaro Nero e ora produttore del Verdone televisivo, come oste volgare che caccia Paolo Rossi diventato goffo cameriere, la comicità trashiona vecchio tipo funziona. E, negli anni del ritorno dei Ricchi e Poveri, funziona anche l’idea della reunion del gruppo storico di cantanti anni ’80.

 

DE SICA LA MIA BANDA SUONA IL POP

Possiamo anche accettare la storiella dell’oligarca russo, interpretato da Rinat Khismatouline, già Massimo Gorky nel “Capri Revolution” di Martone, che paga fior di centomila per un concerto del gruppo pop i Pop Corn, divisi da anni, che il loro manager, Diego Abatantuono, cercherà di ritrovare e convincere a tornare sul palco. Passa anche la finta Isola dei Famosi presentata dal vero Tiberio Timperi dove finisce il Tony Brando di Christian De Sica e dalla quale viene cacciata subito per aver bestemmiato. Ma da quando la situazione si sposta nella finta Russia di Putin ricostruita a Praga, con Natasha Stephanenko che fa una sorta di cattiva da 007 e il film prende i toni della commedia col grande furto, mi dispiace, ma non torna più niente.

 

i vichinghi

Su Canale 20 alle 21, 05 botte in testa per tutti con “I vichinghi”, coproduzione svizzera-tedesco-sudafricana diretta da Claudio Fäh con Tom Hopper, Ryan Kwanten, Charlie Murphy, Ed Skrein, Ken Duken, Leo Gregory. Per i fan di Billy Wilder passa addirittura “Uno, due, tre!”, commedia scatenata ma sfortunata di Billy Wilder con James Cagney che vuole esportare la Coca Cola da Berlino Ovest a Berlino Est in una città non ancora divisa dal muro. Quando uscì, però, la situazione, col muro, era del tutto cambiata.

uno, due, tre!

“I comunisti incominciarono ad uccidere la gente che desiderava uscire e entrare da Berlino est e tutto questo finì di essere comico”, ricordò Wilder. Peccato perché per l’occasione, tra Pamela Tiffin e Horst Buchholz, Wilder aveva richiamato in servizio una vecchia star speciale come James Cagney, l’unico in grado di parlare a una velocità pazzesca con battute su battute. Lo aveva già fatto, ricordava lui, con Pat O’Brien nel 1938 in un vecchio film della Warner, “Boy Meets Girl”. Solo che i dirigenti della Warner, benché avvisati, non avevano avuto l’accortezza di lasciare delle pause. Il film, così, risultava noioso. Wilder fu più attento, ma Cagney giurava di non aver mai visto il film finito. Alternative?

 

gaspard ulliel hannibal lecter – le origini del male

Il modesto  "Killer Elite" australiano diretto da  Gary McKendry con Clive Owen, Jason Statham, Robert De Niro, Yvonne Strahovski, Grant Bowler su Italia 1 alle 21, 20, che non è il remake del film di Sam Peckinpah, ma la riduzione cinematografica del romanzo di spionaggio autobiografico  del 1991 di Ranulph Fiennes, "The Feather Men". Occhio al prequel della saga di Hannibal Lecter, cioè "Hannibal Lecter - Le origini del male" di Peter Webber con Gaspard Ulliel, Rhys Ifans, Gong Li, Dominic West, Kevin McKidd, Rai4 alle 21, 20.

 

e gia ieri

Magari è più interessante il thriller di Taylor Sheridan "Quelli che mi vogliono morto" con Angelina Jolie, Nicholas Hoult, Jon Bernthal, Aidan Gillen, Tyler Perry, Finn Little, dove un ragazzino testimone di un delitto è inseguito da due gemelli che, come da titolo  lo voglio o morto. Su Canale Nove alle 21, 25 abbiamo il remake italiano del celebre “Groundhog Day” con Bill Murray, cioè “E’ già Ieri” di  Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, Fabio De Luigi, Goya Toledo, Pepón Nieto, Beatriz Rico. 

tutti contro tutti

Passiamo alla seconda serata con la commedia romanissima “Tutti contro tutti” di e con Rolando Ravello con Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Lidia Vitale, Cine 34 alle 23, 10, che in qualche modo anticipa pure la romanità bianco e nero testaccina di “C’è ancora domani”. La storia. Una famigliola romana, che vive in una casa abusiva, esce dal proprio appartamento per la prima comunione del ragazzino. Quando tornano per festeggiare trovano la casa occupata da altri disperati che non se ne vogliono andare. Questa storia vi ricorda qualcosa, vero?

 

tutti contro tutti

 Al di là delle metafore politiche, ma anche il titolo quanto a metafore non scherza, quando uscì avrebbe dovuto essere la prima commedia di sinistra di un’Italia deberlusconizzata e di una Roma zingarelliana. C’è pure una simpatica battuta che all’anteprima per critici faceva molto ridere: “Silvio? Bel nome da stronzo”. Ovvio che fece ridere meno, perché non è andata proprio come speravano gli autori. Ma l’idea di un nuovo tipo di commedia di sinistra romana, popolare e parolacciara, spinta soprattutto dalla penna di Max Bruno, e che ha scritto col regista soggetto e sceneggiatura di questo film e, soprattutto, il testo del monologo da cui il film è tratto, dove lo stesso

 

tutti contro tutti

Ravello interpretava tutti i personaggi coinvolti, fu una bella novità per il nostro cinema, anche per quello, come si diceva una volta, impegnato. Anche se questo tipo di commedia romana coatta è molto simile, per temi, modelli recitativi e ricerca continua di gag, a quella di Pippo Franco e Bombolo diretti da Pingitore negli anni ’70. Titoli come “L’imbranato”, “Il casinista”, ovviamente “Sfrattato cerca casa equo canone”, sfruttavano la cronaca romana del tempo per raccontare storie di sfiga cittadina ben volgibili in chiave comica.

tutti contro tutti

 

 Quanto a parolacce, poi, in “Tutti a casa” ci si lancia in un bel viavai di “attaccati al cornicione der cazzo”, “porcoddue”, “pipparolo”, che segnalano il trionfo di un vecchio attore di teatro per noi ignoto, Stefano Altieri, da trent’anni in compagnia con Attilio Corsini, pochissimo visto al cinema (“Vado a vivere da solo”, “Il generale dorme in piedi”), che, nel ruolo del nonno della famigliola sfrattata, ruba la scena a tutti con una serie di battute coatte di serie A.

il brigadiere pasquale zagaria ama la mamma e la polizia

Su 7Gold alle 23, 30 si va avanti con “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” di Luca Davan alias Mario Forges Davanzati) con Lino Banfi finalmente protagonista, Aldo Giuffré, Francesca Romana Coluzzi, Francesco Ager, Rosario Borelli. Non è il massimo di Banfi, però lo fece conoscere. Cine 34 all’1, 05 si butta in uno stracult totale con “Cattive inclinazioni” Pierfrancesco Campanella, regista di due capolavori di serie B come Cattivi Pierrot e Bugie rosse, con Eva Robin's, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Franco Nero, Florinda Bolkan.

 

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 In realtà è una sorta di giallo anni ’70 ambientato in un condominio romano dove si aggira un assassino nerovestito che uccide signore e signorine. Follia assoluta. Su Cielo all’1, 30 torna “Shame”, capolavoro di Steve McQueen, con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware. Chiudo alle 3 di notte su Rete 4 con il parodistico trashissimo “Provaci anche tu, Lionel” di Roberto Bianchi Montero con Oreste Lionello, Ubaldo Lay, Claudio Gora, Elena Veronese, Aldina Martano. Vabbé

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