VIDEO ELETTORALE DI DONALD TRUMP
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
donald trump
Scelta di fedelissimi in tutti i 4.000 posti chiave del governo e delle agenzie federali per i quali la Casa Bianca ha poteri di nomina. Decapitazione anche delle figure intermedie licenziando i 50 mila funzionari con incarichi amministrativi di rilievo da sostituire con dirigenti fedeli al programma America First del nuovo presidente (la loro selezione è iniziata da tempo, come anche lo studio di meccanismi per aggirare il divieto di epurazioni).
DONALD TRUMP COME HITLER
«Militarizzazione» del ministero della Giustizia chiamato a eseguire le vendette del nuovo leader contro i repubblicani che lo hanno contestato e i democratici (a partire da Biden) che, secondo lui, lo stanno perseguitando attraverso i tribunali. E, ancora: uso dell’esercito contro le prevedibili manifestazioni di piazza invocando l’Insurrection Act del 1807 per giustificare lo scavalcamento della legge in base alla quale i soldati difendono l’America solo dalle minacce esterne. Infine, caccia agli immigrati senza documenti (richiedenti asilo compresi) da deportare in massa.
fotosegnaletica di donald trump
Cupo scenario di fantapolitica? No, sono le intenzioni di Donald Trump se verrà rieletto e quelle delle organizzazioni che si sono coagulate attorno a lui. Impreparate nel 2016, quando l’immobiliarista sceso in politica divenne a sorpresa presidente, stavolta si sono mosse per tempo, decise a smantellare quella macchina amministrativa da loro definita deep State.
Che Trump intenda usare il suo (eventuale) secondo mandato alla Casa Bianca, oltre che per compiere vendette a raffica, per governare in modo più autoritario completando l’opera di demolizione delle istituzioni di tutela democratica già iniziata nei suoi primi quattro anni da presidente, non è un’ipotesi ma una certezza: ne parla lui stesso apertamente nei comizi.
donald trump in tribunale a new york 6
Quando il Washington Post ha scritto, in base a testimonianze anonime, che un Trump di nuovo presidente spingerà il suo ministro della Giustizia a processare Bill Barr e John Kelly (un ministro della Giustizia e un capo di gabinetto da lui nominati) e un capo di Stato maggiore, il generale Mark Milley, reo di essersi opposto all’uso delle truppe contro i manifestanti, Trump non solo non ha smentito, ma in un’intervista a Univision ha di fatto confermato: «Se da presidente vedrò qualcuno che mi attacca pesantemente dirò: incriminatelo». […]
donald trump in tribunale a new york
Tutto alla luce del sole, anche la promessa di una svolta autoritaria. Trump non ha mai nascosto la sua ammirazione per dittatori come Putin. Ora ritiene di aver convinto non solo i suoi fedelissimi, ma anche tanti altri americani che l’attuale sistema è da demolire. Userà i quattro processi penali che lo aspettano nel 2024 come tribuna dalla quale accusare Biden di essere il mandante di una persecuzione politica attraverso la magistratura. Per questo ha chiesto che i processi siamo teletrasmessi. Giorni fa, durante un comizio in New Hampshire, ha detto: «Arrestare il proprio avversario è roba da terzo mondo. E se lo fanno loro, posso farlo anch’io».
DONALD TRUMP - THE ECONOMIST
I suoi comizi ripropongono ossessivamente un classico dell’ascesa dei regimi autoritari: la criminalizzazione dell’avversario politico finalizzata a rendere impraticabile il confronto democratico. Lui promette di liberare l’America dalla dominazione di «comunisti, marxisti, fascisti che vivono come parassiti nel nostro Paese rubando, mentendo e truccando le elezioni: vogliono distruggere l’America e il sogno americano». Nei comizi del weekend in Iowa è stato più chiaro: in futuro non governerà più coi guanti ma a mani nude […]
Ormai a considerare la democrazia Usa a rischio e a sollecitare un risveglio delle coscienze non sono più solo i progressisti, ma anche molti conservatori. Robert Kagan, vecchio falco neocon della Casa Bianca di Bush (lasciò il partito repubblicano dopo l’elezione di Trump) ha pubblicato sul Washington Post un’analisi dal titolo: «Una dittatura di Trump sta diventando sempre più inevitabile: smettiamola di far finta di niente».
donald trump e la glock con la sua foto stampata sopra 4
Kagan attribuisce la scarsa attenzione dell’America (e del mondo) a questa minaccia a «codardia collettiva» e a mancanza di una forte volontà di difendere la democrazia liberale. Ma per altri quelle di Trump sono parole da campagna elettorale che lui, privo di capacità amministrative, non saprà tradurre in atti concreti, come nel 2016.
Qui, però, scende in campo la Heritage Foundation, celebre think tank della destra radicale, che da mesi sta selezionando, con l’aiuto delle tecnologie della Oracle di Larry Ellison, decine di migliaia di professionisti sulla base di criteri ideologici e di fedeltà a Trump, anziché di competenza: toccherà a loro ridisegnare, in chiave autoritaria, la macchina dello Stato. È il cosiddetto Project 2025. Anche qui, tutto alla luce del sole. […]
donald trump a detroit supporter di trump la maglietta con la foto segnaletica di donald trump donald trump in tribunale a new york