Primo giorno di finali a #Tokyo2020 e due pugliesi a medaglia.
Ed è subito "Porca puttena!". #Samele #DellAquila
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) July 24, 2021
Francesco Persili per Dagospia
vito dell'aquila
“Primo giorno di finali a Tokyo2020 e due pugliesi a medaglia. Ed è subito "Porca puttena!". Il giornalista di Libero Fabrizio Biasin rilancia su Twitter il tormentone di Lino Banfi che ha accompagnato la cavalcata azzurri agli Europei per celebrare l’oro del brindisino Vito Dell’Aquila nel taekwondo -58 kg. e l’argento del foggiano Luigi Samele nella sciabola.
“Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore”, scrive su Instagram il 20enne Dell’Aquila che ha iniziato a praticare arti marziali per combattere la timidezza. “Togli la cera, metti la cera”. È cresciuto con il Maestro Miyagi e i film di Bruce Lee di cui il padre era un fan sfegatato.
VITO DELL'AQUILA ORO NEL TAEKWONDO A TOKYO 2020
Umiltà e determinazione, nel giugno 2019 dopo aver perso ai quarti del World Taekwondo Grand Prix al Foro Italico a Roma disse: “Mi dispiace avervi deluso ma tornerò più forte di prima. Tra circa 10 giorni inizieranno gli esami di maturità e una volta terminati, potrò finalmente allenarmi a tempo pieno e dedicarmi solo al Taekwondo”. Tifa Juve, vuole laurearsi in scienza della comunicazione e sogna di diventare giornalista sportivo per scrivere di Taekwondo.
Luigi Samele
Con Samele la sciabola individuale azzurra torna sul podio dopo l’argento di Diego Occhiuzzi nove anni fa. Un sogno che si avvera per Samele che domani spegnerà 34 candeline. Nel marzo 2020 dopo il rinvio delle Olimpiadi aveva masticato amaro temendo di aver perso l’ultimo treno. E dopo il decreto «Salva Olimpiadi» di gennaio 2021 che ha scongiurato le sanzioni CIO, aveva esultato: “La bandiera è salva. L’inno è salvo. Un vero incubo è scampato!” Oggi Samele festeggia la sua seconda medaglia olimpica dopo il bronzo a squadre di Londra 2012. “L’Olimpiade è un sogno che comincia da bambini. Dietro c’è un lavoro che non dura da 4 anni ma da una vita, da quando si prende per la prima volta in mano l’arma”.
vito dell'aquila