Marco Guidi per gazzetta.it
L'Atalanta è agli ottavi di Champions! Ad Amsterdam con l'Ajax sarebbe bastato un pareggio, ma la Dea decide di guadagnarsi il pass europeo in grande stile, vincendo 1-0 alla Johann Cruijff Arena grazie a un gol di Luis Muriel nel finale. Un'impresa, pensando a dove era la squadra di Bergamo quando nel 2016 arrivò il Gasp in panchina.
GASPERINI GOMEZ
Dimenticati per 90' screzi e tensioni nello spogliatoio, i nerazzurri giocano una gara attenta e colpiscono appena gli olandesi restano in dieci per l'espulsione ingenua di Gravenberch. Una prova di maturità, che forse sistemerà le cose all'interno di un gruppo che a Bergamo ricorderanno per molto tempo, al di là di come vada a finire questa stagione.
Sorpresa nell'undici scelto da Ten Hag: senza Traoré, da centravanti c'è il giovane Brobbey, 18enne all'esordio in Champions, fisico da carrarmato e voglia di lottare, sebbene Romero regga bene l'urto. In difesa non ce la fa Blind, sostituito dall'argentino Martinez. Nella Dea, Gasperini piazza Gomez al fianco di Duvan Zapata e arretra Pessina a centrocampo, vestendo la sua Dea con un più prudente 3-5-2.
percassi gasperini 2
L'Ajax parte forte, alzando il pressing e rendendo difficile il giro palla all'Atalanta, ma la difesa nerazzurra tiene senza rischiare, anche dopo qualche persa di troppo. Poi, dopo il primo quarto d'ora, la Dea mette fuori anche il naso dalla propria metà campo. Anzi, la vera occasione dei primi 45' è ospite al 20': Gomez pesca Zapata in area, sponda intelligente per De Roon che, da poco più distante del dischetto del rigore, calcia a lato con il sinistro. L'Ajax cerca sbocchi soprattutto sulla destra, con il ticket Mazraoui-Antony che crea più di qualche grattacapo a Gosens e nel recupero sporca finalmente i guanti di Gollini. Il brasiliano pennella con il sinistro, Brobbey di testa schiaccia, ma troppo centrale e il portiere nerazzurro controlla in due tempi.
gasperini
Ten Hag toglie Brobbey all'intervallo, inserendo Promes e accentrando lo spento Tadic da "falso nove". Il serbo si accende subito al 50', chiamando Gollini alla prima parata di una certa complessità (fischiato poi un fuorigioco dubbio...). È però un fuoco di paglia, perché poi l'Ajax continua a faticare a trovare sbocchi e anzi è l'Atalanta a salire di tono. Freuler ha la palla buona al 59', ma la cicca clamorosamente. Poi Martinez salva tutto sull'incursione di Pessina. Ten Hag attinge ancora dalla panchina e manda nella mischia Ekkelenkamp e il vecchio Huntelaar.
L'ex Milan quasi approfitta subito di un erroraccio di Djimsiti, cui rimedia Freuler senza commettere fallo, secondo l'ottimo Del Cerro Grande. Poi la grande occasione olandese al 74': tacco di Ekkelenkamp per Klaassen, che solo davanti a Gollini si fa parare la conclusione a botta sicura. Il finale è logico: Ajax alla ricerca disperata del gol e Atalanta a difendere con i denti il pari. Ad attenuare le pene dei tifosi atalantini ci pensa Gravenberch, che al 79' si becca il secondo giallo per una sbracciata su Gomez.
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In 11 contro 10, la Dea si costruisce subito la chance per il vantaggio, ma Muriel di testa non trova la porta. Alla seconda, però, il colombiano non sbaglia: verticalizzazione di Freuler, scatto, dribbling secco su Onana in uscita e palla in rete. È l'85' e il gol di Muriel chiude di fatto la pratica, perché l'Ajax con l'uomo in meno non ha la forza per risalire e anzi, l'Atalanta potrebbe colpire di nuovo negli spazi. Ma forse sarebbe stata troppa grazia...
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