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    È MORTO D’INFARTO DEAN KRONSBEIN, L’UOMO D’AFFARI 62ENNE, CADUTO IN MARE DOPO CHE LA SUA BARCA È FINITA SUGLI SCOGLI DELLE ISOLE NIBALI, IN COSTA SMERALDA: L’UOMO È STATO SBALZATO IN MARE, NON AVEVA FERITE, MA AVEVA PERSO CONOSCENZA – A CAUSARE L’INCIDENTE PARE SIANO STATE L’ALTA VELOCITÀ E UNA MANOVRA AZZARDATA PER EVITARE GLI SCOGLI – TRA I PRIMI A SOCCORRERE L’IMBARCAZIONE È STATO LO YACHT DI BERLUSCONI: MA PARE CHE IL CAV NON…


     
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    Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”

     

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    Due grossi motoscafi d'altura quasi affiancati, a velocità sostenuta, doppiano gli isolotti dei Nibani, nel golfo del Pevero. All'improvviso uno rallenta, fa una stretta virata e va a schiantarsi sugli scogli. Sullo yacht «Amore» (un Magnum 70, 21 metri) sette persone. L'armatore, sbalzato in acqua, è morto, ma non per l'urto: d'infarto. È Dean Kronsbein, 62 anni, uomo d'affari tedesco, che da anni vive in Gran Bretagna, amico della famiglia reale. Feriti la figlia, la moglie e altri due che erano a bordo sottocoperta.

     

    L'incidente domenica al calar del sole. Il comandante di «Amore» ha lanciato il mayday alle 20.40 e la guardia costiera ha chiesto alle imbarcazioni che incrociavano a Porto Cervo di prestare soccorsi. Fra le altre era vicinissimo ed è subito accorso «Sweet Dragon», barca storica di Silvio Berlusconi, un Magnum 70 «gemello»: lo acquistò negli anni '90, è stato utilizzato dai figli del presidente di Forza Italia e di Veronica Lario e più di recente anche dalla compagna Francesca Pascale. Berlusconi era in Sardegna nel fine settimana ma non risulta che domenica si sia allontanato da Villa Certosa.

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    Kronsbein è amministratore delegato di una società che produce apparecchiature e componenti filtranti, ma è attivo anche nel settore immobiliare. Domenica si è imbarcato sul Magnum - che batte bandiera italiana - e ha chiesto al comandante di fare rotta verso l'arcipelago della Maddalena. Al ritorno, superata l'imboccatura di Porto Cervo, «Amore» procedeva a velocità sostenuta e non ha rallentato, pare, neanche all'approssimarsi dello stretto passaggio fra la costa e l'isolotto delle Rocche, così chiamato perché proprio nel mezzo del tratto di mare (meno di 70 metri) affiorano scogli, ben segnalati da un'asta.

     

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    A fianco dello yacht altre barche. Il comandante ha forse tentato una manovra per evitare la collisione, ma è finito sulle rocce. Nell'impatto Kronsbein è stato scaraventato in acqua. Ripescato, non sembrava ferito gravemente ma aveva perduto conoscenza. Sul molo di Porto Cervo un'équipe medica del 118 ha cercato invano di rianimarlo.

     

    Le altre persone a bordo di «Amore» sono state trasferite sul «Sweet Dragon», sbarcate e ricoverate a Olbia. La più grave a Sassari in codice rosso, ma non in pericolo di vita. Sullo scafo uno squarcio di sei metri, esaminato dalla capitaneria di Porto e all'attenzione della procura di Tempio Pausania, che ha raccolto (e blindato) rilievi e testimonianze. L'indagine vuol chiarire se ci sia stata una «gara», quali barche abbiano eventualmente partecipato e se chi era al timone abbia operato con la prudenza richiesta dal codice della navigazione

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