Estratto dell'articolo di Massimo Sideri per il “Corriere della Sera”
i windsor
La più grande lezione di marketing del Novecento arriva non da una multinazionale ma dalla famiglia reale inglese. Non tutti ricordano che i Windsor nella storia non esistono: non ce n’è traccia fino alla Prima guerra mondiale. Nel 1917 a causa dei sentimenti antitedeschi la famiglia reale inglese dei Sassonia-Coburgo-Gotha decise di cambiare nome, a tavolino.
Peraltro Gotha era il nome della località dove da secoli si produceva un annuario sulle famiglie nobili europee (non a caso, ancora oggi, si usa come espressione il gotha della finanza...), ma anche dove si producevano i temibili bombardieri tedeschi che erano chiamati, appunto, sempre Gotha. Quando bombardarono una scuola a Londra i giornali titolarono «Gotha assassini». Con un pragmatismo che li ha sempre caratterizzati i reali inglesi decisero di prendere il nome di un castello, quello di Windsor.
mark zuckerberg
[…] La lezione dei Windsor sembrava essere stata appresa anche da Facebook che dopo la cattiva nomea […] aveva cambiato nome in Meta approfittando del fenomeno del metaverso. Con un caveat: proprio in questi giorni la società ha comunicato di aver cambiato strategia, abbandonando il credo del metaverso a vantaggio della […] intelligenza artificiale. Creando un’incoerenza nel nome. La lezione di Meta è stata appresa a metà: i cambi quando avvengono devono essere se non per sempre, almeno secolari. Come insegnano i Windsor.
castello di windsor metaverso