John Gaudosi per Rolling Stone
porno realta virtuale
Per anni il porno è stato accusato di creare false aspettative e di compromettere i rapporti sessuali nel mondo reale. Ora una azienda specializzata nell’intrattenimento per adulti, sta usando la realtà virtuale (e una pornostar molto nota di nome August Ames,) per insegnare a fare il miglior sesso possibile.
“Virtual Sexology” è l’esperienza video a 180° (disponibile su “Google Cardboard”, “Samsung Gear VR”, “HTC Vive”, “Oculus Rift”) ideata con l’aiuto di un vero terapista sessuale, basata sul lavoro di William Masters e Virginia Johnson (e alla serie “Masters of sex”). Ames è nella stanza dell’utente e fa da guida, spiega e mostra le tecniche per un rapporto sessuale perfetto, come mantenere un’erezione o evitare una eiaculazione precoce, come ottenere l’orgasmo femminile e gestire l’ansia da prestazione.
la regia di un vr porn
Insomma si tratta di educazione sessuale applicata ai visori, insegnata da una pornostar nuda. L’utente, mentre è eccitato, impara. L’altra componente di “Virtual Sexology” è la tecnologia teledildonica: comprando il sex toy “Kiiroo Onyx” e connettendolo, la Ames è praticamente insieme all’utente. Il dispositivo è sincronizzato sui suoi movimenti e li restituisce in tempo reale. Se lei fa su e giù con il pene, il movimento è ricreato dal sex toy.
la pornostar fa lezioni di sesso
Serve per il sesso nelle relazioni a distanza, ma anche a fare esercizio di controllo dell’eiaculazione. E poi in “Virtual Sexology” la donna è assertiva, non passiva, mostra come si fa a stimolare il clitoride. L’utente è al centro della scena e l’esperienza è assolutamente personale. Presto “Kiiroo” creerà un dispositivo che permetterà anche alle donne di sentire la penetrazione tramite l’esperienza di realtà virtuale.
august ames pornostar
video dimostrativo realta virtuale august ames in virtual sexology
E’ solo la punta dell’iceberg. Si possono programmare lezioni sulle disfunzioni erettili o sulla paura dell’intimità, programmare punti precisi in modo che la modella reagisca al tocco dell’utente, e fornire soluzioni moderne a vecchi problemi.