Monica Serra per “la Stampa”
Mohanad Abdalla Salem Moubarak
Era sempre col suo papà, a gironzolare nel ristorante aperto un anno fa, tra l'impasto della pizza e la farina. Prima ancora nella panetteria a pochi passi da qui, in via Monte Ceneri, nella periferia nord ovest della città. Sul suo profilo Facebook c'è una foto vecchia di sette anni che lo ritrae bambino e sorridente, in mano un pezzo di pizza alto la metà di lui.
Avrebbe compiuto dodici anni l'8 dicembre Mohanad Abdalla Salem Moubarak, se lunedì sera, qualche minuto dopo la mezzanotte, non fosse stato travolto e ucciso da un pirata della strada: un ventenne italiano di origine marocchina senza patente, risultato lievemente positivo al test della droga, che quattro ore e mezzo più tardi si è consegnato al commissariato della polizia stradale di via Jacopino da Tradate, a duecento metri da piazza Prealpi, dove vive.
Incidente in via Bartolini a Milano
Poco più di un ragazzo anche lui, aveva già avuto qualche guaio con la giustizia, alle spalle alcune denunce per spaccio. Agli investigatori ha confessato: «Non l'ho visto», Mohanad «è sbucato all'improvviso» sulla sua bicicletta in via Bartolini, accanto alle strisce pedonali, vicino al semaforo non si sa se verde o rosso, dove si è consumato l'impatto che non gli ha lasciato scampo. «Ho avuto paura perché non ho la patente», ha spiegato il ventenne. Così è scappato via.
Ora è stato denunciato dalla polizia locale, ed è indagato a piede libero (non ci sono gli estremi per il fermo) per omicidio stradale e fuga aggravati dalla mancanza della patente. Che in realtà non ha mai avuto, nonostante lunedì sera fosse alla guida di una Smart regolarmente assicurata e intestata a una società privata su cui ora il pm di turno Rosario Ferracane ha disposto tutti gli accertamenti.
Prima di mettersi alla guida, forse diretto a casa, non aveva bevuto: l'alcol test è risultato negativo. Stando agli esami preliminari, invece, aveva consumato qualche droga, ma si attendono analisi più precise.
Incidente in via Bartolini a Milano
Mohanad aveva cenato nel ristorante del papà Abdallah, che tutti qui chiamano Mimmo, e come ogni sera stava aspettando che finisse di lavorare. «Erano sempre insieme - racconta un negoziante della zona - anche l'altra figlia più grande che studia all'università era spesso qui». Soprattutto da quando la loro mamma, un anno fa, è morta all'improvviso d'infarto: «Persone perbene, lavoratori». Una donna che neanche conosceva la famiglia lascia una rosa bianca sulla grata all'angolo, forse proprio nel punto in cui il ragazzino è stato travolto.
Forse. Perché le tracce bianche segnate dai vigili sull'asfalto consumato tra le vecchie rotaie del tram sono tante. Perché proprio qui è stata trovato, sul marciapiedi, quel che restava della bicicletta del piccolo Mohanad.
Il suo corpo invece è stato trascinato per almeno venti metri e nessuna telecamera ha immortalato l'impatto. I filmati che ritraggono la fuga della Smart, invece, sarebbero già stati acquisiti dagli investigatori che hanno depositato una prima informativa in procura.
Incidente in via Bartolini a Milano
A chiamare i soccorsi del 118 è stato un passante arrivato qualche istante più tardi, che ha visto il ragazzino per terra e i pezzi della carrozzeria dell'auto: se pure l'investitore non si fosse costituito, quei resti avrebbero portato gli agenti della Locale sulle sue tracce.
Il papà Mimmo, già colpito dalla recente perdita della moglie, ora si trincera nel silenzio e nel dolore della sua casa popolare nel quartiere QT8. Non riesce a uscire, se non per andare all'obitorio. Non riesce a parlare neanche con gli investigatori: «È sotto choc, è disperato», dice uno zio che per tutto il giorno gli è stato accanto. La comunità egiziana e gli amici si stringono attorno a lui: «Preghiamo l'onnipotente di colmarlo della sua misericordia» si legge in un post di cordoglio su Facebook.
milano auto pirata via bartolini
Lunedì sera il figlio era uscito da circa un'ora in bicicletta, per queste strade calde e semideserte come ogni anno nell'agosto milanese. Papà Mimmo stava iniziando a preoccuparsi quando ha sentito le prime sirene. Si è precipitato fuori dal suo locale, «el Sultan». Proprio all'angolo della strada ha visto una scarpa di suo figlio. Dopo sono state solo urla, strazio e dolore.
Incidente in via Bartolini a Milano
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