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    LA ROSICATA DI PIERO - FASSINO TENTA DI SALVARE IL SALVABILE: “QUANDO SONO DIVENTATO SINDACO NON HO RIMOSSO UN SOLO DIRIGENTE CHE C’ERA PRIMA” - SUI VERTICI DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO, "DIMISSIONATI" DALL'APPENDINO: “VORREI SAPERE SE PROFUMO NON HA I TITOLI DI MERITO PER RICOPRIRE QUELL’INCARICO”


     
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    Da “http://www.huffingtonpost.it/

     

    piero fassino piero fassino

    "Sarebbe utile che il presunto prossimo capo di gabinetto evitasse di girare per gli uffici con delle liste, con i nomi dei dirigenti graditi e non graditi. Quando sono diventato sindaco non ho rimosso un solo dirigente che c'era prima. Non ho chiesto le dimissioni di nessuno di quelli nominati prima di me nei vari enti".

     

    Lo ha detto Piero Fassino, ex sindaco di Torino, in conferenza stampa al comitato elettorale di via Pavia. "Lunedì - ha aggiunto - il presunto capo di gabinetto del nuovo sindaco ha guidato una delegazione di consiglieri eletti del M5S negli uffici comunali compreso il mio. Potrebbe aspettare almeno di insediarsi, ma capisco che l'educazione non è cosa da tutti".

    FASSINIO E APPENDINO 2 FASSINIO E APPENDINO 2

     

    L'ex sindaco ha commentato poi la polemica sollevata dalla Appendino sulle nomine ai vertici di Compagnia San Paolo: "In tema di meritocrazia - ha spiegato - ci sono passi da fare in tema di cultura istituzionale. Vorrei sapere se Profumo non ha i titoli di merito per ricoprire quell'incarico o se invece bisognerebbe cambiarlo solo perché è stato nominato da Fassino". "Se quella nomina non fosse stata fatta - ha aggiunto - il Comune avrebbe perso la possibilità di avere un suo rappresentante...".

    PIERO FASSINO FA LA RADIOGRAFIA ALLA MODELLA PIERO FASSINO FA LA RADIOGRAFIA ALLA MODELLA

     

    Continuando a parlare del nuovo primo cittadino, Fassino ha detto: "Credo che il sindaco Appendino dovrà darsi un programma, cambiando quello con cui ha vinto le elezioni, perché non era un programma di governo ma di opposizione. Con i no si fa opposizione e non si governa una città".

     

    "L'impressione - ha aggiunto Fassino - è che ci sia tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco - aggiunge -. Io continuerò ad avere la mia cultura di governo, loro se la devono fare...". A proposito dei "cambiamenti che si sono registrati già a poche ore dall'elezione", Fassino ha citato come esempi la Tav e il reddito di cittadinanza.

     

    "Sulla Tav - ha detto - la Appendino non può cavarsela dicendo che decidono gli altri anche perché non è solo sindaco di Torino ma anche della città metropolitana e forse in nome di quella trasparenza di cui parlano sempre dovrà spiegare a chi è andato con le bandiere No Tav in Comune che lei non è in grado di fermare l'opera. Così come - aggiunge - sul reddito di cittadinanza, adesso scopriamo che è un problema di Governo e Regione allora forse non doveva, in campagna elettorale, proporre quello che non è nelle sue disponibilità".

     

    francesco profumo iren francesco profumo iren

     

    A proposito della campagna elettorale della sua sfidante Fassino ha accusato che "è stata portata avanti facendo leva sull'invidia sociale, usando il tema delle periferie come una clava e non c'è niente di più pericoloso perché così si divide la città. E risulta quindi un po' formale dire che si vuole essere il sindaco di tutta la città e fare adesso appelli alla riconciliazione".

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