DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Estratti da europa.today
Per la prima volta in modo ufficiale, la Federazione calcistica francese (Fff) ha istituito un "quadro generale" che regola la pratica del digiuno del Ramadan all'interno delle squadre nazionali, in nome del "principio di laicità".
Ciò significa che i giocatori di fede musulmana sono tenuti ad adattarsi al ritmo della propria squadra: gli allenamenti non subiranno interruzioni e i pasti vengono come al solito consumati in gruppo all'interno della base d'allenamento di Clairefontaine.
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Una decisione che non è piaciuta a molti, secondo quanto riferito da un agente di vari giocatori citato dalla testata sportiva Espn. "Credono che la loro religione non sia rispettata e che nemmeno loro siano rispettati", ha riferito la fonte.
In particolare, il giovane centrocampista del Lione Mahamadou Diawara, convocato dall'under 19 della Francia, si è rifiutato di mangiare e, determinato nel rispettare i precetti del Ramadan, ha lasciato il ritiro venendo quindi sostituito in squadra da Dehmaine Tabibou Assoumani del Nantes. "Alcuni non vogliono fare storie, ma Mahamadou non era contento, così se n'è andato", ha commentato a Espn l'agente.
La consistente presenza di atleti di fede musulmana nel calcio francese rende la questione particolarmente delicata. Il presidente della Federazione, Philippe Diallo, in un'intervista a Le Figaro ha dato conto della vicenda spiegando che le nuove norme introdotte "assicurano che la religione non interferisca con un atleta". Quest'anno, il Ramadan è iniziato tra il 10 e l'11 marzo e terminerà il prossimo 10 aprile.
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