Estratto dell’articolo di Franco Stefanoni per corriere.it
GIORGIA MELONI
Nel decreto bollette «c’è anche una norma che adegua alla nostra tregua fiscale le norme penali, si è fatta molta confusione, l’opposizione dice che abbiamo introdotto un condono tributario penale, è falso, noi condoni non ne facciamo». Così la premier Giorgia Meloni nella sua rubrica social «Gli appunti di Giorgia», che riassume le più recenti decisioni prese dal governo.
La presidente del Consiglio ha sì anche parlato di maggiori risorse economiche ai medici nei pronto soccorsi, più agenti di polizia a tutelarli in 200 ospedali «contro le intollerabili aggressioni», di aiuti alle persone anziane, ma è stato soprattutto il fisco a tener banco: «Con la tregua fiscale è prevista la rateizzazione e adeguiamo questa norma stabilendo che il processo rimane sospeso fino a quando l’agenzia delle entrate non dice che le rate le stai pagando regolarmente».
giorgia meloni a bruxelles
«Abbiamo licenziato nel Cdm la legge delega sulla riforma fiscale», ha continuato Meloni, «che tra i tipi di strumenti normativi è una specie di cornice e abbiamo massimo 24 mesi per completarla con i decreti che saranno necessari. Alla fine di questo lavoro avremo un fisco completamente nuovo dopo 50 anni dall’ultima riforma fatta su questa materia. In pratica l’ultima riforma che è stata fatta sul fisco è stata fatta prima che io nascessi». «Con questa legge delega il primo e più importante obiettivo è abbassare le tasse per tutti, con particolare attenzione ai redditi medio-bassi, con una progressiva riduzione delle aliquote Irpef che immaginiamo di produrre. Vogliamo poi semplificare e ovviamente contrastare l’evasione fiscale ma con la collaborazione dei contribuenti, invece che investendo tutto sulla vessazione e sulla repressione».
sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare
Sempre sul fronte economico, la premier ha parlato per il 2023 di un aumento di 100 mila posti di lavoro «oltre 1l 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 prima della pandemia». Questo sarebbe stato provocato anche grazie alla diminuzione del 53% dei prezzi dell’energia, con conseguenti investimenti da parte delle imprese. Altro tema, il nuovo codice degli appalti, ritenuto dalla premier la via «per farle opere, farle bene, combattendo le ruberie.
Basta con i no distruttivi: in sede di conferenza dei servizi un ente esprime il suo dissenso alla realizzazione di un’opera dovrà anche offrire le soluzioni e non semplicemente limitarsi a dire no». «La soglia per gli appalti senza gara a 150mila euro è norma «del governo a guida M5S del Conte II e confermata dal governo Draghi. Abbiamo solo confermato e reso stabile una norma che altrimenti sarebbe cessata nel 2023. Abbiamo poi inserito un punto a favore del Made in Italy. Tra i criteri di valutazione per gli appalti ci sarà infatti la quantità di beni e servizi italiani che utilizzi. Sono certa che a qualcuno non piaccia, ma a noi sì».
sergio mattarella giorgia meloni
Passando all’alimentare, secondo Meloni: «Siamo la prima nazione che ha deciso di vietare la produzione di cibo sintetico, l’Italia è all’avanguardia
sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare
sergio mattarella giorgia meloni
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