ATTENTI AL RAZZISMO GENTILE DI GIORGIA
Da “Posta e Risposta” – “la Repubblica”
giorgio dell'arti
Francesco, ti prego: dimmi che cosa c'è di sbagliato in questo ragionamento.
1) Voterò per la cosiddetta Area Draghi se sarà formata da una coalizione abbastanza ampia per vincere e se si proporrà di riportare Draghi a Palazzo Chigi e di realizzare il programma del suo discorso al Senato.
2) Ma se il centrosinistra (da Calenda fino a chi vuoi tu e comprendendo per favore Renzi) si presenterà in ordine sparso, allora meglio votare Meloni, tolto Draghi la migliore intelligenza in circolazione, donna, giovane e - se guardo alla storia del dopoguerra e degli ultimi anni - davvero "nuova".
Certo, non voglio che, in caso di vittoria del centrodestra, la leadership sfiori gli orrendi Berlusconi e Salvini.
Ti prego, Francesco: demolisci.
Giorgio Dell'Arti
FRANCESCO MERLO
Risposta di Francesco Merlo
Caro Giorgio, mi preoccupa questo innamoramento contagioso, estrema degenerazione del cinismo italiano. Come puoi equiparare l'Europa di Draghi all'Europa di Orbán? È vero che, di fronte ai mostri guatemaltechi Berlusconi e Salvini, Meloni è sireniforme, ma solo perché fisicamente non somiglia alle cattiverie che dice: contro i gay, gli immigrati, i Rom Non c'è peggio di una donna contro le donne.
GIORGIO DELL'ARTI
A partire dall'aborto confinerà in Svizzera tutti i nostri ammaccati diritti. E si capisce che, dopo il razzismo scomposto dell'incredibile Hulk, si faccia strada nell'Italia di destra il "razzismo gentile". Ma tu che c'entri? Come sai, Meloni stupisce - ricordi la Spagna? - quando comizia. Già nelle periferie romane, dove la destra ha le sue fortezze, il suo linguaggio d'odio sparava violenze che il suo corpo pareva non sopportare, robe amazzoniche e militari in bocca a una signorinetta piccola, bionda, pallida, dagli occhi ceruli.
francesco merlo
E svegliati, carissimo Giorgio: non è per niente "nuova". Non è fascista, ma con la fascisteria ha il doppio problema che aveva il Msi: se li condanna li perde, se non li condanna si perde. Ecco il punto: Meloni è missina e ha come mito gli anni settanta, quelli del terrorismo e dei picchiatori. Ne custodisce la fiamma e "il patrimonio valoriale che è stata la nostra giovinezza".
Ha riaperto la sede di via della Scrofa e occupa la stanza di Almirante, "il grande uomo" che celebra ogni 22 maggio. Lo spaccia per campione della democrazia con incendi emotivi che presto vorrebbe trasformare in cerimonie di riabilitazione nazionale e europea, eleggendolo a Padre della destra sovranista e razzista, dall'Ungheria alla Polonia all'Italia. Sei un grande giornalista e di Almirante maturo sai tutto e conosci il programma: presidenzialismo e pena di morte. Anche la sua formula tattica, "manganello e doppiopetto", vale, aggiornata, per Meloni. Sei un segnale di pericolo, caro Giorgio, ma sono certo che non la voterai.