Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “la Stampa”
ANDREA PURGATORI
Sarà una guerra di perizie sul filo del rasoio a stabilire se ci sono state - e quali nello specifico - responsabilità dei medici nella morte di Andrea Purgatori, scomparso a 70 anni per una grave forma tumorale il 19 luglio scorso.
[…] È stata colpa della radioterapia per curare le metastasi al cervello? E, soprattutto, questo trattamento era davvero necessario?
La famiglia del giornalista ha nominato, come perito di parte, Vincenzo Lorenzo Pascali, professionista che partecipò alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e relazionò, nell'ambito della commissione parlamentare sul servizio sanitario nazionale, sul caso di Stefano Cucchi.
GIANFRANCO GUALDI
L'aspetto che dovrebbe essere chiarito dall'autopsia, mercoledì pomeriggio all'Istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata, è se queste metastasi esistevano veramente o se invece c'era un'ischemia. Questo è infatti l'interrogativo sollevato dai tre figli e dalla compagna del celebre giornalista e conduttore tv, assistiti dagli avvocati dello studio Gentiloni Sileri, in un esposto presentato ai carabinieri del Nas.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: il pm Giorgio Orano e l'aggiunto Sergio Colaiocco hanno già iscritto sul registro degli indagati il professor Gianfranco Gualdi, responsabile della radiologia della clinica Pio XI, e un membro del suo staff, Claudio Di Biasi, difesi dall'avvocato Fabio Lattanzi.
Nei prossimi giorni verrà interrogato, come persona informata dei fatti, il professor Paolo Marchetti, l'oncologo che ha curato il cronista.
andrea purgatori foto di bacco (1)
Gualdi, un luminare conosciuto anche come il radiologo dei Papi, continua a ribadire che le metastasi all'encefalo erano conseguenti a un cancro primario ai polmoni. Mentre durante una successiva Tac il professor Alessandro Bozzao, docente di neuroradiologia a La Sapienza, in servizio anche a Villa Margherita, ha stabilito che non esistevano metastasi, ma che si trattava di un'ischemia.
E dire che Purgatori si era rivolto a Gualdi non solo per la sua fama ma perché gli era legato da una profonda amicizia. Si sentiva rassicurato dalla sua presenza e dalla previsione che la radioterapia avrebbe ridotto le metastasi al cervello. L'assenza di queste ultime è stata però confermata anche dalla clinica milanese Humanitas, mentre all'ospedale Umberto I sono convinti ci fossero. […]
andrea purgatori foto di bacco (2) alessandro bozzao