Maurizio Giannattasio e Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”
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Eccolo qui, come dovrebbe essere (e forse effettivamente sarà, nel 2023) il nuovo San Siro. Tutto vetri, «guglie» e giochi di luce, a citare il Duomo di Milano, con aree interne che ricordano più il foyer di un teatro che i locali di uno stadio, secondo il progetto del colosso americano Populous, al momento favorito, e proditoriamente finito sui social anzitempo (la presentazione ufficiale è prevista per domani).
Oppure con una forma più tradizionalmente ovale, che prevede due anelli che si intersecano (in fondo, la decisione di Inter e Milan di costruire un nuovo stadio assieme costituisce un unicum in Europa), secondo la proposta di Progetto Cmr con Sportium. Tutt' attorno, in entrambi i casi, sorgerà un quartiere completamente nuovo: là dove c' era l' erba (di San Siro) nei disegni di Populous ci sono due grattacieli, quello più alto dovrebbe ospitare gli uffici e l' altro il futuro hotel; nel progetto Cmr Sportium invece un tocco romantico: resterà dov' è l' erba gloriosa del Meazza e diventerà un parchetto.
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In ogni caso, se arriverà l' ok ai progetti dei due club (il Comune entro il 10 ottobre deve esprimersi sull' interesse pubblico del progetto), San Siro sarà demolito. È scritto nel masterplan: l' investimento (da 1,2 miliardi) è sostenibile solo costruendo tutto il distretto. «Al fine di avere il rientro entro i 32 anni - scrivono i club - è necessario il bilanciamento economico della componente multifunzionale». Anche se poi spetta al Comune di Milano decidere che fare di San Siro: il sindaco Giuseppe Sala ha appena chiarito che lasciarlo lì, vuoto, a fianco dello stadio nuovo non avrebbe senso, piuttosto meglio ristrutturare l' attuale.
Strada però già scartata dalle due società: troppo costosa rispetto alla resa non ottimale (il nuovo stadio garantirebbe più ricavi), e troppo scomoda dato che obbligherebbe Inter e Milan a traslocare altrove per tre anni.
SAN SIRO
Certo, sull' abbattimento di un monumento come San Siro si è già ampiamente aperto il dibattito. Il Milan per sondare gli umori si è affidato a esperti nella rilevazione dell' opinione pubblica, tra cui Jim Messina (l' ex guru di Obama che ha seguito la campagna referendaria di Renzi) e lo studio Echelon Insights.
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Secondo entrambi i sondaggi (effettuati online su un campione di 922 milanesi per Messina, 500 lombardi per Echelon) con l' aumentare delle informazioni sono cresciuti i favorevoli al nuovo stadio. Se inizialmente erano il 44%, ora sarebbero il 58% secondo Messina (+35 punti rispetto ai contrari, al 23%), mentre per Echelon si è passati dal 56% di favorevoli (e 28% di contrari) al 67% (contro il 22%). Insomma, in molti starebbero cambiando idea, forse perché il 73% considera San Siro «vecchio» e solo il 51% «sicuro» (studio Messina).
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C' è anche «un suggerimento» neanche tanto velato al sindaco: il 72% di chi lo appoggia è favorevole al nuovo stadio. Scartando a priori l' ipotesi ristrutturazione, il nuovo stadio nella stessa area è preferito dal 57% secondo Messina e dal 47% secondo Echelon, un nuovo stadio altrove è scelto dal 19% o dal 26%, mentre resterebbe a San Siro il 14% o il 26%. Con una curiosità: i milanisti sarebbero meno nostalgici degli interisti.
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