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    IL PAPA' DEI CELLULARI? GUGLIELMO MARCONI – PARLA LA FIGLIA ELETTRA: “NEL 1931 INVENTÒ IL PRIMO RADIOTELEFONO PER PAPA PIO XI. DISSE CHE SAREBBE ARRIVATO UN MOMENTO IN CUI LE PERSONE, CON “UNA SCATOLETTA IN TASCA”, AVREBBERO POTUTO PARLARE CON LA FAMIGLIA - LA RADIO? E’ NATA PER LA GENTE DI MARE. PAPA' VOLEVA AIUTARE I NAVIGANTI CHE SOLCAVANO GLI OCEANI" - GRAZIE A MARCONI SI SALVARONO MOLTE VITE DEL TITANIC: "LUI ERA STATO INVITATO A BORDO COME OSPITE D’ONORE, MA PER FORTUNA NON HA PRESO PARTE. NON AMAVA LA MONDANITA'" - L'INDIFFERENZA DEL GOVERNO ITALIANO QUANDO...


     
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    Eugenio Murrali per il “Corriere della Sera” - Estratti

     

    ELETTRA MARCONI 6 ELETTRA MARCONI 6

    Nel 2024 si celebreranno i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, padre delle comunicazioni senza fili, premio Nobel nel 1909. Sono in programma una miniserie sul grande inventore con Stefano Accorsi e un museo a cura del Comune di Santa Marinella e di Livio Spinelli a Torre Chiaruccia, la sua ultima stazione radio. Elettra Marconi, la figlia, ci ha aperto il suo palazzo a via Condotti per ricordarci chi era suo padre.

     

    Se pensa a lui che parola le viene in mente?

    «“Radio”. Perché la comunicazione senza fili ha cambiato la vita delle persone».

     

    C’è un luogo che glielo fa sentire vicino?

    «Il mare. Se vedo il mare, penso a mio padre. Mio padre c’è dov’è il mare».

     

    Avete viaggiato molto per mare?

    «Sì, con lo yacht Elettra. Era la nostra casa. Navigavamo da marzo a fine novembre.

    Quando non lavorava, mi parlava, giocava insieme a me con l’elettricità».

     

    Come si svolgeva una giornata sull’Elettra?

    «Ci alzavamo presto. Papà passava molto tempo nella sua cabina-stazione radio, piena di valvole, apparecchi, orologi con i diversi fusi orari. Chiamava lo yacht Elettra “il mio laboratorio galleggiante”. Diceva: “Senza l’Elettra non avrei potuto realizzare tutti gli esperimenti che ho fatto”».

     

    Le capitava di aiutarlo?

    ELETTRA GUGLIELMO MARCONI 66 ELETTRA GUGLIELMO MARCONI 66

    «Stava creando il radar. Aveva costruito un apparecchio e posto due boe a distanza precisa, perché l’Elettra potesse entrare di prua. Chiamava me e mia madre per mettere delle lenzuola bianche intorno alla cabina del comandante, così che lo yacht procedesse alla cieca, con il solo ausilio della sua invenzione».

     

    Cosa lo muoveva alla scoperta?

    «Voleva che gli esseri umani avessero una vita migliore».

     

    Anche la radio è nata con questo spirito?

    «Sì, la gente di mare diceva “Marconi l’ha inventata per noi”. Infatti voleva aiutare i naviganti che solcavano gli oceani senza notizie della famiglia, senza poter chiamare soccorso».

    Nelle navi c’erano i «marconisti».

    «I Marconi man! Avevano la M sul cappello. Io mi sono battuta per loro quando hanno voluto sostituirli con i computer, ma non è servito».

     

    Suo padre aveva previsto il cellulare?

    elettra marconi vittorio sgarbi foto di bacco elettra marconi vittorio sgarbi foto di bacco

    «Nel 1931 inventò il primo radiotelefono per Papa Pio XI.

    Era ancora uno strumento ingombrante, ma diceva sarebbe arrivato un momento in cui le persone, con “una scatoletta in tasca”, avrebbero potuto parlare con la fidanzata, la famiglia o con chi avessero voluto».

     

    Parlava molto con suo padre?

    «C’era grande dialogo tra noi. Crescendo ho capito di avere un carattere simile al suo. Era un uomo retto e pretendeva che anche gli altri lo fossero. In famiglia era dolce, ma in certi momenti, era molto concentrato sul suo lavoro. Io ho sempre saputo e rispettato la grandezza di mio padre. Quando arrivavamo nei porti lo aspettava una folla».

     

    GUGLIELMO MARCONI 4 GUGLIELMO MARCONI 4

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    E l’Italia lo amava?

    «È stato un dolore quando ha presentato la sua invenzione a 21 anni al governo italiano ricevendo indifferenza. Quindi ha deciso di andare con la madre irlandese in Inghilterra. Lì lo hanno accolto con entusiasmo, gli hanno fatto mostrare le sue invenzioni, hanno visto che funzionavano e lo hanno sostenuto. Avevano capito che erano importanti per l’impero della regina Vittoria».

     

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    È stata testimone anche dei colloqui tra Pio XI e suo padre.

    principessa elettra marconi principessa elettra marconi

    «Pio XI obbligava mia madre a portarmi alle udienze private. Mio padre era legatissimo al Papa, al Vaticano, era un uomo di grandissima fede, credeva in Dio, quell’Essere superiore che gli aveva messo a disposizione le forze della natura per dare beneficio agli uomini, per salvare le loro vite, per dare loro la possibilità di comunicare».

     

    Non è scontato per uno scienziato avere questo rapporto con il divino.

    «Mio padre ha offerto al Papa la Radio Vaticana. Il Pontefice aveva espresso questo desiderio e lui era d’accordissimo, infatti aveva pensato: “Il Papa dovrebbe avere la stazione radio per parlare al mondo e dare la benedizione Urbi et Orbi”. Così nel febbraio 1931 è stata inaugurata».

     

    Anche Pio XII ha avuto un ruolo importante nella vostra vita familiare.

    «Eugenio Pacelli era già legato a mio nonno, il conte Francesco Bezzi-Scali, veniva in questa casa, per dare lezioni di religione a Cristina, mia madre. È stato il responsabile del matrimonio dei miei, capì il loro grande amore. Da segretario di Stato mi battezzò e da Papa mi amministrò la prima comunione e la cresima».

    GUGLIELMO MARCONI SUL TITANIC - 1 GUGLIELMO MARCONI SUL TITANIC - 1

     

    Grazie a Marconi si salvarono molte vite del Titanic.

    «Nel 1912 c’è stata la tragedia. Lui era stato invitato a bordo del Titanic come ospite d’onore, ma per fortuna non ha preso parte. Non amava la mondanità. Da New York ha seguito tutta la tragedia, è poi andato al porto a ricevere i sopravvissuti».

     

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    Era più Marconi l’inventore o era più suo padre?

    «L’inventore. Ovviamente era anche mio padre, che adoravo. Vedevo, però, la sua importanza. Quando è mancato ci è cascato il mondo addosso. Mia madre ha voluto fossi presente a tutte le commemorazioni che gli hanno dedicato. Papà è morto il giorno del mio settimo compleanno. Dopo ho sentito la differenza. Nessuno è stato come mio padre».

    GUGLIELMO MARCONI SUL TITANIC - 2 GUGLIELMO MARCONI SUL TITANIC - 2 foto di guglielmo marconi esposta all ingresso dell unimarconi foto di guglielmo marconi esposta all ingresso dell unimarconi

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