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    IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DÀ L’OK AL DECRETO “RISTORI TER” CON UN NUOVO SCOSTAMENTO DI BILANCIO DA 8 MILIARDI - 1,45 MILIARDI ANDRANNO AI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE ATTIVITÀ COLPITE DALLE MISURE ANTI-COVID, 400 MILIONI AI SINDACI PER GLI AIUTI ALIMENTARI E 100 MILIONI AL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA ARCURI PER L'ACQUISTO DI FARMACI - CON IL DECRETO “RISTORI QUATER” CI SARÀ LA PROROGA DELLE SCADENZE FISCALI DI FINE ANNO PER 4,8 MILIARDI


     
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    VIA LIBERA CDM A SCOSTAMENTO 8 MLD E A DL RISTORI TER

    GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

    (ANSA) - Via libera del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, al decreto ristori Ter e al nuovo scostamento di bilancio da 8 miliardi.

     

    OK CDM A DECRETO RISTORI TER, AIUTI PER 2 MLD

     (ANSA) - Via libera del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, al decreto Ristori ter che finanzia nuovi aiuti anti-crisi per circa 2 miliardi: 1,45 miliardi andranno ai contributi a fondo perduto per le attività colpite dalle misure restrittive anti-Covid, 400 milioni ai sindaci per gli aiuti alimentari e 100 milioni al commissario all'emergenza Domenico Arcuri per l'acquisto di farmaci per curare i pazienti positivi al Covid.

     

    giuseppe conte roberto gualtieri giuseppe conte roberto gualtieri

    VERSO RINVIO 4,8MLD SCADENZE FISCO CON DL RISTORI QUATER

    (ANSA) - Proroga di scadenze fiscali di fine anno per 4,8 miliardi: è uno degli interventi che, secondo quanto apprende l'ANSA, il governo dovrebbe finanziare con il prossimo decreto Ristori quater, che sarà varato dopo il via libera delle Camere alla richiesta di nuovo scostamento da 8 miliardi approvato questa notte dal Consiglio dei ministri. Il decreto Ristori quater dovrebbe essere approvato quindi la prossima settimana. Le risorse serviranno anche per altri misure anti-crisi Covid per il 2020.

     

    AIUTI PER DIECI MILIARDI ALLE ATTIVITÀ CHIUSE DAL VIRUS STOP ALLE TASSE DI FINE ANNO

    ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

    Paolo Baroni per “la Stampa”

     

    Un nuovo decreto «Ristori», il terzo della serie, da 2 miliardi ed un altro scostamento di bilancio che potrebbe arrivare anche a 8 (senza intaccare però il deficit) per finanziare il «Ristori 4» e poi un ulteriore scostamento ben più robusto (da 20 miliardi) a inizio 2021 in parallelo alla manovra. Il governo in questo modo aumenta la dotazione a favore degli indennizzi delle attività economiche colpite dai provvedimenti legati all' emergenza sanitaria e mette in cascina risorse per nuovi interventi futuri. Compresa l' idea di far slittare gli adempimenti fiscali di fine anno.

     

    IL RISTORO - VIGNETTA SU ITALIA OGGI IL RISTORO - VIGNETTA SU ITALIA OGGI

    Ieri sul tavolo del Consiglio dei ministri, convocato prima per le 19 e poi rinviato alle 22 ed infine iniziato realmente solo dopo mezzanotte, sono arrivati il terzo decreto Ristori e la richiesta di un nuovo scostamento bilancio, mentre slitta la nomina del nuovo commissario per la sanità della Calabria che pure era nell' aria. Rispetto alle cifre ipotizzate in mattinata dal ministro dell' Economia Roberto Gualtieri, che parlava di 1,3-1,4 miliardi, recuperati ancora una volta dai fondi già stanziati dai precedenti decreti e non ancora spesi, il conto finale del «Ristori 3» è salito a quota 2 miliardi. Perché ai fondi destinati a finanziare i rimborsi per le imprese che operano nelle Regioni che peggiorano di fascia a causa del virus (1,45 miliardi) si sono aggiunti 400 milioni destinati ai Comuni per alleviare l' emergenza alimentare delle famiglie e 100 per l' acquisto di farmaci Covid.

    ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

     

    Quanto agli indennizzi alle attività economiche col nuovo decreto i rimborsi (al 200%) arriveranno anche ai negozi di calzature ed assicurerà a tutti nuovi beneficiari gli stessi sostegni previsti dal primo decreto, dai contributi a fondo perduto alla cancellazione della seconda rata dell' Imu, dalla sospensione del versamento dei contributi al credito di imposta sugli affitti commerciali, oltre all' accesso a nuove settimane di cassa integrazione.

     

    ristori e proteste ristori e proteste

    Un nuovo scostamento Un intervento ancora più corposo arriverà poi col quarto decreto che dovrebbe servire ad indennizzare anche le attività non direttamente colpite dalle chiusure ma che comunque hanno subito significativi cali di fatturato. E per le imprese con fatturati inferiori a 50 milioni di euro che hanno registrato perdite superiori al 33% dei ricavi nel primo semestre di quest' anno rispetto al 2019 si profila una sospensione delle scadenze fiscali di fine anno - acconti Irpef, Irap e Ires del 30 novembre, contributi previdenziali e ritenute dei dipendenti di metà dicembre e l' acconto Iva del 27.12 - ed un' ulteriore proroga per i pagamenti delle rate della rottamazione che scadono il 10 dicembre.

     

    In questo caso il governo, dopo aver chiesto al Parlamento l' ok ad una nuova variazione di bilancio, dopo il voto previsto per giovedì prossimo conta di impegnare tra 6 e 8 miliardi, restando però sempre sotto la soglia del 10,8% di deficit fissato con la Nota di aggiornamento grazie ai 6 miliardi di maggior gettito frutto del buon andamento estivo dell' economia.

    ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

     

    Il deficit non cambia Non si tratta insomma di alzare l' asticella del deficit ma, come ha spiegato Gualtieri, quanto di «usare un' altra parte di risorse che già abbiamo grazie e per questo chiederemo al Parlamento l' autorizzazione a uno scostamento che ci darà alcuni miliardi aggiuntivi per rafforzare le misure di sostegno economico e accompagnare l' economia nella fine d' anno».

     

    All' inizio del nuovo anno, a seconda della situazione economica e sanitaria, il governo conta poi di chiedere un «ultimo» scostamento per concludere la fase di aiuti, posto che i 3,8 miliardi stanziati con la «Finanziaria» sono apparsi subito insufficienti. In questo caso le cifre crescono in maniera esponenziale: si parla infatti di 20 miliardi nell' ambito di una forchetta che nelle stime più caute parte da 10 e che però potrebbe anche arrivare a quota 30. Ma su questo il dibattito tra rigoristi e non rigoristi è solo all' inizio.

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