Estratto dell’articolo di Donatella Zorzetto per www.repubblica.it
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Mascherine sì, o mascherine no contro il Covid che ci sta colpendo di ritorno come un boomerang? L'ombra delle prescrizioni anti-contagio che, quasi istericamente, gli Usa stanno rispolverando sotto la minaccia dell'ultima arrivata variante Pirola (la first lady americana Jill Biden è risultata positiva al virus, ma il presidente Joe Biden no), si sta allungando anche sull'Europa. In particolare sull'Italia, risultato il secondo Paese per numero di nuovi infetti, ossia 26.998 (+81%), dal 31 luglio al 27 agosto scorsi rispetto alle quattro settimane precedenti.
È l'appello di Anthony Fauci, volto della lotta al Covid, a dare il polso della situazione. L'immunologo fa capolino dallo stato di pensionamento in cui si trova dal dicembre scorso […] ha espresso "preoccupazione" per il fatto che "alla vigilia della stagione autunno-invernale in cui i virus respiratori si espandono, la gente ignori le raccomandazioni degli esperti di usare le mascherine, se necessario". […]
nuove varianti di coronavirus
Poi, rivolgendosi agli esperti del governo, ha aggiunto: "Spero che, se si arriverà ad un certo volume di nuove infezioni, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie diramino nuove indicazioni, sia pure non obbligatorie, sull'utilizzo di mascherine".
Le nuove regole dell'Italia
Nel frattempo, l'Italia ha cambiato le regole post-pandemiche: vanno nella direzione di un generale allentamento della presa, ma, questa è la sensazione, un allentamento in controtendenza. Parliamo dello stop all'isolamento dei casi Covid e a raccomandazioni, concepite come più semplici e chiare, per la loro gestione.
Lo prevede la circolare elaborata dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge sulla fine dell'obbligo di isolamento per le persone positive a Sars-CoV-2 approvato dal Consiglio dei ministri.
Ecco come comportarsi
anthony fauci
La circolare precisa che, qualora si risulti positivi a un test molecolare o antigenico, è "consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Ffp2) se si entra in contatto con altre persone; se si è sintomatici bisogna rimanere a casa fino al termine dei sintomi stessi; applicare una corretta igiene delle mani; evitare ambienti affollati".
Inoltre è possibile rientrare al lavoro anche in presenza di sintomi Covid, a patto che si indossi la mascherina. Il documento firmato dal direttore della Prevenzione Francesco Vaia sottolinea inoltre che "per quanto riguarda le persone con diagnosi confermata di Covid, ricoverate in ospedale oppure ospiti di Rsa, si rimanda alle norme fin qui attuate".
Il contatto con infetti
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E per chi è venuto a contatto con infetti? La circolare non prevede alcuna misura restrittiva ma "raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all'eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto". Inoltre, nel corso di questi giorni, suggerisce che sia "opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza". Infine, aggiunge la circolare: "Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid è raccomandata l'esecuzione di un test antigenico, anche auto somministrato, o molecolare".
Pregliasco: "Mascherine opportune in luoghi affollati"
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Sul fatto che le mascherine possano essere o meno necessarie in futuro, il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, spiega: "Il ministero ha fatto una scelta istituzionale: arginare eventuali provvedimenti anti-Covid a seguito delle evidenti difficoltà che deriverebbero da scelte come queste (leggi green pass isolamento ecc.). Quindi una situazione non facile da gestire perché parliamo della convivenza con un virus che avrà momenti di crescita, come questo, e di calo dei contagi".
fabrizio pregliasco
"Ora si sta allargando la quota di persone suscettibili di reinfettarsi - prosegue Pregliasco -. Quindi avremo un incremento, pure di mortalità, anche se non come in passato fortunatamente. Senza contare che a breve dovremo fare i conti anche con l'influenza. Cosa fare? Qualche precauzione è necessaria: facciamo il tampone agli anziani, cerchiamo di indossare la mascherina almeno in pubblico, nei luoghi affollati, anche se mi rendo conto che oggi, rispetto ad essa, c'è un rifiuto generalizzato".
In particolare quando mettere la mascherina? "Andrebbe messa, appunto, in condizioni di affollamento, nelle strutture ospedaliere, a contatto con soggetti a rischio, e in condizioni personali di fragilità - conclude Pregliasco - . Ad esempio in metropolitana, specie nell'orario di punta. Al supermercato? È questione di sensibilità personale".
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