Marco Giusti per Dagospia
mario draghi comunica le sue dimissioni alla camera
Altro che cinema. Ieri, come tutti presumo, mi sono visto in diretta il lungo dramma, con pochi momenti di commedia, della caduta del governo Draghi. Incredibilmente privo degli interventi dei due artefici del disastro, cioè Conte e Salvini, che hanno lasciato il campo un po’ vigliaccamente mentre Draghi cadeva in una trappola che qualsiasi vecchio democristiano avrebbe saputo evitare.
mario draghi lascia il quirinale dopo le dimissioni
No. Draghi ha voluto massacrare la stupidità di Salvini e l’inconsistenza da avvocaticchio risentito di Conte. Perdendo coscientemente entrambi e non riuscendo per dignità a recuperare Berlusconi. Ma sicuramente parlava un italiano migliore di quello a cui ormai siamo abituati. Ho seguito Mentana e i suoi uomini, perfetti, gran ritmo e grande spettacolo, uno dei migliori show della stagione, anche se ho adorato Bersani dalla Gentili a Rete 4.
nella valle della violenza 6
Per rilassarmi dalla giornata di agguati maramaldi, tradimenti e sparatorie mi sono visto su Prime un curioso western di Ti West, nuova stella dell’horror americano, “Nella valle della violenza”, con Ethan Hawke, cowboy solitario che divide la scena con un cane e poi con John Travolta sceriffo cattivo.
x – a sexy horror story 4
Se amate gli western di Clint Eastwood con lo straniero senza nome che arriva in città già fantasma e compie la sua misteriosa vendetta, ve lo consiglio. E’ una variazione minima sul tema, ma in tutta la seconda parte vira all’horror, dove Ti West si sente più forte, come ha dimostrato nel più riuscito ma non meno interessante “X A Sexy Horror Story”, attualmente in sala. Ci aspettiamo adesso che Draghi faccia lo stesso con il Parlamento italiano tirando fuori le colt.
the twin 6
Al cinema poche novità, anche se è uscito un altro horror, “The Twin” del finlandese Taneli Mustonen con Teresa Palmer e Steven Cree, leggo critiche tiepide, ahi, un sub-Midsommer. Ma vedo che è uscito da tre giorni il misterioso “Toilet” di e con Gabriele Pignotta, dove Pignotta è in pratica l’unico attore in scena mentre sta chiuso nel bagno di un autogrill e telefona a una serie di personaggi (Lillo, Pannofino, Incontrada). Il modello è quello di “Locke” con Tom Hardy. No. Pignotta non è proprio Tom Hardy.
toilet 5
Ma la cosa più interessante è che lo stesso Pignotta accompagna il film in sala, evidentemente una sola, a Roma, con uno spettacolo ibrido, un po’ teatro un po’ cinema. Spettacolo unico, insomma. Prodotto dalla (si dice) ricchissima Fenix, la società che ha affidato a Fausto Brizzi il ruolo di direttore generale per la costruzione di commedie, tenta una uscita solo nelle arene estiva per poi andare sulle piattaforme.
nope 6
Per vedere in sala l’horror più atteso dell’anno, “Nope” di Jordan Peele, che esce in America il 22 luglio, noi dovremo aspettare l’11 agosto. Intanto preparatevi, però, che domattina alla 9, in contemporanea con l’uscita mondiale, esce su Netflix il potente kolossal-action da 200 milioni di dollari dei fratelli Russo “The Gray Man” con Ryan Gosling, Chris Evans, il Rege-Jean Page di “Bridgerton” e la bellissima Ana de Armas.
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