40 gradi all’ombra del lenzuolo
Il divano dei giusti 16 agosto 2023
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo in chiaro stasera? Su Cine 34 alle 21 trovate la commedia sexy a episodi “40° all’ombra del lenzuolo” di Sergio Martino con Barbara Bouchet, Edwige Fenech, Dayle Haddon, Enrico Montesano, Aldo Maccione e Marty Feldman.
La prima delle due commedie sexy di serie A a episodi costruite dai fratelli Martino pensando anche all’esportazione, l’altra è Spogliamoci così senza pudor… uscita nello stesso anno. Incasso altissimo, due miliardi e mezzo.
edwige fenech 40 gradi all’ombra del lenzuolo
In questo caso soggetto e sceneggiatura vengono firmati addirittura da Tonino Guerra col fidato Giorgio Salvioni, anche se non siamo molto lontani dalla commedia sexy meno sofisticata.
Certo, la presenza di Marty Feldman in un episodio come guardia del corpo della bellissima e nudissima Dayle Haddon rende il film un bel po’ diverso dal solito e così venne venduto ovunque, perfino in Italia, dove Marty Feldman partecipò a Domenica In per il lancio. In America i due film si chiamarono Sex With a Smile I e Sex With a Smile II e così sono ancora noti. E anche nell’estremo oriente, dove vennero lanciati alla fine del 1976.
MARTY FELDMAN - 40 GRADI ALL OMBRA DEL LENZUOLO
Scriveva Giovanni Buttafava su “Il Patalogo”: “Film da dosaggio paradigmatico perfetto di pelo e non pelo. Dayle Haddon concede il massimo (seni, sedere, slip frontale trasparente), controbilanciando la presenza solo allusiva di Giovanna Ralli (fuggevole mostra delle gambe), all’estremo di una ben precisa gamma di offerte: gambe+scollatura (Sydne Rome), seni soli (Bouchet), seni+sedere (Fenech)”.
GREMLINS
Anche Geoff Brown su “Monthly Film Bulletin” non ne parlava male, anzi. “Per una volta, una commedia sexy a episodi che offre qualcosa in più rispetto a gag tristi e a facili doppi sensi sui soliti temi della promiscuità, infedeltà e impotenza”. Anche per Brown l’episodio migliore è quello di Marty Feldman, “stravagantemente doppiato da qualcun altro [sì, è Gianni Bonagura]. Con la sua grottesca presenza e comicità contagiosa, si adatta facilmente allo stile aperto del genere e lo script gli offre molte opportunità…”.
GREMLINS
Iris alle 21 recupera un noir francese, “La legge del crimine” diretto nel 2009 da Laurent Tuel con Jean Reno, Gaspard Ulliel, Vahina Giocante, Sami Bouajila, Isaac Sharry, mentre Rai Movie alle 21, 10 si butta sulla strampalata commedia italiana al gusto di Ettore Scola, al quale è dedicato, “La notte è piccola per noi” di Gianfrancesco Lazotti con Michela Andreozzi, Francesca Antonelli, Cristiana Capotondi, Andrea Sartoretti, Riccardo De Filippis, Francesca Reggiani, Barbara Livi e Alessandra Panaro alla sua ultima apparizione cinematografica. Non era male, tutto costruito con storie diverse di personaggi che si incrociano in una sala da ballo romana. Bravissima Francesca Reggiani.
monster shark attack 3
Thony finalmente canta. Occhio che su canale 27 alle 21, 10 tornano “I Gremlins” di Joe Dante con Zach Galligan, Phoebe Cates, Hoyt Axton, Don Steele, Susan Burgess, Frances Lee McCain, grandiosa antifavola natalizia. Abbiamo tutti adorato il piccolo Gizmo, buonissimo animaletto, che a contatto con l’acqua dà vita ai mostruosi e dispettosi gremlins. Occhio all’apparizione di. Chuck Jones, genio del cartoon americano anni ’50.
monster shark attack 2
Alla Disney, durante la guerra, si tentò di dar vita al primo film sui folletti che facevano dispetti agli aeroplani ideato da un giovane Roald Dahl, ancora ufficiale della RAF. Ma la Warner Bros riuscì a batterlo sul tempo con ben due cartoon, corti, sui gremlins al punro che la Disney dovette interrompere la produzione. Tanti anni dopo i Gremlins prendono vita grazie a Joe Dante, il più legato di tutti i registi americani del tempo al mondo dei classici cartoon degli anni ’40 e ’50.
IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO
Su Cielo alle 21, 15 sono di nuovo in scena gli squali con “Monster Shark Attack” di Christopher Ray con Carmen Electra, Charlie O'Connell, Brooke Hogan, Christina Bach, Gerald Webb.
Su La7 alle 21, 15 sembra molto interessante il thriller spionistico inglese con complotto terroristico “Closed Circuit” diretto da John Crowley e scritto da Stene Wright con Eric Bana, Rebecca Hall, Jim Broadbent, Ciarán Hinds, Kenneth Cranham, Anne-Marie Duff, davvero poco visto.
Su Canale 5 alle 21, 20 potrebbe andar bene il biopic “Il professore e il pazzo” di Farhad Safinia, dove il professore James Murray, interpretato da Sean Penn, alle peese con il primo dizionario della lingua inglese, si fa aiutare dal dottor W. C. Minor, ospite di un istituoto psichiatrico. Ci sono anche Eddie Marsan, Natalie Dormer, Jennifer Ehle e Steve Coogan. Buon film.
il buono, il brutto, il cattivo 6
Rai Uno alle 21, 25 risponde con la commedia con matrimonio tedesca “Hello Again – A Wedding Day” di Maggie Peren con Alicia von Rittberg, Emilia Schüle, Tim Oliver Schultz, Edin Hasanovic, Samuel Schneider. I fan di David Bowie si fionderanno invece sul classico horror “Miriam si sveglia a mezzanotte” di Tony Scott con Catherine Deneuve, Susan Sarandon, David Bowie, Ann Magnuson, Willem Dafoe, Warner alle 21, 30.
l'amica di mia madre
E Canale Nove alle 21, 35 non sbaglia certo con il capolavoro di Sergio Leone “Il buono, il brutto, il cattivo” con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Eli Wallach, Rada Rassimov, Aldo Giuffré, Enzo Petito.
Passiamo alla seconda serata. Tra le tante repliche vi segnalo su Cine 34 alle 23, 15 “L’amica di mia madre” di Mauro Ivaldi con Barbara Bouchet, Carmen Villani, Roberto Cenci, Raul Martinez. Vero esordio di Carmen Villani nella commedia sexy a fianco della più celebre Barbara Bouchet, diretta da suo marito Mauro Ivaldi subito dopo Anima mia in questa strampalata coproduzione italo-colombiana.
l'amica di mia madre 4
Accanto a lei c’è già il suo Alessandro Momo, cioè Roberto Cenci, con tanto di caschetto biondo, che sarà poi un elemento costante dei film della Villani, e che nella realtà si chiama Roberto Pace e diventerà un manager di Mediaset.
Il film viene in un primo tempo tempo bocciato dalla censura, come si legge su “Il Messaggero”, 20 gennaio 1975, a cause di una serie di sequenze erotiche che Ivaldi descrive, sul giornale, come “Le emozioni e le reazioni, sia di carattere psicologico che erotico, vissute dal protagonista, un ragazzo di sedici anni che viene continuamente provocato dalla vicinanza di due belle donne”.
Passato poi in censura il 28 febbraio 1975 incassò alla fine oltre un miliardo di lire. Ritenuto tremendo e volgarissimo e pieno di battute assurde un po’ da tutti, lanciò però la Villani, come spiega per tutti il titolo de “Il Messaggero”: “Un minuto di nudità in un film che si chiama L’amica di mia madre è bastato a rivelare Carmen Villani come bomba del sesso”.
l'amica di mia madre
Non male le lotte tra polli combattenti e l’assurda ambientazione colombiana. Francesco Savio, allora critico cattivissimo lo bolla senza pietà su “Il Mondo”: “La trivialità è, per sua natura, innocente. Ma nessun racconto è soltanto scurrile. Questo, per esempio, è anche inquinato da un sottile veleno razzistico e non nasconde il proprio qualunquismo.
Barbara Bouchet e Carmen Villani gareggiano nel farci rimpiangere Laura Antonelli, ma il loro è un Peccato Veniale, commesso senza Malizia”. Se la vedrà col più modesto ancora “La commessa” di Riccardo Garrone con Femi Benussi, Tiberio Murgia, Enzo Pulcrano, Renato Cecilia, Yvonne Harlow, Cielo alle 23, 15.
FEMI BENUSSI - LA COMMESSA
La7 alle 23, 20 ci illumina col bellissimo thriller di David Cronenberg, scritto da Steven Knight “La promessa dell’assassino” con Viggo Mortensen in versione mafia russa, Naomi Watts, Armin Müller-Stahl, Vincent Cassel. Rete 4 alle 0, 35 recupera il mondo dei napoletani fancazzista sulla costa Amalfitano nel favoloso “Leoni al sole”, diretto da Vittorio Caprioli, scritto assieme all’amico Dudù La Capria con Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Philippe Leroy, Serena Vergano, Francesco Morante. Rai Due alle 0, 40 presenta l’ottima commedia amarognola “Truman – Un vero amico è per sempre”, diretto dallo spagnolo Cesc Gay che lo ha scritto assieme a Tomas Aragay, vincitore in patria di ben cinque premi Goya, gli Oscar o i David spagnoli.
Miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e migliori attori, Ricardo Darin e Javier Camara. La storia, come spesso capita con i buoni film, è semplicissima. Julian, interpretato dall’almodovariano Javier Camara, parte dal Canada per Madrid. Deve passare quattro giorni con il suo miglior amico, l’attore Tomas, interpretato dalla star argentina Ricardo Darin.
Truman - Un vero amico e per sempre
Tomas sta morendo, ha deciso di interrompere la chemio e di lasciarsi morire. Prima di andarsene, però, vuole sistemare le sue cose, vedere il figlio a Amsterdam, chiudere con il teatro, lasciare il suo amato cane Truman a qualcuno. In quattro giorni Tomas cercherà, con l’aiuto di Julian, di dare un senso alla sua vita e di accettarne il percorso.
Nel bene e nel male. Cesc Gay ruota attorno ai suoi personaggi sviluppando la loquacità di Tomas, attore di professione e quindi istrione e esibizionista, e la concentrazione di Javier Camara, mai visto recitare così di sottrazione, di piccolissime espressioni, di sguardi. E pensare che di solito è lui che parla sempre.
Truman - Un vero amico e per sempre
Solo il fatto di vederli sempre insieme, con Darin che parla e Camara che lo osserva e ci traduce immediatamente i suoi sentimenti è uno spettacolo, e i due riescono da subito a prendere lo spettatore e portarlo dove vogliono senza alcuno sforzo. Truman, il cane, di scena in scena sarà il catalizzatore del loro rapporto di amicizia.
Su Iris all’1, 20 svegliate Dago perché arriva lo strepitoso “Scandalo internazionale” diretto da Billy Wilder, scritto assieme al geniale Charles Brackett, con Marlene Dietrich, Jean Arthur, John Lund, Millard Mitchell. Ambientato nella Berlino occupata dagli alleati, l’americano insulso John Lund si trova a scegliere tra l’esuberante ex-cantante nazista Marlene Dietrich e l’americanotta di turno, inviata del Congresso, Jean Arthur.
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Billy Wilder passò i suoi guai con le due primedonne. “Ho una attrice che ha paura a guardarsi allo specchio e l’altra che si guarda troppo”. Convinse Marlene promettendole di poter cantare canzoni nuove scritte per lei da Friedrich Hollaender, come la strepitosa “Black Market”. Lund, invece, era “la tipica scelta che fai quando scrivi il ruolo per Cary Grant e non hai Cary Grant”, diceva Wilder, mentre Marlene lo definì “quel pezzo di legno pietrificato”. A sua volta Lund diceva che Marlene sul set si stava scopando tutti, a cominciare da due stunt men muscolosi.
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Leggo che montando il film, il montatore si sentiva in imbarazza vicino a Wilder analizzando le scene della Berlino rasa al suolo dagli alleati. Ma Wilder disse “All’inferno questi bastardi! Hanno bruciato la maggior parte della mia famiglia nelle camere a gas! Che vadano all’inferno!”.
Rai Due alle 2, 30 presenta il film di Claude Lelouch “Parliamo delle mie donne” con Johnny Hallyday, Sandrine Bonnaire, Eddy Mitchell, Irène Jacob, Pauline Lefèvre. Ma ci sono anche l’Avati più pazzo, “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Delia Boccardo, Gianni Cavina, Lucio Dalla, Cine 34 alle 2, 45, l’ottimo “Napoli spara” di Mario Caiano con Henry Silva, Leonard Mann, Jeff Blynn, Evelyne Stewart, Massimo Deda, Rete 4 alle 3, 10, la commedia “Professione avventurieri” di Claude Mulot con la bellissima Nathalie Delon, Charles Southwood, Curd Jürgens, André Pousse, Francis Lemonnier, Rai Movie alle 3, 40.
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Mi sembra da recuperare uno dei primi film francesi sul rapporto bianchi e neri, “Questione di pelle” diretto nel 1958 da Claude Bernard-Aubert con Jacques Richard, Toto Bissainthe, Douta Seck, Grégoire Aslan, dove è di scena il razzismo quotidiano in Francia.
Chiudo con il bellissimo “Terrore sul Mar Nero” diretto da Norman Foster, con qualche aiuto da parte di Orson Welles, che scrisse la sceneggiatura assieme a Joseph Cotten, con Joseph Cotten, Dolores Del Rio, Orson Welles, Agnes Moorehead, Ruth Warrick, Jack Durant, Rai Movie alle 5.
40 gradi all’ombra del lenzuolo
Il primo copione era stato scritto da Ben Hecht per la regia di Robert Stevenson e vedeva come protagonisti Michèle Morgan e Fred Astaire. Siamo in piena guerra. Quando entrò nel progetto come attore, regista e sceneggiatore Orson Welles assieme ai suoi attori del Mercury, ma stava ancora finendo “L’orgoglio degli Amberson”, Cotten prese il posto di Fred Astaire, Dolores Del Rio venne scelta al posto di Michèle Morgan e la sceneggiatura venne interamente riscritta da Welles assieme a Cotten. Ma il film venne girato da Norman Foster, Welles dette una mano sul finale, scrivendo i dialoghi della voce off, rimontando l’ultimo rullo. E Cotten ebbe una lunga storia d’amore con Dolores Del Rio…
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