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    IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? CINE 34 SCODELLA IN PRIMA SERATA IL FILM TELEVISIVO BERLUSCONIANO “FERRAGOSTO O.K.”, CON UNA GIOVANE ALESSANDRA MUSSOLINI, LE BOMBASTICHE SABRINA SALERNO, EVA GRIMALDI, GEGIA E PATRIZIA PELLEGRINO.  PURO MOOD ANNI ’80 - RETE 4 PRESENTA IL CULT MOVIE DI LUCIANO SALCE “BASTA GUARDARLA” - MA IL FILM CHE RIVEDREI STASERA È IL CAPOLAVORO GUASCONE WESTERN AMBIENTATO IN MESSICO “VERA CRUZ” - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    sabrina salerno ferragosto ok sabrina salerno ferragosto ok

    Che vediamo stasera? In chiaro Cine 34 scodella in prima serata alle 21 il film televisivo berlusconiano che uscì in due parti su Canale 5, e infatti dura 167’, attenzione, “Ferragosto O.K.” di Sergio Martino con Mauro Di Francesco in coppia col barese Gianni Ciardo, una giovane Alessandra Mussolini, le bombastiche Sabrina Salerno, Gioia Scola e Eva Grimaldi, Gegia, Enio Drovandi, Patrizia Pellegrino, Giorgio Vignali, Silvio Spaccesi, Isa Gallinelli, Vittorio Marsiglia, Maurizio Mattioli, Renzo Ozzano.  Puro mood anni ’80, ambientazione in un hotel di San Benedetto del Tronto con la coppia inedita Nord-Sud Di Francesco-Ciardo in mezzo alle belle ragazze del Biscione.

     

    JAMIE FOXX - RAY JAMIE FOXX - RAY

    Ovvio che sia più interessante il biopic scritto e diretto da Taylor Hackford su Ray Charles, cioè “Ray” con Jamie Foxx, Kerry Washington, Regina King, Clifton Powell, Aunjanue Ellis, Harry Lennix, premiato con due Oscar, per Jamie Foxx e il suono. Il vero Ray Charles, che morì nel 2004, fece appena a tempo a vedere il primo montato del film.

     

    Taylor Hackford aveva comprato i diritti del film fin dal 1987, ma nessuno studio voleva produrlo, solo dopo che fu realizzato in maniera indipendente, la Universal lo acquistò. Il film si occupa solo della vita di Ray Charles da quando aveva 19 anni a 43.

     

     

    sorelle assassine sorelle assassine

    Su La5 alle 21, 10 trovate il thriller “Sorelle assassine” di Stanley M. Brooks con Abigail Breslin, Georgie Henley, Mira Sorvino, Jeffrey Ballard, Zoë Belkin, tratto da una storia vera accaduta a Toronto nel 2003. Si ride su Canale 27 alle 21, 10 con la commedia demenziale “Libera uscita” di Peter Farrelly con Owen Wilson, Jason Sudeikis, Jenna Fischer, Christina Applegate, Alyssa Milano, dove due mariti quarantenni hanno una settimana di libera uscita dalle mogli. Solo che mentre loro fanno i cazzoni le mogli anche le mogli si stanno divertendo.

     

    vera cruz vera cruz

    Ovviamente il film che rivedrei stasera, magari me lo registro, è il capolavoro guascone western ambientato in Messico “Vera Cruz” di Robert Aldrich con Gary Cooper, Burt Lancaster, Cesar Romero, Denise Darcel, Sara Montiel, Ernest Borgnine, Jack Elam. Tutti i registi, a cominciare da Leone, lo hanno copiato. Aldrich lo gira quasi improvvisando le battute, dal momento che il copione di Borden Chase venne scritto di corsa.

     

    vera cruz vera cruz

    Clark Gable avvertì l’amico Gary Cooper di non lavorare con Burt Lancaster, perché gli avrebbe soffiato via la scena. Un po’ è vero, anche perché Burt qui ha un personaggio incredibile e il suo sorriso da mascalzone ci contagiò tutti, al punto che Jean-Paul Belmondo lo ripete continuamente in “La donna è donna” di Godard. Burt Lancaster è anche produttore, con 1, 7 milioni di dollari di budget il film ne incassò 11.

     

    Occhio a quello che veniva dato come il suo fidanzato, il grande ballerino nero Archie Savage. Interamente girato in Messico, non piacque affatto alle autorità messicane, che dopo questo film, stettero più attenti a cosa far girare dagli americani sul loro territorio. Gary Cooper era già molto malato, e doveva prendere parecchie medicine. Non sopportava la co-star messicana Sarita Montiel, diceva che puzzava e non si lavava i capelli.

     

     

    gary cooper, burt lancaster e cesar romero vera cruz gary cooper, burt lancaster e cesar romero vera cruz

    Cielo alle 21, 15 presenta il più impegnativo “The Lobster” di Yorgos Lanthimos con Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, Olivia Colman, Aggeliki Papoulia. L’idea è che se non riesci a trovarti un compagno o una compagna entro un certo tempo, verrai trasformato in un animale da chi detiene il potere nella società del futuro. Hai solo la possibilità di scegliere. Che volete diventare, uno stambecco, un cane, un armadillo?

     

    Colin Farrel decide per l’aragosta. Questa la premessa del film che rivelò internazionalmente il greco Yorgos Lanthimos, che avevà girata già “Dogtooth” e l’oscuro “Alps”, e che si aggiudicò il premio della Giuria a Cannes. Non è un film né facile né gradevole, ma volutamente oscuro e sgradevole, pieno di humour tra Azcona e Ferreri, ma senza la loro leggerezza.

     

    lobster 8 cannes film festival 2015 the lobster colin farrell lobster 8 cannes film festival 2015 the lobster colin farrell

    Ma lascia comunque il segno e il regista non perde la sua integrità e la sua visione assurda del mondo in questa operazione internazionale girata in inglese che cerca di descrivere, pur favolisticamente e con toni apocalittici, la mancanza di sentimenti dei poteri forti europei. Chi rimane single è rinchiuso in un hotel-lager, dominato da una padrona, dove ha 44 giorni per trovare la sua compagna ideale. Se non la trova, verrà trasformato in un animale. A sua scelta. Il nostro protagonista, Colin Farrel, sceglie di diventare un'aragosta, perché vivono cento anni e possono procreare sempre. Beate loro.

     

    alessandra mussolini ferragosto ok alessandra mussolini ferragosto ok

    I giorni che ci spettano possono allungarsi se si colpiscono "i solitari", ribelli che vivono nel bosco. Ogni ribelle colpito, un giorno in più. Una donna senza cuore ne ha colpiti più di cento.

     

    Arrivato alla fine dei 44 giorni, Colin Farrell, dopo un tentativo di coppia poco riuscito proprio con la donna senza cuore, Angeliki Papoulia, che gli uccide il fratello, scappa e va a vivere con una banda di ribelli nella foresta guidato da una rivoluzionaria, la bella Léa Seydoux, che impone a tutti la condizione di solitario.

     

    travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto 20 travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto 20

    Niente sesso, insomma, niente relazioni, chi trasgredisce verrà duramente punito. In pratica è un’altra versione, ma sempre al femminile, della normalizzazione di coppia dell'hotel-lager. Colin Farrel, che si innamorerà presto della bella ribelle Rachel Weisz, dovrà anche in questo caso fingere di non avere i sentimenti che ha. Ovviamente la scoperta dell'amore fra i due muoverà la situazione a limiti estremi.

     

    Rai 5 alle 21, 15 sfida il pubblico con un documentario difficile come “Spira mirabilis” di Martina Parenti, Massimo D'Anolfi con Marina Vlady. Rete 4 alle 21, 25 punta sul facile col classico di Lina Wertmuller “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Riccardo Salvino, rapporti di classe fra una ricca milanese snob e un rozzo marinaio siciliano e comunista che si ritrovano naufraghi su un’isola deserta.

     

    Si balla con l’indimenticabile “Dirty Dancing” di Emile Ardolino con Patrick Swayze, Jennifer Grey, Cynthia Rhodes, Jerry Orbach, Tv8 alle 21, 30. Mentre Canale Nove alle 21, 40 cala l’asso “Armageddon. Giudizio finale”, fantascientifico muscolare di Michael Bay con Bruce Willis, Liv Tyler, Ben Affleck, Billy Bob Thornton, Will Patton. Funziona sempre.

     

     

    ARMAGEDDON ARMAGEDDON

    Passiamo alla seconda serata con un altro grande film interpretato da Burt Lancaster, “Gli inesorabili” di John Huston con Burt Lancaster, Audrey Hepburn, Lillian Gish, Audie Murphy, John Saxon, Rai Movie alle 22, 50, un film sul razzismo e sull’integrazione, dove Burt difende la ragazza indiana, Audrey Hepburn, che hanno rubato alla sua tribù e cresciuto come una sorella, per la sua idea di famiglia americana, anche se sa benissimo che hanno ragione gli indiani a volersela riprendere. Impagabile Lillian Gish che suona il piano all’aperto, il personaggio fantastico di Joseph Wiseman, che sa la verità, il mezzosangue di John Saxon, odiato dal fratello razzista Audie Murphy.

     

    IL SORPASSO FERRAGOSTO IL SORPASSO FERRAGOSTO

    Ci sarebbero anche un paio di action che non conosco, “Absolute Deception” di Brian Trenchard-Smith con Cuba Gooding jr., Emmanuelle Vaugier, Evert McQueen, Ty Hungerford, Jeff Gannon, 7Gold alle 23, e “Interrogation” di Stephen Reynolds con Adam Copeland, C.J. Perry, Julia Benson, Erica Carroll, Patrick Sabongui, Michael Rogers, Canale 20 alle 23, 05.

     

    A naso mi sembra più interessante la commedia francese “Separati ma non troppo” di Dominique Farrugia con Gilles Lellouche, Louise Bourgoin, Manu Payet, Marilou Berry, Julien Boisselier. Occhio al popolarissimo “Din Don 2 – Il ritorno” di Paolo Geremei con Enzo Salvi, Ivano Marescotti, Laura Torrisi, Maurizio Mattioli, Giorgia Wurth, Italia 1 alle 23, 50.

     

    il sorpasso il sorpasso

    Mette tutti d’accordo lo strepitoso “Il sorpasso" di Dino Risi con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora, Rete 4 alle 23, 55, il ritratto più preciso dell’Italia fanfarona e pericolosa del boom. Un film che cresce negli anni e che dimostra la grandezza, ma anche la visione sociale precisa di Dino Risi e dei suoi sceneggiatori, Scola e Maccari. Ennio Antonelli, il mitico Manzotin, mi disse che era il film che preferiva tra i tanti che aveva interpretato, ma deve essere stato tagliato, perché io non l’ho mai visto.

     

    ROMA DESERTA NEL SORPASSO ROMA DESERTA NEL SORPASSO

    Su Canale Nove alle 0, 15 avete un immancabile film di squali killer, “Shark Week: attacco in alto mare” diretto da Roel Reiné con Tyler Blackburn, Joshua Close, Virginia Del Sol, Josh Duhamel, Beau Garrett. Rai Movie all’1 presenta un western che mi piacerebbe rivedere, “L’uomo che amò Gatta Danzante” di Richard C. Sarafian con Burt Reynolds, Sarah Miles, Lee J. Cobb, Jack Warden.

     

    Il film ebbe una serie infinita di problemi. Nato da un libro di Marilyn Durham del 1972 sceneggiato immediatamente da Eleanor Perry, e pensato per Lee Van Cleef protagonista, diventò uno film per Burt Reynolds per la regia di Brian G. Hutton, che venne presto sostituito da Richard Sarafian.

     

    RAY CHARLES JAMIE FOXX RAY CHARLES JAMIE FOXX

    La sceneggiatura della Perry venne riscritta da fin troppe mani, da William W. Norton a Steve Shagan, da Brian G. Hutton a Tracy Keenan Wynn. Ma ci mise un occhio anche Robert Bolt, marito di Sarah Miles, la protagonista. Durante la lavorazione venne trovato morto in mezzo a pillole di ogni tipo, si parlò di suicidio, il manager nonché amante della Miles, David Whiting.

     

    Qualche giorno prima aveva terrorizzato la Miles, ferendola, al punto che lei era stata ospitata da Burt Reynolds. Bolt divorziò immediatamente dall’attrice. Burt Reynolds ha sempre preferito non parlare del film, finì anche una settimana all’ospedale per una serie di ferite che si fece sul set in una lotta con Jack Warden. Qualcuno l’ha visto?

     

    Lo sperone nudo Lo sperone nudo

    Cine 34 all’1, 10 si butta sul vacanziero anni ’50 con “Vacanze a Ischia” di Mario Camerini con Vittorio De Sica, Isabelle Corey, Antonio Cifariello, Myriam Bru. Iris alle 2, 10 spreca un capolavoro western di Anthony Mann come “Lo sperone nudo” con James Stewart, Janet Leigh, Robert Ryan, Ralph Meeker, Millard Mitchell, uno dei grandi western della mia infanzia, solo cinque personaggi che attraversano ogni tipo di avventure e arriveranno a un punto di scontro nel gran finalone fra le rocce che ancora oggi ricordo a memoria. I film di Anthony Mann con James Stewart sono tutti memorabili. Ma questo è forse il top.

     

     

    vieni a vivere a napoli vieni a vivere a napoli

    Rai Due alle 2, 10 presenta il divertente “Vieni a vivere a Napoli”, commedia in tre atti, cioè in tre episodi, diretti da tre registi diversi, il Guido Lombardi di La Bas e Take Five, il Francesco Prisco di Gomorroide, l’Edoardo De Angelis di Indivisibili, prodotto dai fratelli Cannavale, figli dell’indimenticabile Enzo.

     

    E’ una specie di biglietto da visita della realtà del cinema napoletano di qualche anno fa. Sia per la presenza dei tre registi, sia per un cast tutto napoletano che spazia da Massimiliano Gallo a Gianfelice Imparato, da Antonio Casagrande a Miriam Candurri, da Giovanni Esposito a Franco Javarone, sia per i temi delle tre storie. Sulla carta è una sorta di rivisitazione di L’oro di Napoli, capolavoro di Vittorio De Sica, tratto dai racconti di Giuseppe Marotta, ma potremmo citare anche il quasi-remake Polvere di Napoli di Antonio Capuano o I vesuviani.

     

    vieni a vivere a napoli 1 vieni a vivere a napoli 1

    Meno ambizioso, più commedia, ma è evidente l’intenzione di mettere in scena, con tre storielle costruite tra realismo garroniano e umori marottiani, una nuova mappa dell’umanità che circola adesso per le strade di Napoli. In “Nino e Yo Yo” di Guido Lombardi, sono di scena un portiere eduardiano scansafatiche, interpretato alla grande da Gianfelice Imparato, con sorella cicciona, che si lega d’amicizia a un ragazzino cinese figlio di una massaggiatrice. Il portiere Nino passa dallo sfruttamento all’affetto facendo di Yo Yo una specie di sub-portiere di uno stabile di inquilini che hanno tutti parecchio da nascondere.

     

    vieni a vivere a napoli vieni a vivere a napoli

    In “Luba” di Francesco Prisco, la badante ucraina ormai non più giovane Luba, Valentina Lapushova, di un vecchio bilioso che la maltratta, un grande Antonio Casagrande, si ritrova sbattuta fuori casa e gira di notte per le strade di Napoli in cerca di un alloggio. Luba, che in passato è stata una star televisiva nel proprio paese, si ritroverà a vivere strampalate situazioni, poco aiutata da Alina, l’ucraina che gestisce il mercato delle badanti, Yulia Mayarchuk, che le spiega la realtà delle cose: “Devi pulire culo!”. Ma la sorte le sorriderà.

     

    gary cooper vera cruz gary cooper vera cruz

    In “Magnifico Shock” di Edoardo De Angelis, siamo ancora dalle parti delle cantanti neomelodiche e dei manager fetenti di “Indivisibili”. Ritroviamo per un attimo anche le gemelle protagoniste del film che si dividono come per incanto. La storia segue un giovane cingalese, Ragga Lakasane, garzone di un bar, che si ritrova a passare una giornata con Miriam, Miriam Candurri, definita “la Madonna maculata della canzone italiana”, e il suo manager, il sempre bravissimo Massimiliano Gallo. Gli spettatori ritroveranno nell’episodio lo stesso spirito e la stessa cura nel descrivere il sottobosco della musica napoletana che ci aveva dato De Angelis nella prima parte di Indivisibili.

     

     

    maria grazia buccella basta guardarla. maria grazia buccella basta guardarla.

    Rete 4 alle 2, 25 presenta il capolavoro di Luciano Salce “Basta guardarla” con Maria Grazia Buccella, Carlo Giuffrè, Mariangela Melato, Franca Valeri, Luciano Salce, Pippo Franco, una sorta di tardo omaggio al mondo dell’avanspettacolo di provincia, alle compagnie girovaghe, alle ballerinette improvvisate.

     

    La Valeri ruba la scena a tutti come sotto-Wanda Osiris cantando “Piramidal” e “Che piacere, che piacere che proviamo nel sedere… sul metrò", ma è strepitoso anche Luciano Salce come il volgarissimo capocomico Farfarello, ruolo che doveva fare Ugo Tognazzi, che all’ultimo scappò. Per non parlare della Melato che fa la finta spagnola milanese (“Io te mato!”). Cult movie di molti.

     

    Cine 34 alle 3, 05 presenta il curioso “Come ti rapisco il pupo” di Lucio De Caro con Walter Chiari, Stefania Casini, Umberto Smaila, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Franca Valeri, commedia con spunto un po’ imbarazzante, cioè il rapimento di un bambino… 

     

    Chiudo con “Viva l’Italia” di Roberto Rossellini con Renzo Ricci, Paolo Stoppa, Franco Interlenghi, Giovanna Ralli, Remo De Angelis, Iris alle 5, 10. Nella visione di allora, il film venne prodotto per le celebrazioni del Centenario dell’Unità d'Italia nel 1961, mi piaceva il Giuseppe Bandi di Franco Interlenghi usato come narratore, ovviamente a scuola aveva letto il suo libro di memorie, “I mille”, da dove era partito il regista per raccontare la storia. E mi piacevano il Nino Bixio di Paolo Stoppa, la Rosa di Giovanna Ralli, e anche il Garibaldi di Renzo Ricci, benché fosse un po’ troppo faccione e doppiato addirittura da Emilio Cigoli con effetti un po’ comici.

    franca valeri basta guardarla franca valeri basta guardarla

     

    Ricordo che quell’anno c’erano anche i soldatini dedicati al Centenario, garibaldini, bersaglieri, austriaci. Non i borbonici però. Avevo anche Garibaldi a cavallo. Identico a Renzo Ricci. Lo vedremo stanotte in versione lunga, 138’, e non quella tagliata che uscì di 106’. Un filo noioso, si scrisse, ma Rossellini lo riteneva molto accurato.

    Lo sperone nudo Lo sperone nudo carlo giuffre' basta guardarla 2 carlo giuffre' basta guardarla 2 mariangela melato basta guardarla mariangela melato basta guardarla pippo franco basta guardarla pippo franco basta guardarla franca valeri basta guardarla 2 franca valeri basta guardarla 2

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