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    IL GRIDO DI DOLORE DI GERRY SCOTTI: "SONO ANNI CHE CERCO DI RINUNCIARE ALLA MIA PENSIONE DA PARLAMENTARE DI 1.016 EURO" - IL CONDUTTORE ORA SI APPELLA ALLA MELONI: "L'HO CHIESTO A BERLUSCONI, A RENZI, FORSE ANCHE A CONTE. E ORA MAGARI VADO ANCHE DA LEI. NEL FRATTEMPO HO SEGUITO IL CONSIGLIO DI CHI MI HA DETTO DI RITIRARLI E DARE 10MILA EURO L'ANNO IN BENEFICENZA" - QUALCUNO DICA ALLO ZIO GERRY CHE LA DUCETTA NON C'ENTRA NIENTE, VISTO CHE LA CAMERA È UN POTERE AUTONOMO DAL GOVERNO. PIUTTOSTO, DOVREBBE PARLARE COL PRESIDENTE DELLA CAMERA…


     
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    GERRY SCOTTI GERRY SCOTTI

    (9Colonne) - "Sono diversi anni che cerco di rinunciare alla mia pensione da parlamentare di 1.016 euro, ho parlato con tre premier, a destra, al centro, a sinistra, ne parlerò anche con la Meloni. Nel frattempo ho seguito il consiglio di chi mi ha detto di ritirarli e dare 10mila euro l'anno in beneficenza". A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è Gerry Scotti, che ha risposto così ai conduttori che gli chiedevano se avrebbe chiesto anche alla premier il modo per rinunciare a quei soldi.

     

    "L'ho chiesto a Berlusconi, a Renzi, forse anche a Conte. E ora magari vado anche dalla Meloni…", ha detto Scotti, sorridendo, a Un Giorno da Pecora. Se fosse una conduttrice, quale programma potrebbe fare la premier? "Visto il carattere direi tutti quelli di Maria De Filippi, in particolare forse 'C'è posta per te'".

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