Francesco Persili per Dagospia
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"Zverev 're' di Roma? Per ora 'principe' ma questo è uno tosto". L’ambasciatore del tennis italiano Nicola Pietrangeli incorona il ventenne “Sascha” Zverev che batte in due set (6-4; 6-3) Nole Djokovic sotto gli occhi del capo dello Stato Sergio Mattarella e conquista il suo primo Masters1000.
“Oggi è nata una stella, anzi uno 'stellone'. Il tedesco, classe 1997, è il futuro del tennis? No, è il presente, 'presentissimo', direi. In finale Zverev non ha permesso nulla a Djokovic: ha servito sempre la prima palla a 200 km/h”, spiega Pietrangeli.
tribuna internazionali
“Sascha” è partito subito forte rubando il servizio al serbo e poi ha tenuto saldamente in mano la partita. Ha servito con percentuali sontuose, ha strappato applausi con una palla corta nel sesto game del primo set ed esibito un rovescio da urlo (il punto del 30 pari nel settimo gioco del primo set e quello del 40-30 nel terzo gioco del secondo set sono da antologia).
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POTERE PISCHELLO “A 20 anni Zverev è il capofila della nuova generazione, la cosiddetta Next Gen”, afferma Filippo Volandri, ex tennista, oggi commentatore di "Sky Sport". “Lui e Thiem sono sicuramente i giocatori del futuro. L’austriaco ha già raggiunto il livello di gioco dei grandi, altrimenti non avrebbe battuto Nadal, gli manca solo l’abitudine a questo tipo di palcoscenico. Deve migliorare a livello mentale”. Da una parte i “pischelli” terribili, dall’altra la vecchia guardia che non molla: “Se pensiamo a quello che hanno fatto Federer ad inizio stagione, Nadal sul rosso e Djokovic in questa settimana, l’impressione è che ci divertiremo…”.
MATTARELLA LOTTI ALFANO
DJOKO E AGASSI Roma restituisce anche un Nole rinato. Volandri, che ieri ha giocato un doppio sotto la pioggia con Fiorello (“è migliorato tantissimo, io gli ho dato qualche consiglio sul dritto…”), ripercorre la settimana romana del serbo: “E’ partito male contro Bedene poi però è cresciuto tantissimo. Il fatto che abbia inserito nella sua dieta delle proteine che prima non usava, vuol dire che vuole tornare in alto. E subito dopo il ko con Zverev il serbo ha annunciato il nuovo coach: Andre Agassi. La lettura della sua autobiografia “Open” è stato uno dei momenti decisivi nella formazione tennistica dell’attrice Valeria Solarino: “Un romanzo meraviglioso che va oltre il tennis. C’è il rapporto tra padre e figlio, l’amore-odio nei confronti dello sport…”
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Una storia per il cinema? Non lo so, la trasposizione cinematografica dello sport è un po’ difficile ma il libro scritto da J.R.Moehringer lo consiglio a tutti. E dire che quando l’ho letto non sapevo nulla del mondo della racchetta…”. Oggi Valeria Solarino è diventata una vera appassionata di tennis: “Il caso Sharapova? Ha pagato per l’errore ed è tornata giusto darle la seconda possibilità. Ma è altrettanto corretta la scelta di negarle la wild card per il Roland Garros. A Parigi l’invito va a chi torna dopo un infortunio, non a chi è stato sospeso per doping. Mi sembra un principio giusto per un torneo dello Slam”. Prima di prendere posto in tribuna l’attrice ammette di tifare per Zverev: “Voglio vedere un po’ di spettacolo”.
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IL BARONE E IL NINJA Mentre il presidente della Federtennis Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo parla di Fognini (“Lo avevo pronosticato in finale ma ha perso con Zverev”), il Barone del rugby italiano Andrea Lo Cicero si immerge nell’atmosfera del Foro: “Il tennis è uno sport magnifico che io non potrei mai fare. Me lo godo da spettatore. Ci sono molti atleti che mi fanno impazzire ad iniziare da Djokovic. Lui è un esempio. Come Valentino Rossi e Totti. Sportivi unici che stanno facendo carriere inimitabili. Il segreto? Allenarsi duramente, rispettare le regole dello sport. Essere persone sane.”
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Poi l’ex rugbista prende posto in tribuna vicino a Radja Nainggolan. Il tennis unisce. La sindaca Raggi si sistema vicino all'ex premier Giuliano Amato, già presidente del Circolo tennis Orbetello, ci sono i ministri Lotti, Padoan e Alfano, il presidente del Coni Giovanni Malagò fa gli onori di casa e accoglie il presidente Mattarella. Arriva anche Fiorello, grande tifoso di Djokovic, che all’uscita davanti alle telecamere ammette: “Visto l’ultimo periodo, la finale è un passo in avanti per Nole”. Il prossimo appuntamento è Parigi. Zverev inizia a farci un pensierino. “Ho dimostrato che posso battere i migliori, nei più grandi tornei.
“Ma al Roland Garros si gioca al meglio di 5 set e il torneo dura 2 settimane: il doppio rispetto a Roma. Bisogna vedere se il tedesco regge questo ritmo”, avverte Nicola Pietrangeli. Il favorito resta Nadal? “Direi di sì ma adesso non è più sicuro nulla ed è tutto molto più divertente…”
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PIETRANGELI LAVER
LO CICERO
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PANATTA PIETRANGELI NAINGGOLAN valeria solarino RAGGI valeria solarino NICOLA PIETRANGELI MALAGO' RAGGI PIETRANGELI ABETE BINAGHI valeria solarino ZVEREV 1