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Gazprom torna ad allarmare l'Europa e avvicina il momento della chiusura definitiva dei rubinetti del gas. Lo ha fatto con una nota ufficiale in cui il gruppo controllato dal Cremlino ha fatto sapere ai suoi clienti all'interno dell'Unione europea di "non essere in grado di garantire il buon funzionamento del Nord Stream 1". Si tratta del gasdotto che collega Russia e Germania (passando sotto il Mar Baltico) e che costituisce uno dei principali collegamenti per le forniture di gas dirette alla Ue.
Il Nord Stream è stato fermato lunedì scorso per lavori di manutenzione, come avviene ogni anno nel mese di luglio, quando la domanda di metano è solitamente più bassa. E - sulla carta - dovrebbe tornare in servizio il prossimo 21 luglio. Ma la comunicazione improvvisa di Gazprom aumenta i timori dell'Europa per un taglio definitivo delle forniture.
PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI
L'impressione è sempre la stessa: Gazprom si sta avvicinando alla chiusura dei rubinetti come se giocasse una partita a scacchi, con una strategia di mossa dopo mossa già studiata da tempo. Per sostenere che non è più in grado di garantire il funzionamento del Nord Stream, da cui arriva il ga diretto alla Germania e a tutta l'Europa del Nord - fa riferimento ai lavori di manutenzione di alcune turbine fornite dal gruppo tedesco Siemens che si trovano in Canada per lavori di manutenzione
La società russa sostiene di essere nell'impossibilità di confermare se recupererà dal Canada le turbine tedesche che erano in riparazione. In una nota si legge che "Gazprom non e' in possesso di alcun documento che permetta a Siemens di far uscire dal Canada il motore della turbinà che Ottawa ha detto di voler restituire alla Germania".
'In queste condizioni - si legge ancora - non e' possibile indicare una conclusione oggettiva agli sviluppi della situazione relativa al funzionamento in tutta sicurezzà del gasdotto, aggiunge il gruppo russo. Gazprom ha sospeso per 10 giorni l'approvvigionamento di gas all'Europa attraverso Nord Stream indicando come motivo lavori di manutenzione".
Il governo di Berlino ha salutato nei giorni scorsi con favore la decisione di Ottawa di sbloccare la consegna della turbina che dovrebbe essere installata dalla Siemens, ritenuta fondamentale da Mosca per far funzionare il Nord Stream. L'11 luglio, Gazprom ha avviato lavori di manutenzione, la cui durata prevista è di 10 giorni. Ma la Germania e l'Europa temono che la riduzione potrebbe prolungarsi per una scelta politica del Cremlino. Il gigante russo del gas ha già ridotto in precedenza le sue forniture lamentando il problema delle turbine.
Il quotidiano Globe and Mail ha scritto che una delle turbine sarebbe in viaggio verso l'Europa, mentre le altre cinque verranno riconsegnate entro due anni. L'Ue ha precisato che le tecnologie legate al trasporto del gas non sono oggetto di sanzioni, nonostante le obiezioni dell'Ucraina.
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