Estratto da repubblica.it
sarri simeone
Dopo aver sbattuto contro il corto muso di Allegri, un altro grande “risultatista” sulla strada di Sarri. «Il mio modo di vedere il calcio è diverso dal suo, ma lo stimo», dice l'allenatore della Lazio riferendosi a Diego Simeone, avversario stasera all'Olimpico in Champions League.
In passato, nel 2016, era stato più tagliente: «Se vedessi la mia squadra fare difesa e contropiede, dopo trenta minuti mi alzerei e tornerei in banca perché non mi divertirei». Però anche allora aveva ammesso: «Giocare contro il suo Atletico è estremamente problematico».
Soprattutto se la Lazio avrà l'approccio passivo visto in campionato: «E abbiamo altri due difetti: con la Juve siamo stati troppo morbidi in difesa e assenti nell'area avversaria. Miglioriamo invece a centrocampo». Proprio il reparto dove a Simeone mancheranno giocatori importanti: Koke, Lemar e De Paul.
sarri simeone
Il che non può rassicurare granché Sarri: l'Atletico nel ranking Uefa è al 15° posto, la Lazio al 42°. La differenza si può colmare ritrovando quella ferocia agonistica misteriosamente scomparsa: «I miei ragazzi lottano hannoto due anni per vivere questa partita, è il momento di giocarla pensando ai sacrifici fatti: il livello di motivazione dev'essere altissimo». Spera che finisca come nell'autunno 2019: la sua Juve pareggiò a Madrid e vinse a Torino. Tanto più che l'Atletico è ridotto dal 3-0 di Valencia,
Lui, l'inventore del Cholismo, la frecciata al Sarrismo l'aveva lanciata proprio nel 2019: «Lavoriamo per i risultati, poi che arrivino con dieci o cinquanta passaggi corretti, non conta molto». Stavolta invece solo miele: «Il suo gioco mi è sempre piaciuto».
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