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    IVANO FA 71 – L’ESORDIO PROG ROCK, GLI AMORI TRAVAGLIATI E I TRADIMENTI DI IVANO FOSSATI CHE OGGI FESTEGGIA IL COMPLEANNO: “LA MIA BANDA SUONA IL ROCK”, SUO GRANDE SUCCESSO COMMERCIALE, RINNEGATO NEGLI ANNI TANTO DA NON SUONARLO PIÙ. LA STORIA TORMENTATA CON MIA MARTINI CHE DI LUI RACCONTAVA QUANTO FOSSE GELOSO PROFESSIONALMENTE E LE CORNA A NANCY BRILLI (CHE SI È VENDICATA). L’AMICIZIA CON DE ANDRÈ, L’INNO DELLA SINISTRA, IL RITIRO E… - VIDEO


     
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    Barbara Visentin per www.corriere.it

     

    Gli esordi

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    Il 21 settembre compie 71 anni Ivano Fossati, uno dei cantautori italiani più importanti della sua generazione, indelebile autore e polistrumentista che ha saputo spaziare tra i generi, muovendosi fra la musica popolare e la musica colta. Nato a Genova nel 1951, Fossati cresce suonando tanti strumenti, innamorandosi dei Beatles e facendo parte di alcuni gruppi Beat, pop e poi progressive: con i Delirium (e «Jesahel», portata anche a Sanremo) a inizio anni 70 anticipa il prog rock che poi renderà celebri Le Orme, il Banco del Mutuo Soccorso, la PFM. Lasciate le band per dedicarsi alla carriera solista, continua a sperimentare e intanto scrive anche canzoni per le grandi interpreti (da Mina ad Anna Oxa), tra cui la celebre «Pensiero stupendo», con Oscar Prudente, per Patty Pravo.

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    «La mia banda suona il rock»

    Una delle canzoni più conosciute di Ivano Fossati è «La mia banda suona il rock», titolo anche dell’album che la racchiude, uscito nel 1979. Suo grande successo commerciale e momento di svolta nella sua carriera, il brano non fu mai inserito in raccolte o dischi live e il cantautore un po’ alla volta lo rinnego, smettendo di eseguirlo nei concerti forse proprio a causa dell’ampissima popolarità. «La mia banda suona il rock» con il suo inconfondibile riff di chitarra, nacque in America, a Miami, con l’intento di andare a caccia di suoni internazionali.

     

    Gli amori con Mia Martini e Nancy Brilli

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    Uniti da un grande e tormentato amore, oltre che da un sodalizio professionale: Ivano Fossati e Mia Martini negli anni 80 ebbero una lunga relazione, descritta da entrambi, a più riprese, come travagliata. Stando all’indimenticabile Mimì, Fossati era geloso di lei, soprattutto artisticamente, al punto da opporsi a una sua collaborazione con Pino Daniele. Fossati non ha mai voluto aggiungere grandi dettagli sulla loro storia e non ha voluto essere menzionato neanche nel film evento «Io sono Mia», spiegando di voler tenere per sé la sua vita privata.

     

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    Il cantautore ha comunque scritto per lei alcune canzoni storiche come «E non finisce mica il cielo». Prima di Mia Martini, Ivano Fossati aveva avuto un figlio, Claudio, dalla prima moglie Gildana Caputo: anche il figlio è musicista. Il cantautore ha poi avuto una relazione con l’attrice Nancy Brilli (che ha confessato a proposito della loro relazione . «Ci sono stati tradimenti. Mi ha tradita perché mi voleva sempre con lui, e io l’ho tradito per ripicca») e ha infine trovato l’amore con l’attrice Mercedes Martini

     

    Il rapporto con De André

    Entrambi genovesi, Fossati e Faber hanno spesso incrociato le loro carriere artistiche. Dalla loro collaborazione è nato infine «Anime salve», ultimo disco di inediti di De André, uscito nel 1996, in cui Faber ha scritto gran parte dei testi e Fossati gran parte delle musiche. Diventato il testamento artistico del cantautore genovese scomparso, «Anime salve» è un lavoro dal forte contenuto sociale, viaggio fra gli umili e i dimenticati, fra Rom e transessuali. Dopo la morte di De André, Fossati ha sottolineato il vuoto lasciato nella musica italiana, ribadendo come Faber fosse sempre stato un suo grande punto di riferimento

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    «La Canzone popolare», inno di sinistra

    Nel 1992 Ivano Fossati ha pubblicato «La canzone popolare», usata come colonna sonora della (vincente) campagna popolare dell’Ulivo alle elezioni del 1996. Apertamente uomo di sinistra, Fossati aveva dato il consenso all’utilizzo politico del suo brano, ma in seguito ha detto che, pur non essendo pentito di averlo fatto, non l’avrebbe rifatto né avrebbe consigliato ad altri artisti di farlo, per il rischio di essere frainteso

    ivano fossati fabrizio de andre ivano fossati fabrizio de andre

     

    Il ritiro

    Dopo oltre 40 anni di carriera, vincitore di sei Targhe Tenco e negli anni diventato cantautore sempre più colto e introspettivo, nel 2011 Ivano Fossati ha annunciato l’addio alle scene: ha presentato il ventesimo album «Decadancing» durante «Che tempo che fa» e ha comunicato di non voler più andare oltre, terminando i concerti nel 2012. Ha fatto una eccezione solo per Mina, con cui nel 2019 ha realizzato il disco a quattro mani «Mina Fossati».

    ivano fossati poco prima del concerto all'auditorium comunale di trento nel 2006 ivano fossati poco prima del concerto all'auditorium comunale di trento nel 2006

     

     In un’intervista al Corriere del 2019, ha detto di non sentire la mancanza del suo lavoro: «Non ho più l’esposizione di me stesso al pubblico. Non c’è più “l’ostensione” in teatro. Non ci sono più la fatica, i chilometri, la tensione. Anche un mestiere come il mio, sembra sacrilego dirlo, nasconde una fortissima componente di routine».

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