• Dagospia

    JENA: “MA È VERO CHE L'ANNO PROSSIMO RENZI ANDRÀ IN EUROPA? MAGARI” – COME DAGO-DIXIT, MATTEONZO E' PRONTO A TUTTO PUR DI EVITARE LA SUA ESTINZIONE POLITICA: TRATTA CON FRATELLI D'ITALIA PER ABBASSARE IL QUORUM DEL 4% ALLE EUROPEE E VARA "IL CENTRO" PER PUNTARE AI DELUSI DEM E DI FORZA ITALIA (PER ORA HA IMBARCATO SOLO FIORONI) – LA BORDATA CONTRO CALENDA: “HA LASCIATO LE COSE A META’”


     
    Guarda la fotogallery

     

    ARTICOLI CORRELATI

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    1. FUTURO

    Jena per “La Stampa”

    Ma è vero che l'anno prossimo Renzi andrà in Europa? Magari.     

    MATTEO RENZI IL CENTRO MATTEO RENZI IL CENTRO

     

     

    2. E PER IL VOTO UE RENZI VARA IL CENTRO: MI CANDIDO, PUNTO AI DELUSI DI PD E FI

    Estratto dell'articolo di Chiara Baldi e Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

     

    Matteo Renzi ne è certo: «Italia viva non lascia, raddoppia. E lo fa da Milano».

    Dalla stessa città in cui il senatore ha ritrovato l’elezione alle Politiche e dove ora sceglie di ricandidarsi come capolista nella lista del Nord Ovest alle Europee 2024 con un nuovo «brand: il Centro».

     

    «Lo faccio — ha spiegato — non perché sono alla ricerca di un’ulteriore riga del mio curriculum, ma per affermare che bisogna dare una sveglia all’Europa altrimenti si va tutti a casa. L’Europa rischia di saltare. Penso sia fondamentale che nei prossimi nove mesi si chieda il voto di chi non vuole lasciare l’Europa nelle mani di sovranisti alla Le Pen e di populisti di sinistra».

    MATTEO RENZI IL CENTRO MATTEO RENZI IL CENTRO

     

    Obiettivo Bruxelles La nuova formazione politica, nata all’indomani del naufragio del Terzo polo, si insinua in quello «spazio politico affascinante» che Renzi vede nel centro, «un pertugio in cui infilarsi e fare un risultato decisamente migliore delle aspettative». Anche perché «non importa prendere il 51%, basta molto meno e possiamo farlo».

     

    Drenando voti «sia a Forza Italia che al Pd. Uno di Forza Italia, se deve guardare a chi c’è in campo, vota “Adolf Urs” che fa la guerra alle multinazionali? Secondo me un pensierino a votare il Centro lo fa. E uno che ha votato il Pd perché crede nel riformismo, a maggior ragione vota il Centro», ha chiarito l’ex leader del Partito democratico.

     

    Ma se una certezza c’è, è che del nuovo progetto politico renziano non farà parte l’ex alleato Carlo Calenda. «Sono molto colpito dall’atteggiamento di Calenda e Azione — ha rimarcato l’ex presidente del Consiglio — perché avevamo deciso di fare una federazione e loro hanno lasciato le cose a metà. Da parte mia c’è pieno rispetto ma io ora ho una scommessa, che è quella europea».

     

    CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

    Parole cui ha subito replicato l’ex ministro dello Sviluppo economico: «In bocca al lupo per la candidatura e buona strada a il Centro, qualunque cosa sia», ha detto Calenda. Resta invece l’incognita su Letizia Moratti, già candidata civica del Terzo polo alle Regionali lombarde dello scorso febbraio: per Renzi, sarà Moratti a dire se è interessata.

    I possibili alleati A poche ore dall’annuncio, il primo a salire a bordo è stato Beppe Fioroni, che vuole ricomporre il mondo democristiano. Imbarcati anche Angelo Sanza e Peppino Gargani: «La sua linea politica ci convince», dicono.

     

    «Oltre che con i popolari di Fioroni, Matteo sta dialogando con Moratti e con i liberal democratici di Andrea Marcucci», sostengono le truppe dell’ex rottamatore. Ma tra i popolari ce n’è uno «di due generazioni» come Giuseppe De Mita che solleva i primi dubbi e smonta l’idea lanciata da Renzi. «Di annunci — dice — ne abbiamo uno a settimana, su questo terreno non si costruisce niente. La politica si costruisce insieme e noi aspettiamo tutti quelli che hanno voglia di costruire qualcosa a Marina di Grosseto». È qui che De Mita insieme a Gaetano Quagliariello ha messo in piedi una convention della sua associazione Base popolare, in concorrenza con il Centro di Renzi. Che non si ferma certo ai soli ex democristiani.

     

    conferenza stampa di matteo renzi al senato 2 conferenza stampa di matteo renzi al senato 2

    E coinvolge i socialisti, Claudio Signorile tra i primi, con realtà locali come i «moderati» di Giacomo Portas che in Piemonte ha numeri significativi, ma anche con Cateno De Luca di Sud chiama Nord. «Credo che in questo Paese gli elettori siano più avanti della politica e della stampa», garantisce Fioroni che un anno fa ha lanciato il movimento Tempi nuovi-Popolari uniti. E spiega: «Il partito più forte oggi è l’astensione, la maggioranza degli italiani non si riconosce più nell’offerta. Ecco perché l’idea di un progetto centrista funziona e siamo disposti a portarlo avanti». [...]

     

     

     

     

    conferenza stampa di matteo renzi al senato 1 conferenza stampa di matteo renzi al senato 1 matteo renzi foto di bacco (7) matteo renzi foto di bacco (7)

    (...)

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport