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    L'AVATAR DEL POPOLO - A UN CONVEGNO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE LA SCENA SE L’È PRESA GIUSEPPE CONTE (O MEGLIO, IL SUO AVATAR) TRA LE IRONIE DEGLI ADDETTI AI LIVORI GRILLINI - GRILLO HA MALIGNATO: "L'AVATAR È PIÙ CHIARO DI CONTE DAL VIVO" - SPERNACCHIATO DAI COLLEGHI ANCHE IL FORZISTA PAOLO EMILIO RUSSO, PRIMO PARLAMENTARE A PRODURRE LA PROPRIA CONTROFIGURA DIGITALE: "SICURI CHE NON SIA MEGLIO LUI DELL’ORIGINALE?" - "LA PROSSIMA VOLTA IN LISTA CI METTIAMO L’AVATAR..."


     
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    Estratto dell'articolo di Tommaso Labate per www.corriere.it

     

    avatar giuseppe conte avatar giuseppe conte

    La truce malignità altrui è nel destino di tutti coloro che vogliono cambiare il corso delle cose. E così, pur risparmiandosi l’accusa di eresia che toccò a Galileo Galilei per aver capito che era la terra a girare attorno al sole, e non viceversa, al deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo, il primo parlamentare italiano a produrre in proprio e diffondere un video del suo avatar realizzato con un programma di intelligenza artificiale, tocca in sorte la malignità anonima di molti dei suoi colleghi, soprattutto del suo partito.

     

    «Questo potrei sembrare io. E invece no, questo è il mio avatar», recita l’avatar di Russo nel video diffuso da Russo con parole che evidentemente sono state scritte dallo stesso Russo. Sullo sfondo, sfocato come il Vesuvio dell’inquadratura che rese celebre Felice Caccamo, il personaggio di Teo Teocoli che impazzava negli anni Novanta sui programmi della Gialappa’s band, c’è un banco di Montecitorio. E giù ironie, nelle chat di esponenti di Forza Italia, all’insaputa di Russo e quindi anche del suo avatar. «Sicuri che non sia meglio l’avatar dell’originale?», «la prossima volta in lista ci mettiamo l’avatar», e via dicendo.

     

    BEPPE GRILLO CON L AVATAR DI GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO CON L AVATAR DI GIUSEPPE CONTE

    La sua idea era lanciare un monito contro le bufale. «Se non ti sei accorto che non sono io, allora vuol dire che abbiamo un problema», Russo dixit. Battute a parte, però, la tendenza della classe politica a mostrarsi nella sua versione intelligentemente artificiale, oltre che molto diffusa, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio. La settimana scorsa, l’avatar-mania ha rinfocolato il dibattito interno al Movimento 5 Stelle, già arroventato per le dichiarazioni di Beppe Grillo da Fabio Fazio.

     

    La scena, a un convegno sull’intelligenza artificiale, se l’è presa quello di Giuseppe Conte, che qualche malalingua interna — memore della celebre massima contiana dell’epoca di Palazzo Chigi — ha ribattezzato «l’avatar del popolo». «È preparato», ha detto l’ex presidente del Consiglio del sé medesimo realizzato dagli scienziati. «È più chiaro di Conte dal vivo. Il suo avatar è più incattivito», ha spiegato Grillo. [...]

    avatar del deputato Paolo Emilio Russo avatar del deputato Paolo Emilio Russo PAOLO EMILIO RUSSO PAOLO EMILIO RUSSO avatar del deputato Paolo Emilio Russo avatar del deputato Paolo Emilio Russo

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