Elisa Sola per www.corriere.it
Un piatto di amatriciana per sostenere i terremotati. Con versione vegana, senza guanciale. A Torino centinaia di persone hanno affollato, dall’ora di pranzo, le tende della Protezione civile allestite in piazza San Carlo – il “salotto” della città – per mangiare gli spaghetti secondo la tradizionale ricetta originaria del paese di Amatrice, uno dei più colpiti dal sisma.
Sono ottanta i volontari operativi. L’offerta è libera. In molti hanno lasciato banconote da cinquanta euro. Le cucine da campo sono le stesse che avevano raggiunto L’Aquila nel 2009. Anche alcuni volontari sono reduci da quell’esperienza. Ottocento i coperti serviti in contemporanea.
chiara appendino amatriciana a torino
L’amatriciana in versione vegana e le polemiche
La carne di maiale viene cotta a parte e servita nel piatto soltanto alla fine, affinché non venga in contatto con la pasta condita con pomodoro e soffritto di cipolla, servita a chi non mangia animali e derivati. La scelta di proporre due versioni di amatriciana è nata nei giorni scorsi dopo che, una volta presentata da parte della Città l’idea di organizzare una spaghettata benefica, sui social alcuni commentatori avevano criticato la sindaca Chiara Appendino.
«Prima si promuovono i menù veg... poi si decide per l’amatriciana... caspita che decisione etica» era uno dei commenti, relativo al fatto che la giunta “grillina” aveva inserito nel programma di governo un capitolo dedicato alla promozione della cultura vegetariana e vegana. Alcuni esponenti del Pd avevano colto l’occasione per attaccare la presidente della Giunta e la volontà di fare una “passerella mediatica”.
La sindaca Appendino: «Ringrazio tutti volontari, torinesi e turisti»
amatriciana a torino
La prima cittadina aveva replicato che l’iniziativa non era sua personale e che comunque sarebbe stata inserita dagli organizzatori – la Protezione civile - una versione vegan del piatto. Oggi Appendino ha voluto prendere le distanze dai botta e risposta polemici.
«Ringrazio tutti, i volontari, i torinesi e i turisti che stanno partecipando» ha detto in piazza, dove è passata intorno alle 13 per stringere la mano ai volontari. «La solidarietà è uno dei valori fondanti della nostra comunità» ha aggiunto. «E oggi non c’è altro da dire» ha concluso.
Le raccolte fondi per i terremotati
La raccolta di fondi non si esaurisce con la spaghettata. A Torino – e in Italia – il ricavato delle visite ai musei dell’intera giornata sarà devoluto a favore dei terremotati. La sindaca ha scelto di fare un giro a Palazzo Madama nel pomeriggio proprio per dare valore all’iniziativa. L’idea di mobilitare le istituzioni culturali a sostegno dei cittadini colpiti in Centro Italia è nata a Torino. Da un’idea dell’assessora Francesca Leon. Dopo il primo giorno di scosse, la titolare della delega alla Cultura in cinque ore ha mosso l’intero “sistema Torino”.
chiara appendino amatriciana a torino
RIGATONI AMATRICIANA
Non solo gli enti della fondazione Torino Musei, ma anche quelli gestiti dallo Stato e le istituzioni private. L’adesione di donare i soldi raccolti domenica 28 agosto alle vittime del terremoto è stata immediata E l’idea, nel giro di poche ore, è stata adottata in tutta Italia. “Adesso sarebbe bello continuare, e fare sì che anche nei prossimi mesi si continuasse a sostenere le vittime del Centro Italia” propone Leon, che su Twitter scrive: “Dalle domeniche gratuite a quelle della solidarietà. Creare nessi utilità apparten