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    LA CARICA DEGLI ASESSUALI - FISICAMENTE NON SONO ATTRATTI DAGLI ALTRI E SENTIMENTALMENTE POSSONO ESSERE OMO-ETERO O BI-ROMANTICI - VOGLIONO UN PARTNER MA NON ANDARCI A LETTO: GLI ASESSUALI SONO IN CRESCITA ESPONENZIALE, E ORMAI ANCHE LORO SFILANO NEI VARI 'PRIDE'


     
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    Simon Pirkin per BBC

     

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    Michael J Dore aveva 14 anni quando sentì di non essere come gli altri adolescenti della scuola maschile che frequentava a Londra. Loro parlavano di ragazze o sfogliavano giornaletti porno, lui non provava alcun interesse per il sesso.

     

    Pensò di essere gay, poi capì di essere asessuale, totalmente mancante di attrazione sessuale verso gli altri. A metà anni ’90 non c’era un comunità asessuale comparabile a quella LGBT, in biblioteca non c’erano libri a riguardo e i casi accademici riportati riguardavano vermi, roditori e pecore.

    marcia asessuali marcia asessuali

     

    Non essendoci una categoria umana, ognuno la ideò per sé, finché nel 2004 l’accademico canadese Anthony Bogaert non pubblicò lo studio “Asexuality” in cui usava un dato di 18.000 britannici del 1990 e rilevava che l’1% era asessuale, di cui il 70% donne. La ricerca suggeriva che potevano esserci quasi tanti asessuali che individui gay, e questo malgrado la gente si identificasse più spesso come omosex o bisex. La reticenza è comprensibile, la storia ha sempre perseguitato chi non corrispondeva ai modelli dominanti. Già nella ‘Medea’ di Euripide si legge che se la vita sessuale è buona, hai praticamente tutto. L’idea che la vita sessuale definisca la salute e la felicità persisteva nel Medioevo e nell’Iluminismo, fino alla rivoluzione sessuale e ad oggi.

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    Chi non ha appetito sessuale, è privo di sogni, azioni, vita. Così si credeva. Ancora oggi, confessandosi asessuale ad amici e familiari, la risposta che si ottiene è di incredulità, cose tipo : “Non sei mica un albero”, “è solo una fase”, “devi solo incontrare la persona giusta”. La asessualità non è castità perché non è una scelta tantomeno un voto. Non è nemmeno una disfunzione fisica. Non è una visione negativa del sesso. Qualche studio afferma che la mancanza di libido dipenda da una predisposizione biologica, da una deficienza ormonale. Ma gli asessuali spesso hanno impulsi libidinosi, solo non come gli altri e a diversi livelli. Possono anche avere diversi orientamenti sentimentali: eteroromantici (innamorati della persona del sesso opposto), omoromantici (innamorati di una persona dello stesso sesso), biromantici (innamorati di entrambi i sessi), aromantici (innamorati di nessuno dei sessi). Alcuni sperimentano forme di intimità fisica, tipo l’abbraccio, mentre altri possono trovarlo fastidioso. Molti sono vergini, altri non sono vergini ma sessualmente inattivi, qualcuno è indifferente al sesso, qualcuno ne è schifato. Insomma siamo decisamente in uno stato non binario.

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    La domanda è: come sopravvivere in un mondo altamente sessualizzato? Gli asessuali possono essere discriminati o sentirsi tagliati fuori dalla società. Molti cercano un partner, un legame forte che non implichi sesso, e per questo è importante rendersi visibili. Ora gli asessualiti marciano nei ‘gay pride’, partecipano a conferenze internazionali. La comunità ‘AVEN’ (Asexual Visbility and Education Network) è passata da 391 membri del 2003 agli attuali 83.000. Pare sia molto di più dell’1% di cui si parlava. Per avere statistiche reali, la Gran Bretagna forse metterà la categoria ‘asessuale’ nel prossimo censimento. 

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