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    “CORONAVIRUS? SARÀ UNA PANDEMIA” - IL DIRETTORE DELL'ISTITUTO AMERICANO PER LE ALLERGIE E LE MALATTIE INFETTIVE LA VEDE NERA: “E’ MOLTO TRASMISSIBILE, PREOCCUPA LA SUA RAPIDA DIFFUSIONE” - LA CINA HA REGISTRATO IERI 57 NUOVI DECESSI (PER UN TOTALE DI 361) CON 2.296 NUOVI CONTAGI, PER 17.205 CASI COMPLESSIVI - IN MATTINATA E’ PREVISTO L’ARRIVO DELL’AEREO CON 57 ITALIANI BLOCCATI A WUHAN - CROLLANO LE BORSE ASIATICHE


     
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    CORONAVIRUS: ESPERTI USA, IL RISCHIO È UNA PANDEMIA

    (ANSA) - Il coronavirus sembra sempre più una pandemia: "è molto, molto trasmissibile, e quasi certamente sarà una pandemia" afferma Anthony Fauci, il direttore dell'istituto americano per le allergie e le malattie infettive. Gli scienziati, riporta il New York Times, non sanno ancora quanto letale sia il coronavirus che si sta diffondendo più come un'influenza che come le 'cugine' Sars o Mers. Ed è proprio la sua rapida diffusione a preoccupare. Secondo alcuni modelli il numero reale di casi è di 100.000 o più.

     

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    VIRUS: 57 NUOVI DECESSI IN CINA, 17.205 CONTAGI TOTALI

     (ANSA) - La Cina ha registrato ieri 57 nuovi decessi legati al coronavirus di Wuhan, che portano il totale a 361: gli ultimi aggiornamenti forniti dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) segnalano inoltre 2.296 nuovi contagi accertati, per 17.205 casi complessivi. Si attestano a 21.558 i casi sospetti, mentre le guarigioni accelerano a quota 475.

     

    CORONAVIRUS: IN HUBEI 56 MORTI E 2.103 NUOVI CONTAGI

     (ANSA) - La provincia dell'Hubei si conferma l'epicentro dell'epidemia del letale coronavirus: solo ieri, in base ai dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese, i nuovi decessi sono stati 56 (sui 57 complessivi) e i nuovi contagi accertati si sono portati a 2.103 (su 2.296). Nella sola provincia i decessi sono saliti a 350, contro il dato nazionale di 361.

    ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus 2 ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus 2

     

    CORONAVIRUS: AEREO CON ITALIANI ATTESO IN MATTINATA

     (ANSA) - L'aereo con 57 degli italiani bloccati a Wuhan, a causa della quarantena decisa per contenere l'epidemia del nuovo coronavirus, è partito in piena notte, con un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale, ed è atteso in patria in mattinata, all'incirca verso le 10. Secondo quanto riferito da diversi connazionali rimasti nella città focolaio dell'epidemia, oltre agli italiani c'è stata la partenza di altri stranieri in fase di evacuazione.

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    BORSA: CROLLANO SHANGHAI (-8,7%) E SHENZHEN (-9%)

     (ANSA) - Le Borse cinesi sprofondano al ritorno agli scambi dopo la lunghissima pausa del Capodanno lunare, scontando l'epidemia del coronavirus di Wuhan: Shanghai cede l'8,7%, Shenzhen il 9%. L'indice Composite di Shanghai ha accusato nelle prime battute un tonfo dell'8,73%, bruciando ben 259,83 punti, scivolando a quota 2.716,70 e ai minimi da febbraio 2019, mentre Shenzhen ha perso il 9%, lasciando sul floor di Borsa 158,02 punti, a quota 1.598,80.

     

    ospedale di wuhan ospedale di wuhan

    La Banca centrale cinese (Pboc) ha ieri annunciato una maxi iniezione di liquidità sui mercati per 1.200 miliardi di yuan (173 miliardi di dollari) per aiutare, una delle le misure per attutire il contraccolpo di un atteso drammatico ritorno agli scambi, dopo un Capodanno lunare esteso di 3 giorni e una crisi del coronavirus che nel Paese ha causato 361 morti, superando i 349 legati alla Sars nel 2002-03. Secondo quanto riportato dal 21st Century Business Herald, l'autorità di regolamentazione sui mercati finanziari (CSRC) avrebbe notificato agli intermediari la sospensione, a partire da oggi, delle vendite allo scoperto sulle azioni al fine di dare una maggiore stabilizzazione dei mercati.

    ospedale di wuhan 1 ospedale di wuhan 1

     

    CORONAVIRUS: CINA, FERME 24 AREE PARI ALL'80% DEL PIL

     (ANSA) - Sono almeno 24 tra province e municipalità cinesi, come Shanghai, Chongqing e il Guandong, che hanno rinviato la ripresa delle attività economiche e produttive a non prima del 10 febbraio per i timori di contagio del coronavirus di Wuhan. Sono aree che nel 2019 hanno pesato per oltre l'80% in termini di contributo al Pil della Cina e per il 90% all'export. L'Hubei, cuore dell'epidemia, non ripartirà prima del 14 febbraio, sempre che non si richieda una "appropriata estensione" del periodo di ferie, ha scritto venerdì il Quotidiano del Popolo.

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