Estratto dell’articolo di Flavia Perina per “La Stampa”
flavia perina foto di bacco
Anche il comizio dei leader per il candidato della destra nel Lazio, Francesco Rocca, ha avuto come chiave principale il tema della rivincita degli esclusi con l'evocazione da parte di Giorgia Meloni della lunga marcia di FdI, fondata sul «coraggio», che «ha messo in sicurezza la destra italiana», «senza mai abbassare la testa o diventare una cosa diversa».
Sono frasi che suscitano sempre molti applausi nei comizi […] perché corrispondono a uno stato d'animo effettivamente percepito dal popolo della destra, dai suoi dirigenti e dai suoi militanti: la sindrome di Davide contro Golia, delle vittime predestinate alla sconfitta che per farcela devono combattere contro forze preponderanti. Abbiamo visto agire questo complesso moltissime volte in questi tre mesi.
gianfranco fini parla di giorgia meloni a mezzora in piu
[…] le lamentele contro l'egemonia televisiva delle sinistre […] la protesta contro le burocrazie incapaci di adeguarsi «alle politiche nuove e diverse» del governo e con l'evocazione del machete nei loro confronti. […] la gestione della vicenda Cospito con la descrizione di una destra sottoposta a «linciaggio mediatico» perché denuncia «l'inchino del Pd ai boss mafiosi».
Sono tutti esiti della stessa percezione di sé: quello di un mondo ostracizzato e minoritario che […] deve farsi forza per continuare la sua battaglia contro un ambiente ostile che vorrebbe ricacciarla nel ghetto (o nelle fogne). Gli underdog, appunto, secondo la prima auto-definizione di Meloni nel suo discorso di insediamento. Bisognerebbe cominciare a raccontarsi un'altra storia, più autentica e magari più impegnativa e sfidante, perché la destra dei quarantenni che oggi governa l'Italia […] nasce in tutt'altro contesto […]
giorgia meloni gianfranco fini 2007
È la destra post-Fiuggi, arrivata alla politica quando la destra già da un pezzo era abilitata a governare. […] Consiglieri comunali, assessori, consiglieri regionali tra i venti e i trent'anni, nel caso straordinario di Giorgia Meloni vice-presidente della Camera prima dei trenta. E non solo. Questa destra ha avuto ruoli decisionali […] e voce nelle scelte che contano sia a livello nazionale che locale. […] a riprova vivente di quanto sia infondata l'idea che stare a destra significhi emarginazione ed esclusione.
Perché, allora, questa destra si sente ancora Calimero? E quanto la danneggia, quanto le è di ostacolo, questa eterna percezione di marginalità, questo credersi vittima di tempi ostili […]? […] non favorisce una diversa consapevolezza di sé il milieu mediatico e culturale […] dove è ormai quasi impossibile trovare qualcosa che incoraggi ragionamenti più compiuti oltre gli antichi riflessi pavloviani dell'anticomunismo militante […]
silvio berlusconi gianfranco fini giorgia meloni
La sinistra ha avuto e ha quotidiani, opinionisti, aree televisive, dove il dubbio e il richiamo sono la regola […] A destra questa mancanza sta facendosi importante […] La destra si specchia ogni giorno in riflessioni che la omaggiano con una perenne fanfara […] incardinano l'idea che ogni obiezione altro non sia che un tentativo di infangare la «rivincita degli esclusi». […] non aiuta il mondo della destra a percepire le sue nuove responsabilità e i suoi nuovi doveri […]
gianni alemanno giorgia meloni gianfranco fini nel 2009 GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI meloni fini 5 gianfranco fini e giorgia meloni nel 2011