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    LA MILITARE AMERICANA CHE IN AUTO HA TRAVOLTO E UCCISO IL 15ENNE GIOVANNI ZANIER IN PROVINCIA DI PORDENONE PUÒ EVITARE IL PROCESSO – LO PREVEDE LA CONVENZIONE DI LONDRA DEL 1951 SULLA GIURISDIZIONE DEI MILITARI NATO IN EUROPA - È QUEL CHE È GIÀ SUCCESSO PRIMA E DOPO IL CASO DELLA FUNIVIA DEL CERMIS – SABATO NOTTE, DI RITORNO DALLA DISCOTECA, IL RAGAZZINO STAVA CHIACCHIERANDO CON DUE AMICI FERMO A UNA ROTONDA AL BUIO: I LAMPIONI ERANO STATI SPENTI PER LE MISURE DI RISPARMIO ENERGETICO…


     
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    1 - INVESTE E UCCIDE 15ENNE ARRESTATA MILITARE USA MA PUÒ EVITARE IL PROCESSO

    Estratto dall'articolo di Luana De Francisco per “la Repubblica”

     

    incidente Giovanni Zanier incidente Giovanni Zanier

    A 15 anni aveva tutta la vita davanti. Giovanni Zanier era uno studente con tanti amici e le sue passioni, dall'informatica al parkour. È morto la notte scorsa a cinque chilometri da casa, a Porcia (Pordenone), investito da un'auto mentre con due ragazzini rientrava dalla discoteca.

     

    Cancellato da un incidente stradale, l'ennesimo di quest' estate di sangue e che con ogni probabilità rimarrà impunito e senza risarcimenti. Perché se è vero che la conducente, un'americana di 20 anni, si è subito fermata e che i carabinieri l'hanno arrestata per omicidio stradale, è vero anche che il fatto di essere una militare della base Usaf di Aviano la mette nelle condizioni di evitare il processo in Italia. Così prevede la Convenzione di Londra del 1951 sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa e così è già stato più e più volte, prima e dopo l'arcinoto caso del disastro della funivia del Cermis.

    incidente Giovanni Zanier incidente Giovanni Zanier

     

    […] bisogna scavare nel passato per trovare situazioni di controversia. Nel 2002, fece discutere il caso di un aviere della stessa base di Aviano accusato, con tre albanesi, di violenza sessuale su una 14enne. L'allora ministro della Giustizia firmò la rinuncia al processo in Italia, salvo poi, a fronte delle proteste del legale della ragazza, fare marcia indietro. Da allora, eccezioni a parte, alle denunce e agli arresti sono seguite non poche archiviazioni. […]

     

    2 - TRAVOLGE UN 15ENNE SULLA PISTA CICLABILE ARRESTATA UNA MILITARE DELLA BASE USA

    Estratto dall'articolo di Domenico Pecile per il “Corriere della Sera”

     

    giovanni zanier giovanni zanier

    Una serata assieme trascorsa in un locale che dista poche centinaia di metri. Le ultime chiacchiere prima dei saluti. È molto tardi, sono le 2.30. Tre ragazzini in una zona della periferia di Porcia, un paesino a ridosso di Pordenone, sono fermi ai bordi della strada, nei pressi di una rotatoria, sulla pista ciclabile. Giovanni è senza bicicletta perché la mamma lo aveva accompagnato in auto e lui sarebbe dovuto rincasare a piedi. Questi erano i patti. Niente bici e niente passaggi da sconosciuti.

     

    Pochi attimi e un'auto - stando alle prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri intervenuti sul posto dopo la tragedia - salta la rotatoria, nello slancio carambola e piomba addosso ai tre, scaraventando per una decina di metri proprio Giovanni Zanier, 15 anni.

     

    L'urto è violentissimo. Dalla vettura esce sconvolta una donna, ha vent' anni, è militare nella base dell'Areonautica statunitense di Aviano. È lei a chiamare i soccorsi che arrivano tempestivi. Sul posto giunge anche un elicottero dell'elisoccorso notturno per una corsa disperata verso l'ospedale. Giovanni è ancora vivo. Ma la lotta contro il tempo per salvarlo risulterà vana perché il ragazzino morirà durante il trasporto. […]

     

    pordenone giovanni zanier travolto pordenone giovanni zanier travolto

    Intanto, nelle pieghe delle indagini tuttora in corso c'è chi punta il dito sul fatto che nella zona della rotatoria teatro della disgrazia le luci vengono spente dalle 2 alle 6. Nell'ora dell'incidente, quindi, il buio era pressoché totale.

     

    AVIANO BASE AEREA AVIANO BASE AEREA

    Il sindaco di Porcia, Marco Sartini, respinge con forza l'ipotesi che la mancanza di illuminazione possa essere alla base dell'incidente. «Noi- commenta - non abbiamo fatto altro che adeguarci alla richiesta del governo di contenere le spese per la pubblica illuminazione di alcuni tratti stradali. E quello della rotatoria è uno di questi. E poi non dobbiamo dimenticare che i tre ragazzini si trovavano ai bordi della ciclabile, sul marciapiede, e quindi era loro consentito di starsene a chiacchierare in santa pace».

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